15 Settembre, 2002
In Antartide per comprendere il riscaldamento globale
Convegno in palazzo Cattaneo a Cremona Giovedì 6 marzo ore 21 - Organizza Circolo AmbienteScienze
Il circolo culturale AmbienteScienze ha organizzato per Giovedì 6 Marzo, alle ore 21:00, presso la sede di Palazzo Cattaneo, in via degli Oscasali 3, a Cremona, il convegno:
In Antartide per comprendere il riscaldamento globale
Nel corso del XX secolo la temperatura media globale è aumentata di 0,7°C. Secondo le proiezioni più ottimistiche formulate dall'IPCC (International Panel Climate Change) entro la fine del secolo si registrerà un ulteriore incremento delle temperature pari a circa 2°C (un aumento di 4°C comporterebbe la scomparsa degli equilibri che hanno consentito alla vita umana di svilupparsi).
L'Antartide rappresenta un luogo privilegiato per gli studi dei cambiamenti climatici. Da una parte infatti esso costituisce il grande archivio storico dove sono registrate tutte le vicende climatiche più significative e importanti del nostro Pianeta; dall’altra, insieme all’Artide, è la regione più fredda e dunque più sensibile al surriscaldamento globale: una regione dove i cambiamenti climatici stanno già producendo mutamenti profondi, osservabili attraverso i processi di ablazione e distacco delle lingue galleggianti, e dove incrementi anche minimi delle temperature potrebbero provocare effetti pesantissimi in termini di innalzamento del livello degli oceani.
Dopo una pianificazione durata quasi sette anni, Germania, Italia, Nuova Zelanda e Stati Uniti hanno posto le basi per un ambizioso programma di perforazioni profonde in Antartide, denominato ANDRILL (Antarctic geologic Drilling).
Programmi di ricerca come ANDRILL sono estremamente importanti per comprendere la dinamica delle calotte polari e del ghiaccio marino stagionale, nonché per la verifica dei modelli matematici sull'evoluzione del clima su scala planetaria. Decifrare l’evoluzione geologica dell'Antartide permetterà agli scienziati di ricostruirne la storia climatica e di delineare i possibili scenari futuri.
Relatore: Davide Persico
Paleontologo, ricercatore presso la Facoltà di Scienze - Dipartimento di Scienze della Terra - dell'Università di Parma, ha partecipato alla XXII missione italiana in Antartide. Attualmente è direttore e curatore del Museo Naturalistico e Paleontologico del Comune di San Daniele.
 
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