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IL BLOG DI GIANCARLO CORADA

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I Nuovi Gattopardi

Forse ci siamo. In Parlamento é iniziata la discussione sul Federalismo.

E` un provvedimento ancora incompleto e di carattere generale e di principio. Manca la Carta delle Autonomie e manca la trasformazione del Senato in Senato federale. Alcune norme sono incerte e manca, per tante altre, la copertura finanziaria. Insomma: non é il massimo. C`é comunque da dire che la discussione é in pieno svolgimento e sembra stia lavorando un tavolo di confronto con le opposizioni. Mi pare che Bossi sostenga che, su queste tematiche, o si va avanti insieme o tutto diventa più difficile.

Pur nei limiti, si tratta comunque di un discreto passo in avanti. Va detto con grande chiarezza.

In questi mesi il Nord é stato pesantemente penalizzato, proprio quando infuria una crisi economica che "morde" di più qui, proprio perché qui più forte é l`apparato industriale. Ha perso, il Nord, la battaglia della Malpensa. E si va aprendo una vertenza Linate (per noi cremonesi ancor più determinante) che non sembra incamminarsi verso una positiva soluzione. Mancano i finanziamenti per Expo 2015: sono insufficienti e, quelli annunciati, non sono concretamente finanziati. Anche sul versante più "sociale" la penalizzazione del Nord é evidente: basti pensare a come é andata e come sta andando la vicenda della "Social card": funziona poco, e quel poco é sbilanciato in maniera paradossale verso il Sud del Paese. Inoltre, a Roma, a Catania e ad altre città meridionali il Governo regala centinaia di milioni di euro ed esenzioni dai vincoli, mentre noi, Comuni virtuosi, dobbiamo fare i salti mortali ed abbiamo subito "tagli" di ogni tipo.

Nell`alleanza ferrea (abbraccio mortale?) con Forza Italia ed AN, la Lega rischia, nonostante faccia a volte la voce grossa, di portare a casa ben poco.

E` quanto sta succedendo sul Federalismo Fiscale.

Non sto criticando il provvedimento, ripeto, che pure ha criticità evidenti, ma rappresenta comunque un passo avanti. Sto pensando ai tempi. Il provvedimento é un atto di indirizzo, che avrà bisogno di decreti attuativi e di tempi lunghissimi. Di recente, ad esempio, il Presidente Formigoni ha detto che secondo gli ottimisti il progetto del Federalismo Fiscale, ad andare bene, ci impiegherà 8 anni prima di diventare realtà concreta. Mentre i più pessimisiti parlano di 12-15 anni.

Ecco perché parlo di "nuovi" gattopardi! I gattopardi, secondo Tomasi di Lampedusa, erano coloro che fingendo e dicendo di voler cambiare tutto, in realtà facevano in modo che nulla cambiasse, nella Sicilia e nell`Italia del dopo-Unità. Erano insomma dei conservatori mascherati da innovatori! I "nuovi" gattopardi, peraltro presenti in tutti gli schieramenti politici ma soprattutto nel centro-destra, sono coloro che promettono il cambiamento, parlandone spesso e con molta prosopopea. Ma lo promettono per domani o, anche, per dopodomani. E, per il presente, tanto fanno e tanto brigano affinché nulla cambi e tutto rimanga fermo come prima.

Ed invece l`autonomia della fiscalità locale é una misura che serve oggi, non domani o dopodomani. Anzi, a dire il vero, sarebbe servita già ieri, se penso ai problemi di questi ultimi anni.

A maggior ragione serve adesso, per attrezzare il Paese nel modo adeguato ad affrontare i marosi della crisi ormai in pieno svolgimento.

Ed invece gli stessi esponenti del governo ci dicono che ci vorranno minimo 8 anni, ma più probabilmente 12 o 15.

E nel frattempo che facciamo? Come affrontiamo la crisi? Con quali strumenti portiamo la nave fuori dalla burrasca?

In campo c`é una proposta che ho sottoscrittto, lanciata da un gruppo di sindaci del Veneto in maniera assolutamente trasversale e bypartisan. Proponiamo che, in attesa del riassetto organico del sistema di finanziamento degli enti locali in attuazione del Federalismo Fiscale, venga istituita in favore dei Comuni una compartecipazione del venti per cento al gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). La compartecipazione sull’imposta dovrà essere efficace a decorrere dal 1° gennaio 2010, con correlato azzeramento, a decorrere dalla stessa data, di tutti i trasferimenti dallo Stato centrale a favore degli stessi Comuni.

Si tratta di una proposta ragionevole, basata sul principio di responsabilità e di solidarietà. Infatti resterebbe ai Comuni una parte del gettito fiscale del loro territorio (un quinto di una delle tre fonti di gettito fiscale), mentre il resto del gettito continuerebbe ad andare allo Stato centrale per tutte le attività statali e per la solidarietà con le zone meno sviluppate.

Sarebbe una soluzione rapida ed efficace. Non si capisce perché non si riesca a realizzarla. Oppure, se pensiamo a quanto sia dura a morire una visione centralistica delle Istituzioni, si capisce fin troppo bene! Chiedo ai partiti, a partire dal PD nazionale (a livello lombardo, il PD ha assentito) e dalla Lega, di aderire. Chiedo ai Sindaci ed agli amministratori locali di ogni colore, alle forze sociali ed economiche, a tutti coloro che hanno a cuore gli interessi della nostra terra, di sostenere questa proposta in ogni sede.

Gian Carlo Corada, Sindaco di Cremona

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