15 Settembre, 2002
«La Fisica nella didattica (XVIII-XXI)»
Si apre la mostra con le collezioni di strumenti scientifici delle scuole di Cremona
 Venerdì 4 novembre, alle ore 11, al Museo Civico di Storia
Naturale - Parco del Vecchio Passeggio - presente l'Assessore alle Attività
Culturali Gianfranco Berneri, l'Assessore Provinciale Pietro Morini e il
Direttore del CSA Faancesco Gentile, verrà inaugurata la mostra: "La
Fisica nella didattica (XVIII-XXI): le collezioni di strumenti scientifici delle
scuole di Cremona", nella quale saranno esposti strumenti scientifici di
grande pregio e valore storico (un centinaio circa) presenti in diversi istituti
scolastici della città.
L’Assemblea Generale dell’ONU, con la risoluzione 58/293 del 16 giugno 2004,
ha proclamato il 2005 Anno Internazionale della Fisica nel centenario del 1905, annus
mirabilis, che vide la formulazione da parte di Albert Einstein di tre dei
suoi più rilevanti lavori tra i quali il più conosciuto è la teoria della
relatività. Tra le attività proposte in ambito cittadino, assume particolare
valore la mostra dedicata alla storia della Fisica nella didattica, ripercorsa
attraverso una selezione di strumenti dal XVIII secolo ad oggi presenti nelle
scuole di Cremona promossa da Comune di Cremona, Provincia di Cremona e C.S.A.
ed allestita presso il Museo Civico di Storia Naturale. Essi costituiscono una
preziosa testimonianza dell’evoluzione storica dell’insegnamento della
disciplina, delle metodologie in uso e dei sussidi messi a disposizione nel
corso del tempo, per facilitare lo studio e l’apprendimento di una materia
tradizionalmente ritenuta ostica quale è la Fisica. Negli Istituti scolastici
della città di Cremona sono presenti interessanti nuclei di strumenti legati
alla meccanica, all’ottica, all’elettrologia, all’elettromagnetismo…. e
di questi oltre un centinaio trovano spazio nella mostra proposta.
Le apparecchiature scientifiche esposte sono ancora quasi tutte utilizzate nei
laboratori delle quattordici scuole cremonesi per l’insegnamento della Fisica,
anche se parecchie hanno un valore storico poichè risalgono a oltre due secoli
fa. Proponendo questo patrimonio “di notevole valore storico”, si può
percorrere una parte della storia della Fisica e, quasi intraprendere un viaggio
nel tempo per vedere come l’evolversi delle conoscenze scientifiche si sia
trasformato in applicazioni che diventano sempre più utili. L’esposizione ha
un carattere specialistico ed è rivolta innanzi tutto agli studenti delle
scuole superiori e delle scuole medie. Contestualmente la mostra, strutturata
attraverso un percorso tematico organizzato con apposite spiegazioni sintetiche,
viene resa fruibile anche alla maggior parte dei cittadini che vorranno essere
visitatori, motivati da semplice curiosità.
Lo scopo della mostra è un particolare (e incompleto) “viaggio nella storia
della Fisica: “un percorso attraverso i cambiamenti nella strumentazione
utilizzata per esperimenti e misurazioni; a volte lo stesso tipo di
apparecchiatura è presente con più esemplari di epoche diverse, frutto di
tecnologie e sensibilità artistiche differenti. Non mancano alcune curiosità
attinenti l’aspetto ludico della didattica oppure aventi un’utilità nella
vita quotidiana. Inoltre sono esposti alcuni dispositivi realizzati nel corso
del XIX secolo da “meccanici” cremonesi. Non è facile operare una
scelta nel materiale da esporre, che copre un arco di tempo da metà settecento
ai giorni nostri. Al di là della disponibilità effettiva o dei problemi
tecnici, scegliere è difficile perché la Fisica è sterminata e studia “tutto
ciò che interessa ai fisici” (e i fisici sono molto “curiosi!”). Sono
stati privilegiati gli aspetti pratici e le applicazioni in campi diversi, in
particolare nell’ambito dell’energia e delle macchine termiche ed elettriche
(che hanno portato alla I e alla II Rivoluzione industriale); nel campo delle
telecomunicazioni, della indagine medico-diagnostiche o dei passatempi e
divertimenti. Sono stati scelti poi alcuni dispositivi utilizzati comunemente
per allestire esperimenti a scopo didattico, quindi riguardanti la “fisica
classica”; queste attività nella scuola servono a volte per riprodurre
esperimenti chiave del passato, altre per verificare una legge già nota od
osservare un particolare fenomeno, misurandone le grandezze significative.
Misurazioni ed esperimenti interessanti possono essere realizzati spesso con
materiale “povero” o semplice o “con le mani”; a volte, invece, sono
necessarie apparecchiature molto complesse e costose. Ognuna è frutto di lavoro
nella progettazione e nella realizzazione, spesso pregevole anche da un punto di
vista artistico, nella scelta dei materiali e dei particolari costruttivi. Ma
dietro allo strumento e prima della sua costruzione c’è un lavoro, che
continua anche oggi; perché le conoscenze scientifiche e il progresso
tecnologico correlato ad esse aprono sempre nuove strade e allargano l’orizzonte
verso ciò che è ancora sconosciuto.
La mostra rimarrà aperta sino al 30 novembre prossimo e si potrà visitare,
gratuitamente, dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 13.
 
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