15 Settembre, 2002
Regione Lombardia aumenta le tariffe del trasporto pubblico
Galmozzi (PRC) interroga la Giunta provinciale sull'aumento *scandaloso* e *di nascosto* deciso dalla Giunta Formigoni
Un aumento “scandaloso”, deciso “di nascosto” nel mese d’agosto è, secondo il consigliere provinciale Attilio Galmozzi (Prc), quello relativo ai trasporti pubblici deciso dalla Regione Lombardia, in base al quale le tariffe aumenteranno del 2,5% già quest’anno, del 10% nel 2009 e progressivamente fino al 35% entro il 2015, di fronte a un servizio “che versa in condizioni inaccettabili”.
Così, in un’interrogazione urgente, anche in vista del consiglio provinciale aperto del prossimo 8 settembre, il consigliere chiede se la Provincia di Cremona intenda opporsi, e con quali mezzi, al provvedimento regionale; se non intenda proporre atti formali di protesta insieme alle altre Province del Sud Lombardia, che vivono il cronico problema dei disservizi nel trasporto pubblico, in particolare su ferro. Infine, il consigliere di Rifondazione chiede che i cittadini, e in particolare gli utenti del trasporto pubblico, vengano adeguatamente informati degli inappropriati aumenti e che vengano sostenuti i movimenti e i comitati di protesta.
Di seguito il testo dell’interrogazione.
Il sottoscritto ATTILIO GALMOZZI, Consigliere Provinciale per Rifondazione Comunista presenta la seguente INTERROGAZIONE URGENTE da discutere al primo consiglio Provinciale utile:
“La Regione aumenta le tariffe del trasporto Pubblico: la Provincia intende opporsi?”
L'ultima seduta della Giunta Regionale Lombarda prima della pausa estiva, con delibera n. VIII/7969 recante per oggetto: “Determinazioni in merito all’adeguamento tariffario per l’anno 2008 dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale” ha previsto un aumento del 2,5% a partire dal 2008 delle tariffe del trasporto pubblico, di circa il 10% nel 2009 e di circa il 35% progressivamente entro il 2015 che è scandaloso di fronte a un servizio che versa in condizioni inaccettabili.
Tra l’altro il Regolamento Regionale, cosi come riportato dalla delibera di Giunta, prevederebbe che l’adeguamento delle tariffe avvenga tenendo conto degli indicatori di qualità dei servizi. Se cosi fosse dovrebbero azzerare le tariffe anziché aumentarle.
Le numerose denunce dei comitati dei pendolari, che hanno sottoposto alla Regione un documento di 40 punti a nome di 350 mila pendolari lombardi sono state sostanzialmente inascoltate. Anzi la risposta è stata quella di aumentare le tariffe di nascosto. Una vera e propria vergogna. Un atteggiamento arrogante che non tiene conto di chi per motivi di lavoro e di studio tutti i giorni è costretto a viaggiare in condizioni limite a causa dei ritardi cronici dei mezzi di trasporto.
Sono altrettanto “stupefacenti” le dichiarazioni dell’Assessore Cattaneo quando sostiene che “una parte dello sforzo e ragionevole che tocchi agli utenti”, ben sapendo che per quanto riguarda ad esempio il sud della Lombardia, Provincia di Cremona compresa, il sistema di trasporto pubblico, in particolare su ferro, versa in condizioni pietose ben al di sotto del limite di accettabilità.
Con la presente si chiede:
1) la Provincia di Cremona intende opporsi e con quali mezzi all'adeguamento ingiustificato delle tariffe deciso dalla Regione?
2) Non ritiene opportuno insieme alle altre Province del Sud della Regione che vivono il cronico problema del disservizio del trasporto pubblico di intraprendere atti formali di protesta nei confronti della Regione Lombardia?
3) Di informare adeguatamente i cittadini della provincia di Cremona con appositi mezzi comunicativi circa l'inappropriato aumento tariffario sostenendo i movimenti/comitati di protesta.
Crema, 7 agosto 2008
Attilio Galmozzi
Consigliere Provinciale PRC Cremona
 
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