Signori consiglieri e signori membri dell’assemblea,
di solito i ringraziamenti vengono posti al termine delle relazioni; a me
pare invece giusto, oggi, iniziare questa mia prima relazione all’assemblea
dell’Ente Triennale innanzitutto ringraziando gli enti che la compongono,
Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Stauffer, per la fiducia che
mi hanno espresso indicando unanimemente il mio nome per l’incarico di
Presidente.
È per me, questo, motivo di grande soddisfazione dopo l’impegno che come
Sindaco e consigliere di questo Ente avevo cercato di porre nella promozione
della liuteria e delle altre attività culturali, specie in ambito musicale,
nella nostra città. Ma è anche motivo di una certa preoccupazione perché so
quali sono le aspettative e qual è l’impegno che questo incarico comporta.
Posso comunque fin d’ora assicurarvi che da parte mia vi sarà la massima
attenzione e che lavorerò con intensità ed entusiasmo in questo campo così
importante per Cremona.
Il secondo ringraziamento lo voglio fare a tutti coloro che in prima persona
hanno portato avanti per molti anni e con notevole successo l’attività della
Triennale, alcuni dei quali erano già all’opera al momento del mio
insediamento come sindaco di Cremona nell’ormai lontano 1995: in primo luogo
il Presidente uscente Gian Carlo Corada, i vari consiglieri che si sono
succeduti, la dott.ssa Carla Almansi e i vari collaboratori che con spirito di
servizio hanno contribuito al successo delle iniziative messe in campo in questi
anni. A tutti loro va la gratitudine non solo mia e nostra, ma quella dell’intera
città.
Arriva però il momento, in ogni organizzazione, di affrontare il
cambiamento. Questo appuntamento richiede sempre una certa dose di coraggio,
visto che alcune persone esperte e navigate sono sostituite da altre che vengono
messe alla prova; ma è un momento assolutamente necessario e generalmente
salutare per rinnovare energie, stimolare nuove idee e nuovi entusiasmi. E’
dunque in questo senso, in questa ottica assolutamente fisiologica, che dobbiamo
guardare a quanto è avvenuto nelle ultime settimane, per non rimpiangere il
passato, ma ricordarlo invece con gratitudine e soprattutto guardare fiduciosi
al futuro.
A maggior ragione, valutando alcuni significativi elementi di continuità che
esistono col passato soprattutto nelle figure di consiglieri che fungono da
importante cinghia di trasmissione tra in vecchio ed il nuovo Consiglio di
Amministrazione: mi riferisco in particolare al vice presidente dott. Raffaele
Nuovo, vera memoria storica del nostro Ente, e al M° Fausto Cacciatori, che ha
da sempre fornito un rilevante contributo tecnico oltre a quello tipico legato
al suo ruolo di consigliere.
Il nuovo Consiglio ha unanimemente condiviso la mia proposta di affidare la
Direzione del nostro Ente ad una persona che fosse profonda conoscitrice della
realtà liutaria nazionale ed internazionale, e con pluriennale esperienza in
questo ambito sia dal punto di vista culturale sia organizzativo; una persona
quindi che potesse assumere nel nostro Ente un importante e significativo ruolo
tecnico accanto a quello più tradizionalmente gestionale. La dott.ssa Virginia
Villa, che è stata tra i fondatori della Scuola Civica di Liuteria di Milano e
di cui da molti anni è direttrice, e che ha collaborato con noi e con
Cremonafiere negli ultimi tre anni portando un contributo sostanziale al
successo di Mondomusica nella sede espositiva di Cremonafiere, credo possa
essere la persona giusta per questo ruolo. Il suo curriculum, che vi è stato
distribuito, ritengo sia esplicativo di quanto ho detto. A lei formulo i
migliori auguri di buon lavoro.
Altre collaborazioni abbiamo attivato per rinforzare lo staff operativo, ed
in particolare voglio segnalare quella del Dott. Roberto Codazzi che assumerà
la responsabilità editoriale del giornale Cremona Liutaria e quella del dott.
