15 Settembre, 2002
«I veri lombardi stanno a Napoli»
Il commentato di Vittorio Sgarbi in visita a Cremona alla mostra Tesori di Capodimonte
È un fiume in piena Vittorio Sgarbi, giovedì scorso in città per un
duplice impegno: il ‘rilancio’ della mostra Tesori di Capodimonte,
organizzata dall’Apic e prorogata al 17 aprile al Museo civico Ala Ponzone, e
la presentazione, la sera stessa in sala Maffei, del suo libro, Ragione e
passione. Contro l’indifferenza.
Ad attendere l’onorevole e critico d’arte all’«Hosteria del ’700»
giovedì mattina c’erano il sindaco Gian Carlo Corada, il presidente della
Provincia Giuseppe Torchio e gli assessori alla cultura dei due enti Gianfranco
Berneri e Denis Spingardi. L’appuntamento è per una colazione di lavoro
fissata per le 13 e Vittorio Sgarbi col suo staff si presenta alle 14. Il
ritardo sta nel personaggio. Ma poco importa perché le parole per la mostra
dell’Apic sono più che lusinghiere e l’onorevole è prodigo di complimenti.
L’assalto delle emittenti locali scalda subito Vittorio Sgarbi, che si
scaglia contro i violentatori dell’integrità della bellezza dei territori
italiani, da Nord a Sud senza differenza.
A telecamere spente o quasi Vittorio Sgarbi lascia l’abito del polemista,
veste i panni del critico d’arte e commenta: «La mostra Tesori di Capodimonte
è un’operazione intelligente. -
Spiega - I quadri in
mostra non sottraggono nulla al museo napoletano e al tempo stesso riportano nei
territori d’origine autentici capolavori della pittura lombarda. Penso alla
Sant’Eufemia del Mantegna, all’Autoritratto alla spinetta di Sofonisba
Anguissola, ai bellissimi tondi di Polidoro da Caravaggio, per non dimenticare l’Adorazione
dei pastori di Boccaccino. Mina Gregori ha fatto un ottimo lavoro e ha
dimostrato, per dirla in una battuta, che ‘i veri lombardi stanno a Napoli’.
Certo non si può competere con gli impressionisti di Goldin a Brescia, ma il
taglio è diverso e anche i numeri di affluenza sono differenti. Se si vogliono
i torpedoni bisogna fare altro, -
continua Vittorio Sgarbi che, dopo un pranzo veloce, fa visita alla mostra nelle
sale del museo civico. -
Sulla stessa scia si pone la prossima interessante mostra sul Piccio, credo che
sarà necessario giocare sul maledettismo del pittore padano, piacerà a Bossi.
Bella l’idea di suddividere la mostra su più sedi» (a Cremona il Piccio e a
Casalmaggiore il casalasco Giuseppe Diotti, suo maestro all’Accademia Carrara
di Bergamo).
Vittorio Sgarbi collaborerà per il Piccio, ma il suo sguardo fra un quadro e
l’altro va a un progetto più ambizioso: «Se riusciremo a fare la mostra su
Alceo Dossena, il più grande falsario della storia dell’arte, credo che non
mancheranno sorprese -
afferma Sgarbi -. Una
mostra simile legata alla grandezza dei falsi d’arte credo potrà fare grande
scalpore ed essere una sorpresa per la città e per chi ama le mostre
intelligenti, come quelle che sa organizzare l’Apic».
Tesori di Capodimonte. Dipinti, disegni, oggetti lombardi e porcellane dal
Museo di Capodimonte
SEDE
Cremona, Museo Civico Ala Ponzone
Via Ugolani Dati 4
Dal 26 ottobre 2005 al 17 aprile 2006
ORARI
Dal Martedì al Sabato, ore 9-19
Domenica e festivi, ore 10-19
Chiusa il Lunedì tranne il 17 aprile 2006
BIGLIETTI E AGEVOLAZIONI
Ridotto proroga mostra: € 7,00
Ridotto speciale: € 5,00 (scuole e possessori di Apic Card e Cremona City
Card).
Ingresso libero: bambini fino a 6 anni, accompagnatori di scolaresche o di
comitive di almeno 15 persone.
Il biglietto di ingresso alla mostra dà diritto alla visita gratuita del
Museo civico Ala Ponzone (Pinacoteca e Museo Stradivariano).
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
APIC Cremona
tel. 0372 31222
e-mail: apic@digicolor.net
Sito web: www.cremonamostre.it
Prevendita online: www.charta.it
 
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