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IL BLOG DI GIANCARLO CORADA

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Ancora su inquinamento Tamoil e dintorni

Lo stato di allarme permane, i dati rilevati e gli argomenti delle Commissioni Tecniche non sono tali da potermi far annullare l`ordinanza di chiusura della zona alla quale abbiamo vietato l`accesso. I rilevamenti e le analisi proseguono, con risultati altalenanti. Come sempre - in questi casi - si affacciano alla scena del dibattito i catastrofisti e i minimalisti.

Moltissimi, la quasi totalita` in buona fede. Qualcuno, pero` non riesce a non tentare la carta della strumentalizzazione, che peraltro risulta abbastanza scarsa.

Io ho sempre cercato e continuo a mantenere un atteggiamento realistico. L’inquinamento c’e`. Rispetto alla situazione che mi e` stata presentata venerdi` sera, non potevo non firmare l’ordinanza e non posso oggi, in presenza di dati altalenanti, revocarla. Sento in cuor mio di non aver sbagliato. Ho fatto una cosa obbligata e giusta, perche` nel mio ruolo di Sindaco devo tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini. Non ho mai taciuto niente.

Qualcuno mi chiede come mai c`e` tanta differenza tra la situazione indotta dalla piena di questi giorni e quelle del 1994 e del 2000.

Vi sono diversi fattori. Il meccanismo di quanto avviene e` abbastanza semplice. La piena spinge in su la falda, la falda spinge in su gli idrocarburi che vi galleggiano. Tutto cio` comprime i gas che stanno sopra gli idrocarburi. In piu` mi è stato spiegato che, a differenza delle altre piene, stavolta c’e` il fattore caldo: siamo in tarda primavera, mica in autunno inoltrato o in inverno, come le altre volte.C`e` anche il fatto che le volte precedenti nessuno pensava di svolgere rilievi cosi` precisi. Di sicuro, ripeto, non c’e` stata alcuna omissione di informazione. Rispetto a un anno fa, quando emerse il caso Tamoil, rispetto al quale il Comune opero` come un "palazzo di vetro" e non tenne nascosto proprio nulla, stavolta c’erano problemi di sicurezza e di protezione civile.

Ma e` evidente che tutto cio` e` frutto dell’inquinamento che c’e` la` sotto e che c’e` sempre stato, perche` si e` accumulata ‘roba’ in 60 anni. Pero` va anche detto che fino a dieci anni fa c’erano strumenti di rilevamento diversi e anche la cultura era diversa. Io sono un tipo curioso ed amo documentarmi. Per questo sono andato a verificare che nel dopoguerra i politici del tempo invitavano i cittadini a buttare la roba nella lanca per coprirla. Pensate un po`! E non mi risulta che in questi sessant`anni ci sia stata un grande movimento culturale, sociale, civile a proposito di tutto quanto. Ora c`e` dibattito, c`e` confronto, grazie al fatto che si e` alzata la soglia di attenzione, la gente si interessa di piu` alle questioni ambientali. E` una vicenda che dovra` servire da lezione a tutti noi e ciascuno dovrebbe saperla utilizzare anche per farsi un esame di coscienza e per promuovere un salto nella propria consapevolezza sulle vicende che lo circondano.

Adesso, comunque, l’importante e` la bonifica della Tamoil. Io cerco di operare perche` questo avvenga. Nessuna polemica, nessuna strumentalizzazione. Ciascuno faccia la sua parte.

GCC

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