Risposta alla lettera del signor Gianni Bertoli pubblicata su La Provincia
- 20/01/2009, 7:14 pm
Egregio Direttore,
il signor Gianni Bertoli dalle colonne del Suo giornale mi chiede "in base a cosa ho concesso il permesso" alla manifestazione per le vie cittadine organizzata dal Centro Islamico.
Nonostante i toni poco urbani usati dal lettore non ho alcuna difficoltà a rispondere.
La motivazione di fondo risiede nel fatto che noi viviamo in uno Stato di diritto, nel quale vigono principi, diritti e doveri, garantiti dalla Costituzione. E nessun Sindaco può negare il diritto a pacificamente manifestare. Infatti manifestazioni simili a quella di Cremona si sono tenute un po` in tutte le città italiane, anche in quelle amministrate dalla Destra o dalla Lega. Ed é giusto così, se crediamo nel primato della democrazia e della libertà. Diceva Voltaire "Non concordo con le tue idee ma sono pronto a dare la vita affinché tu abbia la possibilità di esprimerle e di difenderle". Ovviamente, io aggiungo "nel pieno rispetto delle norme, delle regole e delle leggi".
La manifestazione di sabato scorso si é svolta senza alcun incidente. Io non vi ho preso parte. Personalmente concordo con la richiesta di pace da più parti avanzata - con particolare vigore da Benedetto XVI - e plaudo a che, finalmente, sia stata raggiunta una tregua tra le parti. La guerra non porta mai a nulla di buono: troppi bambini, troppe donne hanno perso la vita. Troppo dolore, troppi lutti. Occorre che si torni alla diplomazia ed alla politica. Occorre ripartire dalla posizione che prevede il reciproco riconoscimento: due popoli e due Stati. Lo si dice da anni. Da troppi anni. E` arrivato il momento che vengano fatte tacere le minacce terroristiche e gli attacchi ai villaggi israeliani. E che palestinesi, mondo arabo e mondo islamico riconoscano il ruolo e l`esistenza dello Stato di Israele. Così come si rende necessario che Israele riconosca piena dignità di Stato, di Nazione e di territorio alla Palestina e che alla martoriata gente di Gaza siano riconosciuti diritti e futuro.
Solamente da questo reciproco e pacifico riconoscimento può venire del bene per quei territori e per il mondo intero.
Gian Carlo Corada, Sindaco di Cremona