Vicenda nomine AEM, per completezza d`informazione
- 05/06/2008, 1:35 pm
In questi giorni sono state pubblicate notizie sul tema che, in larga misura, mancano del "cappello iniziale".
Non corrisponde al vero che, negli Esecutivi delle Aziende di proprieta` comunale (ad esempio, AEM) "spetti", come e` stato scritto, un posto a rappresentanti della minoranza.
La prassi in moltissimi Comuni d`Italia (sia di centrodestra che di centrosinistra) corrisponde, infatti, alla seguente valutazione: le Aziende sono di proprieta` del Comune, in Comune i cittadini hanno eletto direttamente un Sindaco ed il suo programma, dunque gli Esecutivi delle Aziende devono essere chiamati ad "eseguire" (appunto) il programma del Sindaco.
Da qui, in tanta parte d`Italia (ed a Cremona, fino al 2004), la prassi che nei Consigli di Amministrazione siedessero esclusivamente rappresentanti della maggioranza. Mentre - come senza dubbio e` giusto e ragionevole - ai rappresentanti dell`opposizione fosse riservata la presenza nei Collegi di Controllo e di Garanzia (Sindaci revisori dei Conti ecc.).
Dal 2004 - cioe` da quando faccio il Sindaco - a Cremona, dopo un dibattito ben approfondito, ho deciso che anche i Consigli di Amministrazione riservassero una presenza a rappresentanti dell`opposizione. Nella convinzione che cio` ampi gli spazi della democrazia, pur restando ben chiaro quanto il ruolo dell`Esecutivo mica cambi, e resti quello di "mettere in pratica il programma del Sindaco".
La motivazione che mi ha mosso e` che una maggior condivisione ed un piu` forte coinvolgimento non possono che far bene alle Aziende interessate e, dunque, alla citta`.
In questi giorni sono chiamato a scegliere 5 rappresentanti nel CdA di AEM Gestione ed i rappresentanti nel relativo Collegio dei Sindaci.
Ho di fronte a me delle candidature. Ne valutero` i Curricola, le provenienze, l`esperienza, la competenza. Poi nominero`. Come vuole la legge.
Senza farmi muovere da valutazioni "strettamente partitiche".
Certo, scegliere tra le persone e` sempre un po` antipatico. E se dalle "sensibilita` politiche" diverse che animano il Consiglio Comunale fossero arrivate condidature maggiormente condivise, sarebbe stato meglio.
Ma cosi` e`: se l`opposizione e` composita vorra` dire che ci sara` un "quid" di differenziazione in piu`, ed un "quid" di omogeneita` in meno. Cosa che, se resta nella norma, puo` anche far bene alla buona gestione complessiva della citta`.
Certo che se diventa prassi consolidata e, magari, anche un po` esasperata, cio` potrebbe creare qualche contrattempo.
Ma la vita, come si dice, e` fatta di occasioni. E non sempre ciascuno e` in grado di coglierle.
GCC