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15 Settembre, 2002
L’Assemblea dell’Ente Triennale
La relazione del presidente Paolo Bodini: “ottime persone e ottime istituzioni che lavorano per il binomio musica e liuteria”

Signori consiglieri e signori membri dell’assemblea,

di solito i ringraziamenti vengono posti al termine delle relazioni; a me pare invece giusto, oggi, iniziare questa mia prima relazione all’assemblea dell’Ente Triennale innanzitutto ringraziando gli enti che la compongono, Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Stauffer, per la fiducia che mi hanno espresso indicando unanimemente il mio nome per l’incarico di Presidente.

È per me, questo, motivo di grande soddisfazione dopo l’impegno che come Sindaco e consigliere di questo Ente avevo cercato di porre nella promozione della liuteria e delle altre attività culturali, specie in ambito musicale, nella nostra città. Ma è anche motivo di una certa preoccupazione perché so quali sono le aspettative e qual è l’impegno che questo incarico comporta. Posso comunque fin d’ora assicurarvi che da parte mia vi sarà la massima attenzione e che lavorerò con intensità ed entusiasmo in questo campo così importante per Cremona.

Il secondo ringraziamento lo voglio fare a tutti coloro che in prima persona hanno portato avanti per molti anni e con notevole successo l’attività della Triennale, alcuni dei quali erano già all’opera al momento del mio insediamento come sindaco di Cremona nell’ormai lontano 1995: in primo luogo il Presidente uscente Gian Carlo Corada, i vari consiglieri che si sono succeduti, la dott.ssa Carla Almansi e i vari collaboratori che con spirito di servizio hanno contribuito al successo delle iniziative messe in campo in questi anni. A tutti loro va la gratitudine non solo mia e nostra, ma quella dell’intera città.

Arriva però il momento, in ogni organizzazione, di affrontare il cambiamento. Questo appuntamento richiede sempre una certa dose di coraggio, visto che alcune persone esperte e navigate sono sostituite da altre che vengono messe alla prova; ma è un momento assolutamente necessario e generalmente salutare per rinnovare energie, stimolare nuove idee e nuovi entusiasmi. E’ dunque in questo senso, in questa ottica assolutamente fisiologica, che dobbiamo guardare a quanto è avvenuto nelle ultime settimane, per non rimpiangere il passato, ma ricordarlo invece con gratitudine e soprattutto guardare fiduciosi al futuro.

A maggior ragione, valutando alcuni significativi elementi di continuità che esistono col passato soprattutto nelle figure di consiglieri che fungono da importante cinghia di trasmissione tra in vecchio ed il nuovo Consiglio di Amministrazione: mi riferisco in particolare al vice presidente dott. Raffaele Nuovo, vera memoria storica del nostro Ente, e al M° Fausto Cacciatori, che ha da sempre fornito un rilevante contributo tecnico oltre a quello tipico legato al suo ruolo di consigliere.

Il nuovo Consiglio ha unanimemente condiviso la mia proposta di affidare la Direzione del nostro Ente ad una persona che fosse profonda conoscitrice della realtà liutaria nazionale ed internazionale, e con pluriennale esperienza in questo ambito sia dal punto di vista culturale sia organizzativo; una persona quindi che potesse assumere nel nostro Ente un importante e significativo ruolo tecnico accanto a quello più tradizionalmente gestionale. La dott.ssa Virginia Villa, che è stata tra i fondatori della Scuola Civica di Liuteria di Milano e di cui da molti anni è direttrice, e che ha collaborato con noi e con Cremonafiere negli ultimi tre anni portando un contributo sostanziale al successo di Mondomusica nella sede espositiva di Cremonafiere, credo possa essere la persona giusta per questo ruolo. Il suo curriculum, che vi è stato distribuito, ritengo sia esplicativo di quanto ho detto. A lei formulo i migliori auguri di buon lavoro.

