15 Settembre, 2002
PD, non spegnere la speranza
A proposito della elezione del'Assemblea Costituente del PD intervengono Riccardo Sarfatti e Roberto Fasoli, per le APD Lombardia e Veneto
ELEZIONE DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DEL PD
NON SPEGNERE LA SPERANZA
di Roberto Fasoli* e Riccardo Sarfatti°
Su una cosa ha certamente ragione Salvatore Vassallo. Solo un anno fa poteva sembrare velleitario democraticismo proporre di costituire il futuro PD con il diretto protagonismo dei cittadini votando nei gazebo con il metodo “una testa, un voto”.
Le cose sono oggi radicalmente cambiate per l’acuirsi della crisi di fiducia nell’azione del Governo e per la progressiva presa di coscienza delle difficoltà di una incisiva “riforma della politica” a partire dagli attuali partiti.
Bisogna allora non fermarsi a metà strada ed avere il coraggio di scelte più audaci che diano veramente senso alla partecipazione dei cittadini, elemento decisivo per più avanzati livelli di democrazia.
Per questa ragione, senza pensare di stravolgere l’impianto di regole attorno al quale si sta cercando di trovare un’intesa definitiva, suggeriamo alcune proposte confidando che possano essere considerate prima della stesura finale.
La prima è relativa alle liste da collegare ai candidati leader. Se, come è prevedibile, sarà praticamente impossibile proporsi come segretari nazionali del PD per persone diverse dagli attuali leader nazionali dei DS e della Margherita, è sbagliato affermare che a sostegno di ogni candidato debba esserci una sola lista, tanto più se si pensa a liste corte.
In questo modo oltre a privare i cittadini della possibilità di proporre liste aperte ed esprimere preferenze, si toglie loro persino la possibilità di fare proprie liste, obbligandoli a negoziare singole presenze nelle liste decise localmente dai gruppi dirigenti dei due principali partiti. Ciò può essere ritenuto inaccettabile per i moltissimi sino ad ora non iscritti ai partiti, ma desiderosi di portare il proprio contributo al rinnovamento della politica.
Noi pensiamo che debba essere possibile costruire più liste collegate allo stesso leader, per permettere a tante persone diverse di candidarsi, ovviamente in una sola circoscrizione. Riteniamo inoltre che, se si confermasse la scelta di non far esprimere preferenze, sarebbe necessario costruire le liste attraverso decisioni democratiche, cioè con primarie di collegio tra tutte le persone che sostengono la stessa lista.
La seconda considerazione riguarda il percorso federale. Non ha alcun senso chiamare i cittadini a votare e poi lasciare che a guidare il processo costituente del PD nei territori siano le attuali segreterie dei partiti. Bisogna dire con chiarezza che gli eletti nei vari collegi a livello provinciale, e l’insieme che ne risulta a livello regionale, costituiscono gli organismi dirigenti provvisori del nuovo partito fino al primo congresso.
Resta da definire come si individuano i leader a livello regionale e provinciale. In ogni caso deve essere certo che con il voto del 14 ottobre si sceglierà anche chi guiderà localmente il percorso fino al primo congresso del PD.
Una terza considerazione riguarda la presenza di donne e giovani all’interno dell’Assemblea Costituente. L’alternanza della candidature tra uomini e donne nelle liste non è sufficiente,. Se ci sono tante liste e se si adotta il sistema proporzionale potrebbero risultare elette solo persone dello stesso sesso. Per evitarlo bisogna stabilire prima che in ogni collegio è obbligatoria la presenza di eletti di sesso diverso almeno in percentuale del 40% e altrettanto deve succedere per gli under 40 che devono essere almeno il 30% degli eletti. A tali scelte tutte le liste devono vincolarsi preventivamente. Diversamente si corre il rischio concretissimo di avere un’Assemblea Nazionale composta da poche donne e pochi giovani, ma da tanti uomini, tutti molto noti e comunque dei partiti, con una “spruzzatina” di indipendenti eletti qui e là. Non ci pare francamente sia l’esito migliore per un “partito nuovo”.
Ci auguriamo che almeno queste considerazioni possano essere accolte per non sprecare una formidabile occasione e spegnere la speranza.
° Associazione per il PD Lombardia
* Associazione per il PD Veneto
 
|