15 Settembre, 2002 L*accordo Governo-Abi sui mutui ci convince poco Una lettera di Francesco Zilioli, Presidente di Federcosumatori Cremona
Non ci convince tanta convenienza ad aderire all’accordo Governo-Abi rivolto ai cittadini indebitati con i mutui a tasso variabile che porterebbe a risparmi di 850 euro l’anno a famiglia.
Federconsumatori non crede ai risparmi promessi, perché gli interessati saranno gravati di ulteriori interessi e di un allungamento del prestito. L’accordo ABI Governo si limita ad offrire ai mutuatari a tasso variabile – una soluzione che alcune banche già offrivano da quando i tassi hanno cominciato ad impennarsi e che ricalca in pieno un mutuo di una primaria banca, diventato un vero incubo per i malcapitati sottoscrittori che hanno visto il loro mutuo trentennale allungarsi a 35-40 anni.
La novità del ministro Tremonti delude così le aspettative dei consumatori e serve solamente a far passare il messaggio di un cedimento delle banche che non solo non restituiscono nulla ai consumatori indebitati a tasso variabile, ma ci guadagnano fidelizzando il cliente con l’allungamento della vita residua del debito e incamerando maggiori interessi e commissioni sulle rate. Federconsumatori propone di sostituire la convenzione Abi-Governo in via di perfezionamento con una nuova norma che obblighi le banche a dar seguito, a costo zero, alla richiesta di ristrutturazione del mutuo richiesta dal cliente.
Al legislatore, poi, la responsabilità di valutare se non sia il caso di introdurre un livello di tasso predefinito. Tale norma andrebbe ad integrare – e non a contrastare - lo strumento della surroga a costo zero del decreto Bersani vista dalle banche e dai notai come fumo negli occhi e quasi mai osservata nonostante sia obbligatoria la sua applicazione. Federconsumatori invita i cittadini cremonesi interessati a mettersi in contatto con la sede di Cremona via Mantova 25.
Francesco Zilioli, presidente Federconsumatori Cremona