Altre collaborazioni abbiamo attivato per rinforzare lo staff operativo, ed in particolare voglio segnalare quella del Dott. Roberto Codazzi che assumerà la responsabilità editoriale del giornale Cremona Liutaria e quella del dott. Giovanni Battista Magnoli che, con la sua società Epochè, curerà gli aspetti legati alla comunicazione istituzionale. Entrambi questi settori riteniamo strategici per promuovere le attività della Triennale e quindi la liuteria di Cremona.

Non vi è dubbio che negli ultimi 10 anni si sono verificati enormi cambiamenti negli scenari mondiali con ripercussioni repentine e talvolta imprevedibili anche nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Mi riferisco in particolare ai fenomeni di globalizzazione dei mercati e di internazionalizzazione praticamente di tutti i processi decisionali.

La liuteria, ed in particolare la liuteria di Cremona, non poteva essere estranea a tutto questo. Non poteva e non può, come forse qualcuno può aver pensato, restare chiusa nella “turris eburnea” del suo passato, sia pure glorioso e pensare di vivere di rendita. La sfida è qui davanti a noi e dobbiamo affrontarla con tutte le nostre energie.

Lodevoli iniziative sono state intraprese con buon successo (cito ad esempio la creazione del Consorzio con il marchio Cremonaliuteria ed il sostegno della Camera di Commercio a numerose iniziative promozionali), ma è necessario fare di più.

La prima riflessione che voglio quindi condividere con voi è sul ruolo che questo Ente deve svolgere nei prossimi anni. Certamente un ruolo di sostegno e di promozione della Liuteria in sè e di affermazione della centralità di Cremona nello scenario mondiale.

Quello che voglio dire è che non dobbiamo dare per scontato che, essendo gli eredi degli Amati, dei Guarneri e degli Stradivari, questo ruolo ci venga riconosciuto per una sorta di status nobiliare inalienabile. Questo ruolo dobbiamo sostenerlo e guadagnarcelo nella competizione aperta con centri mondiali che non hanno certo il nostro passato, ma hanno grande dinamicità, capacità di ricerca e di iniziativa, e dispongono di risorse organizzative ed economiche di gran lunga superiori alle nostre: mi riferisco a centri come Londra, Parigi, New York, Francoforte, Mosca, Pechino, Shangai e potrei allungare la lista, dove vengono organizzati concorsi, mostre, saloni e convegni sulla liuteria certamente di prima grandezza.

A volte, forse spesso, abbiamo peccato di autoreferenzialità, ricercando il plauso locale o l’articolo di lode sulla stampa nostrana, piuttosto che preoccuparci di cosa pensavano di noi coloro che formano l’opinione pubblica internazionale.

Dobbiamo tornare ad essere veramente il centro del mondo riconosciuto in questo ambito. E ciò non può essere solo compito di questo Ente (sarebbe presuntuoso e velleitario), ma certamente questo Ente, vista la sua costituzione, può essere un punto di coordinamento delle politiche liutarie, un punto di confronto e di stimolo tra i vari soggetti coinvolti, un biglietto da visita da presentare con orgoglio sulla scena internazionale, un piccolo “ministero degli esteri” per Cremona.

Dobbiamo, tutti insieme, far sì che Cremona diventi il punto di eccellenza per la ricerca in ambito liutario e offra le migliori opportunità formazione, specializzazione e aggiornamento. Dobbiamo essere presenti come liuteria cremonese in tutti i punti nevralgici della liuteria mondiale, sia con presenze istituzionali che con maestri liutai che rappresentino l’eccellenza della nostra produzione, che va difesa nella sua qualità e nelle sue caratteristiche del “made in Cremona”.

Un ruolo quindi il nostro non protezionistico, ma di sostegno, stimolo e rilancio.

Non dobbiamo mai infine dimenticare il binomio liuteria e musica perché l’una è complementare all’altra e perché anche in campo musicale Cremona ha molte carte da giocare sulle quali non mi dilungo in quanto a voi tutti ben note; ma è del tutto evidente che la collaborazione con le istituzioni musicali è elemento imprescindibile della nostra attività.

