Ho scritto alla Rubrica delle Lettere de *La Provincia*

• Admin
• 29/01/2009, 7:11 pm

Egregio Direttore,

nella rubrica “La parola ai lettori” appaiono da qualche tempo lettere di alcuni “habitués” della rubrica stessa particolarmente critiche nei miei confronti.

Ciò é assolutamente legittimo ed in qualche modo normale in periodo pre-elettorale, tanto più che quasi sempre gli “habitués” di cui sopra si qualificano come elettori di destra.

Mi colpisce, però, in certi casi soprattutto, il carattere assolutamente preconcetto di alcune critiche.

Dappertutto, Sindaci di Destra o Leghisti hanno concesso, giustamente e per legge, permessi per manifestazioni pro-palestinesi. Un lettore mi critica per aver fatto la stessa cosa a Cremona! I rappresentanti comunali della CGIL non condividono una proposta avanzata dalla mia amministrazione ed un lettore subito dice che l`hanno fatto per favorirmi (quando invece, evidentemente, é per me un problema!). La “polizza sicurezza” per tutti i cittadini di Cremona, dice un altro, o é un imbroglio o mossa elettoralistica. Una signora cade e si fa male (a proposito, auguri sinceri!), “grazie sindaco”, conclude ironicamente un altro!

Insomma, per un verso qualsiasi cosa faccia é sbagliata, per un altro quasi tutto ciò che di brutto accade é colpa mia o quasi. Per non parlare di Piazza Marconi, ZTL, lavori in corso, dove si mescolano giuste osservazioni, critiche legittime ma opinabili, e insinuazioni di chissà quali interessi nascosti.

Ora, é vero che una parte dell`opposizione consigliare ha avuto posizioni non costruttive, “sfasciste” come é stato giustamente detto. E che ciò può aver favorito un eccesso di animosità in alcuni militanti. Ma non voglio attribuire ai partiti di opposizione posizioni di singoli. Persone prevenute sono presenti in tutti gli schieramenti (anche se, dalle lettere almeno, sembrano assolutamente più numerose da una parte!).

Io credo che non la polemica – che é il sale della democrazia - ma l`eccesso di polemica e soprattutto le posizioni preconcette non siano un bene per la società democratica.

Da parte mia, comunque, con pervicacia continuerò a comportarmi in maniera istituzionalmente corretta, senza chiudermi rispetto a critiche costruttive e nemmeno farmi fagocitare dai soliti estremisti. Con tutta l`onestà intellettuale possibile, alla ricerca del bene comune, nell`esclusivo interesse della nostra comunità.

Gian Carlo Corada, Sindaco di Cremona

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