15 Settembre, 2002
Lettera aperta di solidarietà al Preside del Pacioli Strada per esposizione della bandiera della pac
Distintissimo Preside Strada abbiamo letto sui giornali locali, della sua scelta di esporre il vessillo della pace dal pennone centrale della scuola da lei presieduta.
Lettera aperta di solidarietà al Preside del Pacioli Strada per esposizione della bandiera della pace
Distintissimo Preside Strada
abbiamo letto sui giornali locali, della sua scelta di esporre il vessillo della pace dal pennone centrale della scuola da lei presieduta.
Sapevamo anche ( da venerdì scorso) che all’ ex Provveditorato era giunta la nota del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Subito avevamo espresso all’ ex Provveditore il nostro disappunto per il tentativo, nemmeno troppo velato, di “oscurare” nelle scuole questo “simbolo” con i colori dell’arcobaleno non attribuibile a nessuna parte politica.
Sappiamo anche che, dopo aver “girato” questa nota a tutti gli istituti, qualche suo collega ha provveduto, immediatamente, a ritirare la bandiera timoroso delle possibili conseguenze……
Lei ha avuto il coraggio di non farlo! Per questo suo atto la Segreteria della CGIL Scuola di Cremona vuole espimerLe, con questa lettera, tutta la sua convinta e piena solidarietà.
Ma il punto non è questo. Per chi si occupa di educazione, il punto è se e come la problematica della pace debba diventare oggetto dell’attività educativa. Come Hannah Arendt, crediamo che “l’insegnante si qualifica per conoscere il mondo e per essere in grado di istruire altri in proposito, mentre è autorevole in quanto di quel mondo si assume la responsabilità”.
Noi siamo convinti, come il Movimento di Cooperazione educativa contro la guerra, che alla scuola è affidato il compito di formare le giovani generazioni ad una cittadinanza consapevole e attiva, che guarda a una società plurietnica e globale; di educare i giovani al pensiero critico e all’autonomia di giudizio; di promuovere una cultura della pace, della solidarietà, del rispetto dei popoli.
La scuola è il luogo dove si educa alla ragione: e dare spazio alla ragione significa oggi riflettere sui problemi del mondo; significa conoscere per capire, significa dare strumenti di interpretazione per riflettere. Significa far capire che alla domanda “come posso distruggere il mio nemico?” va posta l’altra: “come posso risolvere il problema che ci ha fatto diventare nemici?”.
Chi educa ha già scelto la pace.
Per la Segreteria della Cgil Scuola di Cremona-
Il Segretario Generale
Claudio Arcari
P.S. : informiamo di aver ottenuto l’autorizzazione del preside Strada per rendere pubblica tale lettera.
 
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