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 Economia

15 Settembre, 2002
«Patto per lo sviluppo»
La prima riunione della «Cabina di regia» - Regione, Provincia, Comuni, Camera di Commercio

Prima riunione della Cabina di regia del Patto per lo sviluppo dopo la conclusione dei lavori dei sette Tavoli tematici, per valutare il lavoro fatto e stilare il documento finale da proporre al Comitato strategico del Patto che, nella seconda metà del mese di giugno, dovrà sottoscriverlo dando così il via alla fase operativa.

Alla riunione, che si è tenuta nella sede della Provincia, hanno partecipato il presidente della Provincia Giuseppe Torchio, il presidente della Camera di commercio Giandomenico Auricchio, il sindaco di Cremona Gian Carlo Corada, il sindaco di Casalmaggiore Luciano Toscani, l’assessore regionale Gianni Rossoni, il dirigente della Provincia Dario Rech che ha seguito il percorso del Patto e il professor Paolo Rizzi della facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Piacenza.

Ai partecipanti è stata sottoposta la bozza di un documento che individua le linee strategiche per ciascuno dei sette assi corrispondenti ai Tavoli tematici, nonché il quadro dei 150 progetti presentati ai Tavoli stessi, sui quali è stato fatto un lavoro di sintesi per ricavarne le azioni definite emblematiche che si ritiene rappresentino ciascun asse. Il documento si pone in sintonia anche con l’Accordo quadro di sviluppo territoriale promosso dalla Regione. A una prima lettura, il parere espresso da tutti è stato di apprezzamento. La Cabina si è riservata alcuni giorni di tempo per proporre eventuali modifiche al documento prima di avallarlo e trasmetterlo al Comitato strategico.

Subito dopo, il presidente Auricchio prima e il presidente Torchio poi hanno riferito al consiglio provinciale, convocato proprio per ascoltare una relazione sullo stato di avanzamento del Patto per lo sviluppo.

Il presidente della camera di commercio, che ha coordinato i Tavoli 2 e 6, dopo avere ricordato che in quella sede era stato effettuato un lavoro di sintesi dei progetti, che da 32 sono stati ridotti a 13, ha rimarcato il grande coinvolgimento degli attori economici del territorio: “Al termine del lavoro dei Tavoli – ha detto – ho voluto incontrare tutte le associazioni economiche del territorio, e l’apprezzamento da parte loro è stato unanime, anche se tutte hanno richiesto una particolare attenzione nella valutazione dei progetti, sottolineando le priorità precise che esistono per le categorie economiche”.

Auricchio ha anche riferito come l’innovazione e la formazione siano stati i settori considerati più emblematici.

E’ stato compito del presidente Torchio, attraverso la lettura del documento di sintesi, dar conto al consiglio del percorso di mesi di lavoro ripercorrendo, solo attraverso citazioni per ragioni di brevità, le linee individuate asse per asse. Torchio ha concluso ringraziando tutti coloro che hanno permesso di arrivare a questo risultato, dal vicepresidente Agostino Alloni a tutti gli assessori, al professor Giovanni Panvini ai dirigenti e funzionari della Provincia e degli enti coinvolti.

Il dibattito che ne è seguito ha visto tutti i consiglieri apprezzare il risultato, definito molto positivo e in grado di offrire opportunità all’intero territorio.

Antonella Poli (Forza Italia) ha sottolineato l’importanza della formazione nella pubblica amministrazione. Cesare Mainardi (Ds) ha invocato la necessità di un rapporto diretto, pur senza scavalcare l’associazionismo, con le aziende e in generale con le eccellenze presenti sul territorio, con l’obiettivo di costruire insieme a loro i percorsi più dinamici e in grado di poter presentare un documento che davvero guardi al futuro e non all’oggi.

Antonello Santini (Margherita) ha espresso grande soddisfazione per la collaborazione fra pubblico e privato, che “non potrà che portare benefici al territorio”, e in maniera analoga si è espresso Massimiliano Sciaraffa della Lista Torchio. Walter Longhino (Lega) ha chiesto veri e propri manuali che assistano cittadini e imprese negli acquisti di materiali ecosostenibili. Giampaolo Dusi (Prc) ha sostenuto la necessità di grande attenzione sì all’agroalimentare, che resta strategico per il territorio, ma anche al settore dell’energia e alle infrastrutture sostenibili, in particolare ferrovie e Po. E il tema del Grande fiume è stato al centro dell’intervento di Andrea Ladina (Verdi) secondo il quale il Po deve diventare una questione nazionale, oltre che una priorità per la provincia di Cremona, in tutti i suoi aspetti: naturalistico, energetico, trasportistico, idrico-irriguo.

La breve risposta del presidente Torchio, nell’assumere tutte le osservazioni come stimoli interessanti e “centrati”, ha rivendicato la novità del metodo adottato per l’elaborazione del Patto per lo sviluppo, fondato sul coinvolgimento fin dalle prime fasi di tutti gli attori, che è riuscito a costruire progettualità, impegno intellettuale ma anche emozione, partecipazione attiva ed entusiasmo.

“Nel momento delle scelte, necessarie perché non si riuscirà a fare tutto – ha concluso – mi aspetto non solo lodi ma anche critiche. Tuttavia nulla potrà cancellare questo grande lavoro fatto insieme e il suo risultato che potrà solo portare vantaggi al nostro territorio nel proiettarlo verso il futuro”.

 


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