Ecco quindi alcuni punti programmatici che potranno essere sviluppati nei prossimi anni:

• Riconferma della centralità del Concorso Triennale Internazionale di Liuteria, che pure dovrà essere potenziato perché rimanga il più importante nel mondo, magari diversificandolo e affiancandolo con un concorso nazionale per giovani liutai che crei nuovi stimoli e nuove occasioni di confronto

• Proseguire e potenziare la collaborazione con Cremonafiere per continuare il successo di Mondomusica mantenendo la centralità della liuteria, come già concordemente scelto in questi anni e organizzare le presenze nelle principali fiere mondiali

• Ripensare criticamente il rapporto costo/benefici dei vari concorsi per musicisti

• Valorizzare il patrimonio di strumenti che l’Ente ha acquisito con i concorsi triennali e che costituiscono certamente una collezione di liuteria contemporanea di assoluto valore, con iniziative volte al loro utilizzo e/o con il loro uso da parte di musicisti emergenti, ma anche già affermati, che vogliano essere coinvolti in questo progetto

• Investire di più nella comunicazione perché le nostre attività siano più conosciute nel mondo e potenziare la nostra presenza nelle sedi internazionali

• Affermare la centralità del nostro Ente all’interno della liuteria cittadina potenziando la collaborazione con tutte le istituzioni che lavorano nel campo della liuteria e della musica (Teatro, Scuola di Liuteria, Facoltà di Musicologia, Associazioni di categoria, Scuola di Musica, etc.)

• Revisionare lo statuto del nostro Ente per renderlo più coerente con i compiti e gli scenari attuali

• Ribattezzare l’Ente per rendere più immediatamente comprensibile il suo scopo e la sua azione specie a livello internazionale

• Creare legami e alleanze con le principali istituzioni musicali nazionali e estere

• Coinvolgere la Regione Lombardia e il livello governativo nel sostegno alla nostra attività

• Ricercare fondi della Unione Europea per progetti di sviluppo e ricerca in ambito liutario

• Ricercare anche sponsorizzazioni private di marchi che vogliano associare la loro produzione all’idea dell’eccellenza che il nome Stradivari suscita universalmente nel mondo

• Organizzare momenti di incontro, durante le nostre manifestazioni, per musicisti non professionisti, che sono comunque potenziali clienti della nostra liuteria

• Aprire le nostre manifestazioni a tipi di musica diversi da quella classica, ma che utilizzano strumenti ad arco, quali musica folk, etnica, jazz e quant’altro

• Istituire borse di studio per giovani ricercatori in ambito liutario

Le idee, come vedete, sono tante e certamente ambiziose a fronte delle nostre risorse operative ed economiche. Ma la prima cosa è crederci e lavorarci tenacia e la giusta dose di ottimismo.

A voi tutti chiedo il sostegno sulle linee programmatiche che ho tracciato, nella speranza che ciascuno degli Enti che voi rappresentate le faccia proprie per la parte che gli compete. Ai consiglieri chiedo la massima collaborazione, l’impegno personale ed il contributo di idee che sono sicuro non mancherà per mantenere viva e vitale il nostra Triennale. Allo staff dell’Ente e a tutti i collaboratori interni ed esterni chiedo pure il massimo impegno ed una dedizione speciale per questo settore così speciale.

A Cremona, come dicevo, e con questo concludo, abbiamo ottime persone e ottime istituzioni che lavorano per il binomio musica e liuteria. Come le parti di uno strumento ad arco, da sole sono già belle di per sé ed hanno ciascuna la propria funzione: ma solo le mettiamo insieme, le incastriamo magistralmente e le incolliamo tra loro avremo lo strumento completo, vero e potente per far sentire a tutti la nostra musica! Questo è l’auspicio e questo è l’impegno per il futuro.

Vi ringrazio.

 


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