15 Settembre, 2002
12 dicembre: la redazione de *La Provincia* ha sfiduciato il direttore.
Severissime accuse formulate dal Comitato di Redazione e dall'assemblea dei giornalisti de "La Provincia" nei confronti del direttore Enrico Pirondini
Riceviamo e doverosamente pubblichiamo:
12 dicembre: la redazione ha sfiduciato il direttore Pirondini
Severissime accuse formulate dal Comitato di Redazione e dall'assemblea dei giornalisti de "La Provincia" nei confronti del direttore Enrico Pirondini.
Si afferma fra l'altro: "Il clima in redazione è sempre più irrespirabile. Qualsiasi tipo di confronto con il Direttore è diventato ormai impossibile, mentre le manifestazioni di disistima nei confronti dei giornalisti e la mancanza di rispetto per la professionalità della redazione e dei singoli colleghi sono all'ordine del giorno".
Ed inoltre: "Scrivendo e firmando (molto spesso con il nome dei familiari) di qualsiasi argomento e in tutte le pagine ha tolto spazio ai colleghi mortificando la professionalità della redazione solo per soddisfare esigenze personali, certamente non per 'liberare risorse'. La situazione legata alle firme del figlio è scandalosa, inaccettabile sotto il profilo deontologico e grave sotto l'aspetto economico.
Crediamo che a questo punto l'Ordine dei giornalisti debba essere investito della questione".
Gravissima sfiducia nei confronti del direttore Enrico Pirondini con accuse di nepotismo e di intollerabile clima interno alla redazione in un ordine del giorno emesso il 12 dicembre 2007 nel quale si minaccia anche uno sciopero. Ecco il documento integrale:
Al presidente della Sec Mario Maestroni
e al Direttore generale Andrea Lizza
e p.c. al Direttore responsabile Enrico Pirondini
al vice Presidente della Sec Cesare Pasquali
e ai consiglieri
Giovanni Arvedi
Giuseppe Cangini
Davide Donini
Giacomo Galli
Pietro Gobbi
Ettore Moretti
Gianluigi Murelli
Renzo Nolli
Carlo Rodini
all'Associazione Lombarda dei Giornalisti
In data 11 dicembre 2007 si è svolta l'Assemblea dei giornalisti del quotidiano 'La Provincia', convocata dal Comitato di redazione per discutere
1) della situazione di due colleghe alle quali l'Azienda, senza alcuna motivazione, non ha rinnovato il contratto part-time in scadenza il 31 dicembre 2007.
2) dei rapporti fra il Direttore responsabile e la redazione.
L'Assemblea dei giornalisti del quotidiano 'La Provincia', all'unanimità, esprime piena e totale solidarietà alle due colleghe (...) e, nel caso la vertenza non si risolvesse a favore delle colleghe, ha dato mandato al Comitato di redazione di attuare tutte le necessarie azioni di protesta.
Il Comitato di Redazione e l'Assemblea dei giornalisti del quotidiano 'La Provincia' ricordano che solo un paio di mesi fa, in un precedente documento, chiedevano un cambio di rotta nei rapporti tra il Direttore responsabile e la redazione.
A tal proposito erano arrivate anche rassicurazioni da parte del Presidente della SEC, Mario Maestroni. Ma in questo periodo la situazione non è cambiata. Il clima in redazione è sempre più irrespirabile. Qualsiasi tipo di confronto con il Direttore è diventato ormai impossibile, mentre le manifestazioni di disistima nei confronti dei giornalisti e la mancanza di rispetto per la professionalità della redazione e dei singoli colleghi sono all'ordine del giorno. E' netto il convincimento che il Direttore tenti di rendere difficile la vita in redazione, anche nelle cose più banali. Un esempio: per cambiare un giorno di ferie già programmato (ovviamente in accordo con il responsabile del servizio) i giornalisti devono fare una richiesta scritta, soggetta alla valutazione del Direttore.
Si tratta di una cosa tanto banale quanto fastidiosa che descrive la qualità dei rapporti al giornale.
Avanti di questo passo arriveremo al paradosso che per sostituire un collega malato si dovrà chiedere il permesso al Direttore. Per anni il Direttore ha fatto credere, all'interno del giornale ma anche fuori, di essere l'unico artefice degli obiettivi raggiunti dal quotidiano.
Non è così essendo 'La Provincia' il risultato del lavoro di una squadra fatta di giornalisti, collaboratori e fotografi. Scrivendo e firmando (molto spesso con il nome dei familiari) di qualsiasi argomento e in tutte le pagine ha tolto spazio ai colleghi mortificando la professionalità della redazione solo per soddisfare esigenze personali, certamente non per 'liberare risorse'.
La situazione legata alle firme del figlio è scandalosa, inaccettabile sotto il profilo deontologico e grave sotto l'aspetto economico. Crediamo che a questo punto l'Ordine dei giornalisti debba essere investito della questione.
E ancora non è da sottovalutare la perdita di credibilità e autorevolezza accusata dal giornale a seguito del proliferare delle firme dei suoi familiari.
Per non parlare del 'taglio' ben poco giornalistico che in molte occasioni contraddistingue questi articoli.
L'Assemblea, a tal proposito, rivendica con orgoglio i meriti e la professionalità della redazione troppe volte penalizzata da atteggiamenti inspiegabilmente arroganti.
A fronte di tutte queste valutazioni, l'Assemblea dei giornalisti de 'La Provincia' (26 giornalisti presenti, 3 deleghe) ha votato la sfiducia al Direttore con il seguente risultato: 22 sì, 2 no, 2 bianche, 3 nulle.
Un risultato ben peggiore di quello maturato nel voto della precedente sfiducia (17 sì, 5 no e 3 nulle) espressa l'11 giugno 2003 in occasione dell'uscita del quotidiano in un giorno di sciopero indetto dalla Federazione Nazionale della Stampa.
Il Comitato di Redazione e l'Assemblea dei Giornalisti
Cremona, 12 Dicembre 2007
 
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