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Non dimentichero' Paolo Zanini
- 07/10/2008, 4:09 pm
E cosi`, dopo Ferruccio, ha voluto andarsene anche Paolo.
Non e` una gran momento per le sensibilita` che vivono nella nostra politica locale.
Anche Martino Manfredi e Giovanni Lombardi - due storici dirigenti democristiani locali - ci hanno lasciato in questi giorni.
Giorni tristi, nei quali si addensano i ricordi di una vita.
Paolo Zanini l`ho conosciuto tanti anni fa. Era un punto di riferimento essenziale per la politica cremasca.
Pur essendo nato vicino a Persico Dosimo, si era trasferito presto a Crema, come funzionario della CGIL prima e, poi, come dirigente del PCI, della cui federazione cremasca divenne segretario dal 1963 al 1975.
Paolo, figlio di una famiglia di contadini poveri, dopo aver tentato la strada della miniere in Belgio, giovanissimo, era tornato nel cremonese e, nel 1948, lavorava come bergamino. Fu nelle lotte del `48 che seppe farsi notare, durante le assemblee, per l`argomentare solido e l`eloquio di un certo pregio.
Nel giro di due-tre giorni, venne avvicinato dalla struttura della Federbraccianti CGIL - allora in formazione - ed accetto` di intraprendere la strada del funzionario sindacale.
Era autodidatta, Paolo. Sapeva parlare il linguaggio della povera gente ma sapeva anche tener testa a discussioni di vario tipo - politiche, culturali, sociali - anche con chi aveva avuto la fortuna di poter studiare. Ed aveva un carisma, sapeva diventare amico e sapeva, nel contempo, diventare severo, quando l`occasione lo richiedeva.
Il suo sodalizio matrimoniale. di affetti e di sentimenti, con la carissima Cechi e` divenuto nel tempo, proverbiale ed additato all`ammirazione dei piu`.
Ha saputo svolgere con capacita` ed impegno l`incarico di parlamentare. Poi - rientrato a Crema che in effetti non aveva mai lasciato ma che, a causa degli impegni romani, era stato costretto a frequentare con minore assiduita` - non si era messo in pensione, ma aveva profuso ancora impegno ed entusiasmo, sia nelle vicende che portarono all`evoluzione del PCI verso l`attuale PD, sia nell`attivita` che vedeva forse piu` vicina, quella del Centro di Ricerca Alfredo Galmozzi, intitolato ad uno dei suoi compagni ed amici di tante battaglie.
Non lo dimentichero`, Paolo! Aveva voluto parlarmi non piu` tardi di due settimane fa. Mi aveva chiamato per dirmi di tutta la sua vicinanza e di tutto il suo appoggio nel frangente - un po` teso ed un po` triste - che ha riguardato la conferma della mia candidatura a Sindaco di Cremona. Pur provato dai problemi cardiaci che lo hanno accompagnato nei suoi ultimi anni di vita, avevo colto il timbro della voce molto deciso, che infondeva fiducia, nel richiamarmi a tener duro ed a non mollare.
Sara` difficile, per me, dimenticare quei lunghi minuti al telefono.
Saluto e sono vicino a Cechi, con vero affetto, in questo particolare momento.
La tristezza unisce tanti di noi, che abbiamo conosciuto e stimato Paolo. Non lo dimenticheremo.
Gian Carlo Corada, Sindaco di Cremona
