15 Settembre, 2002
Cremona, la situazione di Piazza Marconi
Interrogazione presentata in data 10 ottobre 2007 dal consigliere del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale Domenico Maschi sui lavori di realizzazione del parcheggio di piazza Marconi
(Testo dell’interrogazione:
Premesso che la realizzazione del parcheggio di piazza Marconi rappresenta una delle opere a maggior impatto del Comune di Cremona. Preso atto delle problematiche che i lavori possono causare sugli edifici circostanti. Evidenziati gli alti costi degli scavi archeologici sui costi dell’intera opera. Si chiede di conoscere l’ammontare dei costi dello scavo archeologico di piazza Marconi; di conoscere lo stato d’avanzamento dei lavori; di sapere se la convenzione tra il Comune di Cremona e SABA Italia deve essere rivista per riequilibrare i conti; di conoscere l’ammontare della consulenza, data dal Comune di Cremona a uno studio di progettazione milanese, per la stesura del progetto della futura piazza Marconi; di conoscere la situazione statica degli immobili adiacenti all’opera e di sapere se vi sono state segnalazioni agli uffici di danni a questi; di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione per la valorizzazione dei reperti archeologici trovati durante gli scavi di piazza Marconi).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli:
Ad oggi, le lavorazioni eseguite ammontano a circa l’80% del valore complessivo del lotto in appalto (base d’asta 2.224.968,92), aggiudicato alla ditta Locatelli di Bergamo, la quale ha offerto uno sconto del 16,88% rispetto alla base d’asta. L’importo complessivo netto del primo lotto risulta quindi essere di euro 1.854.241,89. A questo vanno sommati € 400.000,00 per l’analisi e lo studio dei reperti dell’area circostante l’ex chiesa di San Giorgio, lavori che dovrebbero terminare entro il mese di gennaio. La costruzione delle paratie nella parte più delicata è sostanzialmente conclusa, terminati gli scavi archeologici verranno realizzate anche nella restante parte della piazza; la convenzione con SABA Italia dovrà essere rivista come previsto dalla legge in quanto deve contenere equilibri economico finanziari e saranno riconsiderati i parametri in essa contenuti; per quanto riguarda la sistemazione della piazza, non vi è stata una consulenza di progettazione, si tratta di un incarico di consulenza per uno studio di fattibilità per un’idea alternativa a quella presentata da SABA Italia, così da generare un altro punto di vista, in quanto l’ipotesi presentata non sembrava abbastanza interessante: l’incarico ammonta ad € 87.000,00 più le spese; per quanto riguarda la situazione statica degli immobili sono tutti monitorati e non vi sono segnalazioni di particolari problemi, in sede di confronto con i residenti si è concordato con loro di definire un punto di partenza, sottoscrivendo un verbale che sancisse lo situazione di fatto; il patrimonio archeologico è di proprietà del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, vi è una discussione aperta sulla valorizzazione di quanto è stato ritrovato, in particolare dei pezzi più importanti e più significativi per la ricostruzione della storia cittadina e nei primi mesi del prossimo anno vi sarà una mostra con questi reperti.
Il consigliere Domenico Maschi si è detto in linea di massima soddisfatto della risposta ottenuta, anche se ha dichiarato che l’attenzione del suo gruppo su piazza Marconi rimarrà alta, ha quindi auspicato che i reperti archeologici rimangano a Cremona, mentre per quanto riguarda il progetto di sistemazione della piazza, vi è a suo giudizio l’obbligo di restituirla con una valorizzazione ulteriore e sarebbe stato meglio vedere al lavoro in questo senso il confronto tra più progettisti. Il consigliere di AN ha infine espresso preoccupazione sulla rivisitazione della convenzione con SABA Italia, anche se si tratta di un passaggio previsto per legge.  
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