Giovanni Battista Magnoli che, con la sua società Epochè, curerà gli aspetti
legati alla comunicazione istituzionale. Entrambi questi settori riteniamo
strategici per promuovere le attività della Triennale e quindi la liuteria di
Cremona.
Non vi è dubbio che negli ultimi 10 anni si sono verificati enormi
cambiamenti negli scenari mondiali con ripercussioni repentine e talvolta
imprevedibili anche nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Mi riferisco in
particolare ai fenomeni di globalizzazione dei mercati e di
internazionalizzazione praticamente di tutti i processi decisionali.
La liuteria, ed in particolare la liuteria di Cremona, non poteva essere
estranea a tutto questo. Non poteva e non può, come forse qualcuno può aver
pensato, restare chiusa nella “turris eburnea” del suo passato, sia pure
glorioso e pensare di vivere di rendita. La sfida è qui davanti a noi e
dobbiamo affrontarla con tutte le nostre energie.
Lodevoli iniziative sono state intraprese con buon successo (cito ad esempio
la creazione del Consorzio con il marchio Cremonaliuteria ed il sostegno della
Camera di Commercio a numerose iniziative promozionali), ma è necessario fare
di più.
La prima riflessione che voglio quindi condividere con voi è sul ruolo che
questo Ente deve svolgere nei prossimi anni. Certamente un ruolo di sostegno e
di promozione della Liuteria in sè e di affermazione della centralità di
Cremona nello scenario mondiale.
Quello che voglio dire è che non dobbiamo dare per scontato che, essendo gli
eredi degli Amati, dei Guarneri e degli Stradivari, questo ruolo ci venga
riconosciuto per una sorta di status nobiliare inalienabile. Questo ruolo
dobbiamo sostenerlo e guadagnarcelo nella competizione aperta con centri
mondiali che non hanno certo il nostro passato, ma hanno grande dinamicità,
capacità di ricerca e di iniziativa, e dispongono di risorse organizzative ed
economiche di gran lunga superiori alle nostre: mi riferisco a centri come
Londra, Parigi, New York, Francoforte, Mosca, Pechino, Shangai e potrei
allungare la lista, dove vengono organizzati concorsi, mostre, saloni e convegni
sulla liuteria certamente di prima grandezza.
A volte, forse spesso, abbiamo peccato di autoreferenzialità, ricercando il
plauso locale o l’articolo di lode sulla stampa nostrana, piuttosto che
preoccuparci di cosa pensavano di noi coloro che formano l’opinione pubblica
internazionale.
Dobbiamo tornare ad essere veramente il centro del mondo riconosciuto in
questo ambito. E ciò non può essere solo compito di questo Ente (sarebbe
presuntuoso e velleitario), ma certamente questo Ente, vista la sua
costituzione, può essere un punto di coordinamento delle politiche liutarie, un
punto di confronto e di stimolo tra i vari soggetti coinvolti, un biglietto da
visita da presentare con orgoglio sulla scena internazionale, un piccolo “ministero
degli esteri” per Cremona.
Dobbiamo, tutti insieme, far sì che Cremona diventi il punto di eccellenza
per la ricerca in ambito liutario e offra le migliori opportunità formazione,
specializzazione e aggiornamento. Dobbiamo essere presenti come liuteria
cremonese in tutti i punti nevralgici della liuteria mondiale, sia con presenze
istituzionali che con maestri liutai che rappresentino l’eccellenza della
nostra produzione, che va difesa nella sua qualità e nelle sue caratteristiche
del “made in Cremona”.
Un ruolo quindi il nostro non protezionistico, ma di sostegno, stimolo e
rilancio.
Non dobbiamo mai infine dimenticare il binomio liuteria e musica perché l’una
è complementare all’altra e perché anche in campo musicale Cremona ha molte
carte da giocare sulle quali non mi dilungo in quanto a voi tutti ben note; ma
è del tutto evidente che la collaborazione con le istituzioni musicali è
elemento imprescindibile della nostra attività.
