Il problema delle leucemie a Cremona non esiste. Qualcuno dovrebbe chiedere scusa
- 09/12/2008, 12:38 pm
“Il problema leucemie a Cremona non esiste”. Cosi` si e` chiusa, con soddisfazione di tutti, la riunione congiunta delle Commissioni ambiente di Comune e Provincia.
L`ASL e l`ARPA hanno di nuovo chiarito che:
1) i casi di leucemia infantile registrati nella provincia di Cremona fra il 1998 ed il 2006 sono 32 e non 73 (con un tasso annuo per 10.000 persone dello 0,84 contro, ad esempio, l`1,15 di Pavia, l`1,10 di Milano ed una media regionale del`1);
2) a Cremona citta` il rapporto tra casi di leucemia e bambini residenti e` inferiore alla media provinciale;
3) in nessun Comune della provincia, comunque, sono stati registrati piu` di due casi in dieci anni di osservazione;
4) il benzene (ritenuto responsabile del fenomeno, la cui presenza anomala era attribuita, seppure con qualche formale interrogativo, alla Tamoil) e` a Cremona inferiore che altrove.
ASL ed ARPA hanno inoltre ulteriormente ribadito, in relazione alle emissioni derivanti da attivita` produttive, che "le rilevazioni effettuate dagli organismi istituzionalmente competenti dimostrano che le stesse possono considerarsi scarsamente significative rispetto al totale delle emissioni prodotte nell`intera Regione Lombardia. In particolare le concentrazioni di benzene, misurate come media annuale, si attestano intorno ad 1 microgrammo al metro cubo, ben al di sotto della soglia prevista dalla normativa attuale (7 microgrammi/metro cubo) e dei dati rilevati nei principali capoluoghi lombardi``.
I dirigenti dell`Arpa e dell`Asl hanno infine assicurato che e` continua l`attivita` di monitoraggio sulla qualita` dell`aria e sullo stato di salute della popolazione, ``necessaria per elaborare dati scientificamente attendibili ed evitare la divulgazione di notizie infondate che possano determinare ingiustificati allarmismi nella collettivita` ``.
Tutto e` bene quel che finisce bene, dunque? Per certi aspetti si`. Le rassicurazioni emerse in Commissione ambiente confermano quanto gia` il dott. Locatelli mi aveva gentilmente anticipato nei giorni scorsi dissipando l`allarme creato dalla diffusione di dati sbagliati o mal interpretati, che avevano procurato angoscia nella popolazione e strumentalizzazioni politiche. Resta pero` l`amaro in bocca.
Ora ripeto la domanda formulata pochi giorni fa: possibile che nessuno senta l`obbligo di scusarsi con i cremonesi, soprattutto con i genitori, per la paura diffusa?
Oltretutto, simili comportamenti, discreditando chi lancia allarmi fasulli, portano a sottovalutare i problemi veri. Ho sentito diverse persone che, prima preoccupate fuor di misura, ora negano l`esistenza stessa di problemi derivanti dall`inquinamento.
Cosi` non va! Occorre invece vigilare ed operare concretamente affinche` i problemi vengano risolti, senza assurde drammatizzazioni. E` quanto mi sforzo quotidianamente di fare.
Gian Carlo Corada, Sindaco di Cremona