15 Settembre, 2002
Discarica di amianto a Cingia: la Provincia è contraria
Incontro in Provincia anche con i sindaci di Cingia, San Martino, Motta, Cà d’Andrea e Cella - Torchio: *Il piano rifiuti provinciale non la prevede:parere tecnico e politico negativo*
Il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio, ha convocato un incontro con i sindaci di Cingia de Botti, San Martino del Lago, Motta Baluffi, Cà d’Andrea e Cella Dati interessati alla richiesta di localizzazione di una discarica di materiali contenenti amianto in località Cingia. Alla riunione tecnico-politica hanno partecipato anche l’assessore all’Ambiente Giovanni Biondi, il presidente del Consiglio Provinciale, Roberto Mariani e la dirigente di settore, Mara Pesaro.
“E’ evidente” commenta Torchio, “che il piano rifiuti approvato dal Consiglio Provinciale il 27 febbraio scorso esclude la possibilità di insediamento di discariche di amianto nel nostro territorio e, quindi, il nostro parere non può che essere negativo. Peraltro, siamo di fronte ad un primo parere negativo della Regione, anche se per meri motivi formali. Va ribadito che il nostro territorio non può farsi carico dello smaltimento di sostanze prodotte in altre zone d’Italia, specie in aree che già debbono scontare un significativo prezzo in termini di impianti e altre realtà similari”.
Il sindaco di Cingia, Massimo Ponzoni, ha ribadito che nell’attesa di conoscere la nuova istanza dell’azienda proponente, proseguirà il percorso di informazione della popolazione: “A giugno organizzeremo un’assemblea pubblica e dirameremo note informative alle famiglie” ha illustrato il primo cittadino, “nel frattempo attenderemo l’esame tecnico da parte degli uffici regionali e provinciali, dopodiché l’intera questione sarà esaminata dal Consiglio Comunale che si esprimerà”.
Franco Potabili Bertani, sindaco di Cà D’Andrea, ha anticipato la sua contrarietà all’ipotesi, invitando a esaminare altre vie al di fuori del territorio provinciale per lo smaltimento dell’amianto, mentre Gianfranco Peschiera, primo cittadino di San Martino del Lago ha sottolineato come questa vicenda “sia stata portata avanti in modo anomalo e con scarsa chiarezza ed ha espresso il suo parere negativo ricordando l’impatto ambientale e il deprezzamento delle aree a seguito della realizzazione di una discarica di materiali pericolosi e altamente inquinanti”.
“I sindaci del Casalasco, procedendo in ordine sparso, stanno pagando un prezzo già alto in termini ambientali” ha commentato Giovanni Vacchelli, sindaco di Motta Baluffi, “e, pur comprendendo le motivazioni del Comune di Cingia, dobbiamo muoverci in sintonia. Abbiamo il riferimento del Piano provinciale, nell’ambito del quale dobbiamo muoverci in accordo tra noi, poiché i confini geografici non sono un metro di valutazione sufficiente per giudicare la realizzazione di impianti di questa portata”.
Roberto Mariani, presidente del Consiglio Provinciale ha evidenziato la già elevata concentrazione di discariche nella nostra provincia ed ha invitato a scongiurare nuove realizzazioni legate all’amianto, mentre l’assessore Biondi ha anticipato che “in questa fase l’iter è fermo, ma le valutazioni tecniche e politiche della Provincia non sono certo positive, anche perché più della metà dell’area interessate dalla nuova discarica è classificata come non idonea”.
“E’ opportuno sviluppare una posizione univoca da parte delle figure istituzionali locali” conclude il presidente della Provincia, “per definire un percorso concertato anche nei confronti della Regione, che detiene le compenze in materia. Ogni divisione su questi temi può portare ad una rottura rovinosa che apporterebbe solo danni al territorio”.
Nella foto in allegato: L'incontro. Al tavolo del Presidente.
 
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