15 Settembre, 2002
Costruire insieme il *Pensiero nuovo*. Persona, Federalismo, Democrazia globale
Con Marco Pezzoni, Leone Lisè, Cristina Manfredini, Angelo Rescaglio. Presiede Benito Fiori
Venerdì 14 dicembre, alle ore 17,30
a Cremona, presso la Sala Conferenze di Palazzo Cattaneo di Via Oscasali, 3
Il Gruppo di riflessione politica “il frantoio”, in collaborazione con
“Centro Studi Sinistra Europea”, Associazione "Emmanuel Mounier," Associazione “Radici e futuro”, “Centro Giovanni Marcora”, Circolo culturale “A. Ghisleri”
nell’ambito di una serie di incontri sul tema
“XXI Secolo: Giocare la Carta democratica. Tra neoliberismo, populismo, statalismo e massimalismo noi scegliamo la carta democratica”
organizza una Conferenza dal titolo:
“Costruire insieme il ‘Pensiero nuovo’. Persona, Federalismo, Democrazia globale”
Introduzione: Benito Fiori
Relatore: on. Marco Pezzoni
Intervengono:
Leone Lisè , Cristina Manfredini, sen. Angelo Rescaglio
La cittadinanza è invitata
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Scegliere la carta democratica significa vivere la libertà come responsabilità sociale e agire come attori politici capaci di riformare la stessa politica tenendo insieme, rinnovandole e rafforzandole, partecipazione, rappresentanza, decisione.
Di fronte alle nuove sfide della tecnologia e dell’ambiente, della “biopolitica” e della “geoeconomia”, della globalizzazione e della immigrazione, scegliere, come dice Jacques Maritain in “L’uomo e lo Stato”, la carta democratica significa riaprire il confronto sull’idea di persona, al fine di rafforzarne sul piano filosofico, morale e giuridico e sul piano della nostra vita vissuta la centralità, partendo dal riconoscimento del pluralismo delle culture, delle etiche, delle religioni, coniugando laicità e multiculturalismo come interazione tra diversi, costruendo in Italia una nuova idea di cittadinanza e nel mondo una nuova fase di universalizzazione dei diritti.
In una democrazia autentica, sostiene Amartya Sen, è essenziale la discussione pubblica perché la fa funzionare meglio, anche attraverso la critica e la correzione degli errori. Non è una concessione illuminata da parte dei leaders; è piuttosto il fattore che trasforma una scelta in strategia condivisa perché muove e motiva nella società, in ampiezza e profondità, cuori e intelligenze.
 
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