15 Settembre, 2002
La notte della taranta - versione cremonese
«Si fa appello alla pubblica amministrazione … affinché sia concessa la possibilità alla gente di muoversi liberamente in piena spontaneità»
[Riproponiamo qua un “brano” del resoconto del Consiglio Comunale del 15
luglio 2005. Pare che il sindaco di un comune del salentino si sia offerto di
pagare la sanzione per dei giovani musicisti tanto bravi da suscitare in altri
giovani l’irresistibile voglia di ballare la taranta. Non tutte le multe
vengono per nuocere: i nostri saranno inoltre ospiti alla mitica “Notte della
taranta”. Ma questo se lo sarebbero meritati già con la loro bravura. - Red.]
Ordine del giorno presentato dal Presidente della Commissione Consiliare
Permanente attinente le Politiche Giovanili, di Promozione alla Cultura della
Pace, dei Diritti Umani e le Attività Sportive Roberto Galletti per la piena
libertà delle espressioni, dei linguaggi e degli stili di vita dei giovani
(Testo dell’ordine del giorno: La Commissione Politiche Giovanili del
Comune di Cremona, verificato quanto accaduto in data 9 maggio 2005 presso un
piccolo locale pubblico del centro cittadino e i vicinali portici della Galleria
XXV Aprile, ove un concertino regolarmente autorizzato di musica etnica acustica
(di modestissima entità sonora) in orario serale (in larghissimo anticipo sul
normale orario minimo di limite per tali forme di intrattenimento) veniva
interrotto dall’intervento delle forze dell’ordine dell’Arma dei
Carabinieri sulla base di una interpretazione eccessivamente restrittiva della
normativa; veniva altresì redatto un verbale di sanzione al locale per non aver
impedito il “ballo spontaneo” di alcuni dei giovani partecipanti e venivano
identificati alcuni dei presenti; preso atto della petizione popolare
sottoscritta da centinaia di cittadini, nella quale, affermato il carattere di
“energia positiva” di una “esternazione di gioia non violenta, non
pericolosa” come il “ballo spontaneo”, si fa appello alla pubblica
amministrazione e alle istituzioni competenti affinché sia “concessa la
possibilità alla gente di muoversi liberamente in piena spontaneità” e “nessuno
sia più fermato perché si muove seguendo un ritmo musicale” in quella che si
vuole universalmente definire “città della musica”; nel rinnovare la stima
e la gratitudine per la quotidiana preziosa e insostituibile funzione di
sicurezza pubblica e tutela della civile convivenza svolta dalle forze dell’ordine;
considerate e discusse le problematiche relative alla circostanza: esprime
disapprovazione per l’azione delle forze dell’ordine, ritenendola
evidentemente sproporzionata nella forma e nella sostanza alla circostanza;
auspica che non si verifichino più discutibili episodi di contrasto nei
confronti di eventi e situazioni di interesse giovanile, anche in considerazione
del sopravvivere di norme talvolta inadeguate di fronte alla continua evoluzione
della società e delle istanze giovanili, non sempre di facile interpretazione;
impegna il Sindaco e la Giunta ad avviare un confronto con le forze dell’ordine
affinché venga considerata in maniera corretta ogni attività volta ad animare
e sviluppare forme di aggregazione giovanile e a migliorare la vivibilità del
tessuto urbano; ribadisce la necessità di vedere in ogni circostanza pienamente
assicurata la libertà di movimento e di espressione a tutti i cittadini in
tutti gli spazi pubblici della città; chiede all’Amministrazione Comunale in
tutte le sue articolazioni politiche, amministrative e tecniche, di operare per
promuovere in ogni circostanza la piena cittadinanza di diritti alle giovani
generazioni, affinché sia concretamente garantita nel pieno e reciproco
rispetto del limite delle libertà altrui la necessaria libertà di movimento e
di espressione a tutti i giovani, ai loro linguaggi e ai loro stili di vita;
auspica il sempre maggiore sviluppo di un confronto permanente, pubblico e
trasparente su questi temi, tra il mondo giovanile, le sue reti informali e le
sue organizzazioni sociali, la pubblica amministrazione, i servizi, gli enti e
le istituzioni del territorio, la polizia locale, le forze dell’ordine quale
contributo alla convivenza delle diversità, alla diffusione della cultura e
della pratica della legalità, per la crescita civile e democratica della
comunità cremonese).
Nonostante l’assenza in aula degli esponenti della minoranza, il Presidente
del Consiglio Comunale Mauro Fanti ha ritenuto di mettere comunque in
discussione questo ordine del giorno, già approvato all’unanimità dalla
Commissione Politiche Giovanili. Dopo che l’ordine del giorno è stato
illustrato dal consigliere Roberto Galletti, l’Assessore alle Politiche
Giovanili Celestina Villa ha lamentato l’assenza in aula della minoranza che
ha contribuito anch’essa fattivamente alla stesura del testo posto in
votazione ed approvato anche dal Consiglio Comunale.
 
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