Prima riunione della Cabina di regia del Patto per lo sviluppo dopo la
conclusione dei lavori dei sette Tavoli tematici, per valutare il lavoro fatto e
stilare il documento finale da proporre al Comitato strategico del Patto che,
nella seconda metà del mese di giugno, dovrà sottoscriverlo dando così il via
alla fase operativa.
Alla riunione, che si è tenuta nella sede della Provincia, hanno partecipato
il presidente della Provincia Giuseppe Torchio, il presidente della Camera di
commercio Giandomenico Auricchio, il sindaco di Cremona Gian Carlo Corada, il
sindaco di Casalmaggiore Luciano Toscani, l’assessore regionale Gianni Rossoni,
il dirigente della Provincia Dario Rech che ha seguito il percorso del Patto e
il professor Paolo Rizzi della facoltà di Economia dell’Università Cattolica di
Piacenza.
Ai partecipanti è stata sottoposta la bozza di un documento che individua le
linee strategiche per ciascuno dei sette assi corrispondenti ai Tavoli tematici,
nonché il quadro dei 150 progetti presentati ai Tavoli stessi, sui quali è stato
fatto un lavoro di sintesi per ricavarne le azioni definite emblematiche che si
ritiene rappresentino ciascun asse. Il documento si pone in sintonia anche con
l’Accordo quadro di sviluppo territoriale promosso dalla Regione. A una prima
lettura, il parere espresso da tutti è stato di apprezzamento. La Cabina si è
riservata alcuni giorni di tempo per proporre eventuali modifiche al documento
prima di avallarlo e trasmetterlo al Comitato strategico.
Subito dopo, il presidente Auricchio prima e il presidente Torchio poi hanno
riferito al consiglio provinciale, convocato proprio per ascoltare una relazione
sullo stato di avanzamento del Patto per lo sviluppo.
Il presidente della camera di commercio, che ha coordinato i Tavoli 2 e 6,
dopo avere ricordato che in quella sede era stato effettuato un lavoro di
sintesi dei progetti, che da 32 sono stati ridotti a 13, ha rimarcato il grande
coinvolgimento degli attori economici del territorio: “Al termine del lavoro dei
Tavoli – ha detto – ho voluto incontrare tutte le associazioni economiche del
territorio, e l’apprezzamento da parte loro è stato unanime, anche se tutte
hanno richiesto una particolare attenzione nella valutazione dei progetti,
sottolineando le priorità precise che esistono per le categorie economiche”.
Auricchio ha anche riferito come l’innovazione e la formazione siano stati i
settori considerati più emblematici.
E’ stato compito del presidente Torchio, attraverso la lettura del documento
di sintesi, dar conto al consiglio del percorso di mesi di lavoro ripercorrendo,
solo attraverso citazioni per ragioni di brevità, le linee individuate asse per
asse. Torchio ha concluso ringraziando tutti coloro che hanno permesso di
arrivare a questo risultato, dal vicepresidente Agostino Alloni a tutti gli
assessori, al professor Giovanni Panvini ai dirigenti e funzionari della
Provincia e degli enti coinvolti.
Il dibattito che ne è seguito ha visto tutti i consiglieri apprezzare il
risultato, definito molto positivo e in grado di offrire opportunità all’intero
territorio.
Antonella Poli (Forza Italia) ha sottolineato l’importanza della formazione
nella pubblica amministrazione. Cesare Mainardi (Ds) ha invocato la necessità di
un rapporto diretto, pur senza scavalcare l’associazionismo, con le aziende e in
generale con le eccellenze presenti sul territorio, con l’obiettivo di costruire
insieme a loro i percorsi più dinamici e in grado di poter presentare un
documento che davvero guardi al futuro e non all’oggi.
Antonello Santini (Margherita) ha espresso grande soddisfazione per la
collaborazione fra pubblico e privato, che “non potrà che portare benefici al
territorio”, e in maniera analoga si è espresso Massimiliano Sciaraffa della
Lista Torchio. Walter Longhino (Lega) ha chiesto veri e propri manuali che
assistano cittadini e imprese negli acquisti di materiali ecosostenibili.
Giampaolo Dusi (Prc) ha sostenuto la necessità di grande attenzione sì all’agroalimentare,
che resta strategico per il territorio, ma anche al settore dell’energia e alle
infrastrutture sostenibili, in particolare ferrovie e Po. E il tema del Grande
fiume è stato al centro dell’intervento di Andrea Ladina (Verdi) secondo il
quale il Po deve diventare una questione nazionale, oltre che una priorità per
la provincia di Cremona, in tutti i suoi aspetti: naturalistico, energetico,
trasportistico, idrico-irriguo.
La breve risposta del presidente Torchio, nell’assumere tutte le osservazioni
come stimoli interessanti e “centrati”, ha rivendicato la novità del metodo
adottato per l’elaborazione del Patto per lo sviluppo, fondato sul
coinvolgimento fin dalle prime fasi di tutti gli attori, che è riuscito a
costruire progettualità, impegno intellettuale ma anche emozione, partecipazione
attiva ed entusiasmo.
“Nel momento delle scelte, necessarie perché non si riuscirà a fare tutto –
ha concluso – mi aspetto non solo lodi ma anche critiche. Tuttavia nulla potrà
cancellare questo grande lavoro fatto insieme e il suo risultato che potrà solo
portare vantaggi al nostro territorio nel proiettarlo verso il futuro”.