15 Settembre, 2002
L'ultimo favore della Moratti: via gli esami dalle scuole private
È evidente che in questo modo si cancella un altro elemento di garanzia per i ragazzi che frequentano le private
Berlusconi e la Moratti fanno un nuovo regalo alle scuole private. Con una nota del ministero è stato abolito l'obbligo per gli alunni delle scuole private dell'esame per il passaggio alla classe successiva. Con la recente nota dello scorso 31 gennaio il Ministero stabilisce che «sulla base di una interpretazione logico-sistematica della normativa di riferimento, gli alunni soggetti all'obbligo scolastico, che si avvalgono dell'istruzione privata, assicurata presso strutture scolastiche organizzate (scuole private non paritarie), non sono tenuti a sostenere, al termine di ciascun anno scolastico, esami di idoneità alla classe successiva, ivi compresi, al termine della scuola primaria, gli esami di idoneità alla prima classe della scuola secondaria di I grado».
«È evidente che in questo modo si cancella un altro elemento di garanzia per i ragazzi che frequentano le private, e le loro famiglie, e viene meno una funzione di controllo della qualità da parte del sistema pubblico. Tutte le volte che in una circolare si trovano frasi del tipo “sulla base di una interpretazione logico-sistematica della normativa di riferimento” c'è da aver paura per il rispetto del diritto e delle regole! Quanto previsto dalla Nota del Ministero rafforza questa deduzione ed è la dimostrazione che per le private basta chiedere che la risposta arriva subito».
Critica anche l'Unione degli studenti secondo la quale il ministro Moratti «ha proprio deciso di non poter tornare a casa senza completare lo scempio della scuola pubblica». «Avete fatto la scuola elementare presso una scuola non riconosciuta dallo Stato, magari confessionale, dove chissà che cosa avete studiato? Niente paura - ironizzano gli studenti - mamma e papà presenteranno un certificato alla scuola pubblica, che attesti la vostra frequenza in tale scuola, e sarete ammessi. Siamo atterriti - proseguono - da un preciso intento di questo governo di portare a termine un progetto che ha incontrato ogni tipo di opposizione e che, concludiamo, non può che essere teso a smantellare la scuola pubblica, facendola diventare un ghetto per chi non può permettersi sfavillanti scuole private finanziate dallo Stato. Scuole private su cui lo Stato rinuncia ad avere parola sull'insegnamento trasmesso». «Diventa sempre più centrale cancellare questi abominevoli provvedimenti non appena sarà possibile» conclude l'Uds dicendosi fiduciosa che questo «sia parte importante nella costruzione dell'alternativa portata avanti dal centrosinistra».
 
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