Stimatissimo Ministro,
ho appreso dalla stampa la notizia della sospensione della sperimentazione
del voto elettronico su sollecitazione della Sua struttura ministeriale. Credo e
spero Lei si riferisca all’infelice esperimento posto in essere dal Ministero
dell’Interno in quattro Regioni Italiane nelle recenti elezioni politiche
impropriamente ed erroneamente qualificato come “voto elettronico” bensì
concretizzatosi nella semplice operazione di scrutinio e trasmissione
informatizzata dei risultati. Di ciò non posso che con Lei concordare.
Le porto a conoscenza che a Cremona, sempre in occasione delle elezioni
politiche 2006, su autorizzazione del Ministero ed in parallelo con
l’espressione tradizionale della volontà dell’elettore a mezzo scheda, abbiamo,
al contrario sperimentato il vero e proprio “voto elettronico”.
Anzi con risultati apprezzabilissimi da parte degli operatori e degli
elettori, come si evince dall’allegata relazione e documentazione, a Cremona si
è dato vita al vero e proprio “seggio elettronico” ove tutte le operazioni
dall’identificazione dell’elettore sino allo scrutinio è avvenuto in forma
elettronica. Ora l’abbandonare qualsiasi sforzo ed iniziativa per far si che
l’Italia, similmente come molti paese europei ed extra europei, non fermi la
propria spinta alla crescita e all’innovazione tecnologica applicata nelle varie
attività della Pubblica Amministrazione, ritengo non possa che essere
considerato negativamente.
Per questo motivo formulo sommessamente l’invito a considerare la possibilità
che esperienze positive quali quelle vissute a Cremona, alle quali hanno
manifestato interesse ed apprezzamento Associazioni di Comuni e di categoria di
operatori demografici, possano essere approfondite e ripetute in più ampia scala
accompagnate, come è ovvio, dalle più idonee garanzie quali quelle della
conoscibilità dei codici sorgente dei programmi applicati alle attrezzature
informatiche da utilizzare ed al relativo controllo.
In tale ottica il Comune di Cremona e la sua struttura è da sempre
disponibile a collaborare nel più ampio contesto di innovazione tecnologica
applicata ai servizi comunali e di cui da sempre si è fatto e si farà
interprete.
Sono personalmente a disposizione per ogni approfondimento che la struttura
ministeriale vorrà svolgere sull’esperienza di Cremona e colgo l’occasione per
porgerLe nell’auspicio di una riconsiderazione della decisione in merito
assunta, i più cordiali saluti.
IL SEGRETARIO DIRETTORE GENERALE
(Dott. Vincenzo Filippini)