15 Settembre, 2002
L'Itis protagonista della memoria
Il 3 e il 4 incontri /testimonianza con Maria Cervi e Giovanna Massariello
 L'Itis Torriani di Cremona protagonista di due conferenze
contigue, il 3 e il 4 febbraio, legate al programma della memoria 2005/2006 del
Comitato per la Difesa e lo Sviluppo della Democrazia, presieduto dall'On.
Giuseppe Torchio..
Il 3 febbraio 2006, ore 10.30, presso l'Itis Cremona, che organizza
l'evento con il Comitato della democrazia di tiene "La memoria dei sette
fratelli Cervi". Maria Cervi incontra tutti gli studenti. "Maria -
spiega Ilde Bottoli, coordinatrice del Comitato - dopo aver incontrato 660
studenti la scorsa settimana al Ponchielli torna a Cremona, per l'Itis.
Sollecitata dalle domande dei ragazzi ripercorrerà la storia della sua
famiglia: una famiglia unita negli affetti e nei valori, legata dall'amore per
la terra, la giustizia sociale e la libertà". La loro vicenda costituisce
materiale vivo di riflessione per le scuole sulla Resistenza Italiana, quale
occasione per capire il presente, in relazione soprattutto al tema dei diritti
umani. Nipote di Alcide, patriarca democratico e contadino illuminato e di
Genoeffa, genitori dei sette fratelli Cervi (Gelindo, Antenore, Aldo, Agostino,
Ferdinando, Ovidio e Ettore) fucilati dai fascisti all'alba del 28 dicembre
1943. All'epoca della morte del padre e degli zii, Maria aveva 9 anni. "Ci
tiene a ricordare anche le figure femminili, in particolare la mamma - afferma
Bottoli -, che ha trasferito nei figli l'amore per la cultura e la
conoscenza".
Sabato 4 febbraio ore 10,30, presso l'Itis Cremona, si tiene invece la
conferenza organizzata dal Comitato della Democrazia "Il Campo di
concentramento di Ravensbrück e la deportazione al femminile", tenuta
dalla prof.ssa Giovanna Massariello Merzagora, dell'Aned di Milano e ordinaria
di Glottologia all'Università di Verona, figlia di Maria, deportata del campo
di Ravensbrück. L'incontro è rivolto a tutti gli studenti della provincia di
Cremona, in 450 hanno dato la loro adesione. L'unicità storica del campo di
Ravensbrück - spiega Ilde Bottoli - sta nel fatto che ha ospitato
essenzialmente donne: 130 mila donne e bambini, solo 20 mila uomini, ma anche
nel fatto che riporta stratificati i segni dei passaggi storici che ha
attraversato ed è dunque una preziosissima fonte di testimonianze del
nazifascismo, ma anche della liberazione sovietica". Il campo è al centro
del viaggio a Berlino che si terrà tra aprile-maggio. Per Bottoli: "Città
simbolo dei passaggi storici fondamentali del '900 e importante occasione di
studio all'interno delle azioni del Comitato per l'anno scolastico in
corso".
 
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