Ecco quindi alcuni punti programmatici che potranno essere sviluppati nei
prossimi anni:
• Riconferma della centralità del Concorso Triennale Internazionale di
Liuteria, che pure dovrà essere potenziato perché rimanga il più importante
nel mondo, magari diversificandolo e affiancandolo con un concorso nazionale per
giovani liutai che crei nuovi stimoli e nuove occasioni di confronto
• Proseguire e potenziare la collaborazione con Cremonafiere per continuare
il successo di Mondomusica mantenendo la centralità della liuteria, come già
concordemente scelto in questi anni e organizzare le presenze nelle principali
fiere mondiali
• Ripensare criticamente il rapporto costo/benefici dei vari concorsi per
musicisti
• Valorizzare il patrimonio di strumenti che l’Ente ha acquisito con i
concorsi triennali e che costituiscono certamente una collezione di liuteria
contemporanea di assoluto valore, con iniziative volte al loro utilizzo e/o con
il loro uso da parte di musicisti emergenti, ma anche già affermati, che
vogliano essere coinvolti in questo progetto
• Investire di più nella comunicazione perché le nostre attività siano
più conosciute nel mondo e potenziare la nostra presenza nelle sedi
internazionali
• Affermare la centralità del nostro Ente all’interno della liuteria
cittadina potenziando la collaborazione con tutte le istituzioni che lavorano
nel campo della liuteria e della musica (Teatro, Scuola di Liuteria, Facoltà di
Musicologia, Associazioni di categoria, Scuola di Musica, etc.)
• Revisionare lo statuto del nostro Ente per renderlo più coerente con i
compiti e gli scenari attuali
• Ribattezzare l’Ente per rendere più immediatamente comprensibile il
suo scopo e la sua azione specie a livello internazionale
• Creare legami e alleanze con le principali istituzioni musicali nazionali
e estere
• Coinvolgere la Regione Lombardia e il livello governativo nel sostegno
alla nostra attività
• Ricercare fondi della Unione Europea per progetti di sviluppo e ricerca
in ambito liutario
• Ricercare anche sponsorizzazioni private di marchi che vogliano associare
la loro produzione all’idea dell’eccellenza che il nome Stradivari suscita
universalmente nel mondo
• Organizzare momenti di incontro, durante le nostre manifestazioni, per
musicisti non professionisti, che sono comunque potenziali clienti della nostra
liuteria
• Aprire le nostre manifestazioni a tipi di musica diversi da quella
classica, ma che utilizzano strumenti ad arco, quali musica folk, etnica, jazz e
quant’altro
• Istituire borse di studio per giovani ricercatori in ambito liutario
Le idee, come vedete, sono tante e certamente ambiziose a fronte delle nostre
risorse operative ed economiche. Ma la prima cosa è crederci e lavorarci
tenacia e la giusta dose di ottimismo.
A voi tutti chiedo il sostegno sulle linee programmatiche che ho tracciato,
nella speranza che ciascuno degli Enti che voi rappresentate le faccia proprie
per la parte che gli compete. Ai consiglieri chiedo la massima collaborazione, l’impegno
personale ed il contributo di idee che sono sicuro non mancherà per mantenere
viva e vitale il nostra Triennale. Allo staff dell’Ente e a tutti i
collaboratori interni ed esterni chiedo pure il massimo impegno ed una dedizione
speciale per questo settore così speciale.
A Cremona, come dicevo, e con questo concludo, abbiamo ottime persone e
ottime istituzioni che lavorano per il binomio musica e liuteria. Come le parti
di uno strumento ad arco, da sole sono già belle di per sé ed hanno ciascuna
la propria funzione: ma solo le mettiamo insieme, le incastriamo magistralmente
e le incolliamo tra loro avremo lo strumento completo, vero e potente per far
sentire a tutti la nostra musica! Questo è l’auspicio e questo è l’impegno
per il futuro.
Vi ringrazio.