15 Settembre, 2002
Martedì 6 novembre alle 21 al Teatro Monteverdi di Cremona
L'Associazione Culturale Gruppo Musica insieme di Cremona presenta il concerto "Ritratti" dei Rubens Kwartet
L'Associazione Culturale Gruppo Musica insieme di Cremona promuove il concerto "Ritratti" Rubens Kwartet: quartetto d'archi composto da Sidonie Riha, violino, Quirina Scheffers, violino Roeland Jagers, viola, Joachim Eijlander, violoncello, che si terrà martedì 6 novembre ore 21al Teatro Monteverdi di Cremona
Programma: György Kurtág (1926) 12 Microludi op.13 (Hommage à Mihály András) (1977) Anton Webern (1883-1945) Sei bagattelle op. 9 (1911-1913) I. Mässig, II. Leicht bewegt, III. Zart bewegt, IV. Langsam. V. Sehr langsam, VI. Zart bewegt - Joey Roukens (1982) - Earnest and Game (2006) - Claude Debussy (1862-1918) Quartetto in sol minore op. 10 (1893) I. Animé et très décidé II. Assez vif et bien rythmé III. Andantino doucement expressif IV. Très modéré-Très mouvementé et avec passion
György Kurtág è uno dei più noti compositori contemporanei, nonostante la sua naturale riservatezza e ritrosia. A tale dato caratteriale egli risponde nel modo più consono a un compositore: con la propria musica: il messaggio, l'omaggio, il ricordo sono temi e titoli ricorrenti nella sua opera. Omaggi ora a persone reali, ad amici o colleghi, ora a personaggi del passato cui lo lega un rapporto di ammirazione: Kurtág ha scritto omaggi a Schubert, Domenico Scarlatti, Verdi, Bach , e ad alcuni contemporanei, fra i quali il compositore András Mihály, per cui scrisse i Dodici Microludi nel 1977.
Questi brevissimi pezzi, che durano da un minimo di 17" a un massimo di poco più di 2' ciascuno, esprimono lo stile caratteristico di Kurtág: aforistici, concentratissimi, capaci di immediate accensioni liriche. Per alcuni di questi pezzi Kurtag indica semplicemente la velocità metronomica, per altri sceglie invece l'indicazione verbale in italiano, come da convenzione.
Ben nota, e perfettamente azzeccata, è la prefazione che ne scrisse Schönberg, che di Webern fu maestro: "uno sguardo può contenere un intero poema, un sospiro può rappresentare un intero romanzo: questi pezzi saranno compresi solo da chi possiede la fede di credere che solo coi suoni si possa esprimere ciò che è dicibile solo coi suoni". Le Sei Bagattelle, composte tra il 1911 e il 1913, sono brani al limite del silenzio, caratterizzati da un'eccezionale originalità del pensiero musicale soprattutto per quanto riguarda la raffinatezza dei valori timbrici (la famosa "melodia di timbri"): immagini quasi prive di gravità, avvolte da risonanze di cristallina purezza.
Joey Roukens è nato a Schiedam, Olanda. Ha studiato composizione al Conservatorio di Rotterdam con Klaas de Vries e Psicologia all'Università di Leida. Le sue opere sono state eseguite tra l'altro dalla Netherlands Philharmonic Orchestra, Brabants Orchestra, Radio Chamber Orchestra, Nieuw Ensemble, Janine Jansen, Aurelia Saxophone Quartet e dal Rubens String Quartet. La sua musica si caratterizza per una forte immediatezza e un deciso eclettismo: in molte sue opere, Roukens combina con grande naturalezza elementi tratti da differenti stili, generi e forme espressive. Il compositore non esita a usare armonie diatoniche e sequenze ritmiche regolari. Il suo quartetto per archi Earnest and Game è stato commissionato dalla Società Cameristica di Rotterdam per celebrare i cento anni della propria esistenza; il Rubens Quartet ne ha dato la prima esecuzione.
Ultimo lavoro da camera scritto da Debussy nell'800, il Quartetto per archi costituisce un altro passo fondamentale nella definizione della poetica debussiana, ispirata alla corrente simbolista. Tutt'altro che "apostolo del sensazionismo armonico", come ebbe a scrivere con dispetto Vincent D'Indy, nel '93, anno di questo lavoro, Debussy stava ancora cercando la veste più adeguata alle proprie idee. Ma già nel Quartetto si possono riscontrare degli elementi caratteristici, in particolare l'invenzione armonica, il gusto per il dettaglio, la grande varietà della scrittura strumentale, la ricerca della sonorità come dimensione psicologica. Questa partitura impegnò molto l'autore, ma, proprio per la sua novità nei contenuti, nonostante la classica suddivisione in quattro movimenti e l'applicazione ciclica di una sola idea tematica, non trovò consensi significativi. Del resto, un'analisi condotta con l'ottica tradizionale della cultura francese di quell'epoca, influenzata da nazionalismi di maniera e dall'importazione dei modelli tedeschi, poteva scorgervi soltanto contraddizioni, ignorando le geniali intuizioni che puntavano a un'astrattezza simbolica, inafferrabile.
Il Rubens Kwartet nasce nel 2000 e ha studiato per tre anni sotto la guida di Stefan Metz,, violoncello del Quartetto Orlando, all'Accademia Olandese del Quartetto (NSKA), eseguito master class con quartetti noti, vinto diversi premi. Il violista del nuovo Quartetto Smetana, Milan Skampa, ha definito il Quartetto Rubens "uno fra i migliori e più dotati giovani quartetti che ho mai conosciuto". Il repertorio del Rubens Kwartet è assai ampio e variegato, dal classicismo viennese a Kurtág. I membri del Quartetto suonano strumenti della collezione del National Musical Instrument Fund.
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