15 Settembre, 2002
Crisi RSA, riprendere il confronto su un tavolo istituzionale di Maura Ruggeri
Con il 2007 si è conclusa la fase di monitoraggio dell'accordo interistituzionale :Comuni, Provincia ASL , ARSAC, Sindacati
Crisi RSA, riprendere il confronto su un
tavolo istituzionale di Maura Ruggeri Assessore
Servizi Sociali del Comune di Cremona.
Con il 2007 si è conclusa la fase di monitoraggio
dell'accordo interistituzionale :Comuni,
Provincia ASL , ARSAC, Sindacati che si proponeva di affrontare , con un’ottica
di sistema, il tema dei servizi e delle offerte
destinati agli anziani partendo dalle RSA:
l’ offerta tradizionalmente più forte, ma anche più
in crisi, del sistema dei servizi cremonese
Gli effetti di quell’accordo, che prevedeva
la messa in campo di una serie di misure
di revisione delle regole di accesso alle
rsa, hanno corrisposto alle aspettative:
§
sono aumentati i pl occupati dai cremonesi
(le rsa della nostra provincia sono 29,i
posti letto accreditati sono 3756 e normalmente
sono tutti occupati, di questi 900 sono occupati
da ospiti milanesi)
§
è diminuita la lista d’attesa, soprattutto
nel distretto di Cremona che era più in sofferenza (nell’ottobre 2006 la lista d’attesa nel
Distretto di Cremona era di 500 persone,
attualmente è di circa 300)
§
E’ drasticamente calato il ricorso alla solvenza
in proprio
Qual è l'attuale situazione?
- L’occupazione dei pl è buona, siamo praticamente
alla saturazione,gli standard medi sono più
elevati di quelli regionali
- Il sistema rsa appare stabilizzato, ma fortemente messo
alla prova dalla funzione di vicariato dell’ospedale
che ha riversato sulle rsa gravosi compiti assistenziali di tipo sanitario che
l’attuale sistema della riabilitazione ha
solo in parte intercettato
- Lo stato di salute delle rsa dal punto di
vista degli equilibri di bilancio è critico: nell’ultimo triennio sono fortemente aumentate
le aziende che non hanno raggiunto l’equilibrio
di bilancio
- L’incremento dei costi è sensibilmente superiore
a quello dei ricavi,il sistema rsa sta lavorando
in perdita
- Le difficoltà gestionali possono mettere
in discussione una risorsa importante per il territorio cremonese in termini di offerta di servizio
e di occupazione
Che fare?
Il sistema delle RSA cremonesi costituisce un patrimonio
da salvaguardare guardando al futuro, all'evoluzione
dei bisogni di una popolazione che raggiunge
straordinari livelli di longevità e che richiede
una complessiva riprogettazione del sistema dei
servizi destinati agli anziani
ci sono aspetti economici, risorse da implementare,
( bisogna integrare quelle messe a disposizione
dal territorio senza gravare ulteriormente
su ospiti e famiglie) una boccata d'ossigeno
può arrivare dalla regione con l'aumento
del contributo sanitario che ora non arriva
al 50% previsto per legge , ma questo non
basta, bisogna capire quale ruolo possono
giocare le RSA in relazione ad altre offerte:
la riabilitazione , i servizi territoriali,
domiciliari ecc
Occorre dare continuità al lavoro interistituzionale
ed aprire una nuova fase che guardi alle prospettive future per capire come coniugare la ricerca dell’equilibrio economico finanziario con qualità , capacità d’innovazione ed aumento
della produttività , senza riduzione dei
salari e dei diritti dei lavoratori e senza
pesare ulteriormente sui redditi degli ospiti
e delle loro famiglie.
Occorre rilanciare un tavolo di lavoro , che abbia carattere di laboratorio progettuale
per il territorio, che sviluppi il percorso
intrapreso dalla Amministrazione Provinciale con la ricerca sulle RSA commissionata al Politecnico e che veda
il coinvolgimento ed il contributo di tutti.
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