Una lettera a Walter Veltroni
- 21/05/2008, 6:55 pm
On.le Walter Veltroni
Segretario del Partito Democratico
Piazza Sant`Anastasia 7,
00186 - Roma - Italia
Caro Walter,
passato qualche tempo dalle elezioni, a mente un po` più fredda é possibile forse sviluppare valutazioni più serene circa i risultati.
Certo, si poteva sperare di più. Sono però convinto che le difficoltà sarebbero state maggiori, se non avessimo compiuto la scelta di fondo - da te fortemente voluta - di sganciarci da quella coalizione esageratamente litigiosa che era diventata l`Unione, soprattutto negli ultimi tempi. E se tu non ti fossi speso con tanta disponibilità ed in maniera così entusiasmante, in ogni provincia italiana.
Dal mio osservatorio, nel cuore del nord ricco e padano, posso dire che tu hai svolto come dovevi il tuo ruolo di leader del partito. Siamo riusciti ad aprire uno spiraglio di rapporto e di contatti con il mondo dell`imprenditoria diffusa, con quello del ceto medio in fibrillazione e con il vasto comparto sociale e popolare che un po` avevamo dimenticato.
Certo, non é ancora il dialogo serrato che occorrerebbe, non é ancora quel rapporto di fiducia e di speranza che dovremmo riuscire ad accendere.
Per arrivarci occorrerà di nuovo rimboccarci le maniche, portare a fondo l`analisi della realtà che ci sta di fronte, condurre a pieno compimento il progetto al quale tu hai coraggiosamente dato il via al Lingotto di Torino. Sarebbe esiziale rimanere a metà del guado. Occorre, al contrario, procedere, e con celerità, al completamento della riforma del partito ed al rinnovamento, per quanto ci compete, della politica.
Così come forte é il bisogno di far pesare, molto di più di quanto si sia fatto, il punto di vista dei territori nelle valutazioni nazionali e nelle scelte che andremo a compiere. E - in questo quadro - il punto di vista delle comunità locali e delle espressioni della democrazia territoriale: riprendere e rilanciare il ragionamento - e poi le decisioni - che concernono il principio di sussidiarietà e quello di un solidale federalismo fiscale. Se non ora, quando?
Caro Walter,
hai preso sulle tue spalle un compito gravoso. D`altra parte ci sono momenti nei quali, come si dice, "ti tocca". So che ce la potrai fare, perché é nelle tue corde la capacità di dare il senso di marcia, di infondere fiducia, di sollecitare l`entusiasmo senza il quale nessuna vera prova può essere superata.
Tu sappi che, su questa strada, qui a Cremona ed ovunque possa rendersi necessario, potrai contare, per quel che vale, su di me.
Con un abbraccio,
Gian Carlo Corada