15 Settembre, 2002
Vertice a Piadena sulla Cremona-Mantova
Incontro tra i presidenti Torchio e Fontanili - Affrontati anche i tempi dell’Expo 2015, trasporto ferroviario e fiume Po
Incontro al vertice nel municipio di Piadena tra il presidente della Provincia di Mantova, Maurizio Fontanili e di Cremona, Giuseppe Torchio. Tre i punti principali nell’agenda della riunione: l’autostrada Cremona-Mantova; la proposta operativa dei due territori in vista dell’expo 2015 e gli interventi da porre in essere per ottenere da Regione e Trenitalia interventi sulla rete ferroviaria e sul materiale rotabile.
Per quanto concerne la nuova infrastruttura stradale regionale, i due presidenti hanno verificato i requisiti indispensabili per il proseguimento dell’iter esecutivo dell’opera, esaminando in profondità gli aspetti legati alla compatibilità, all’impatto ambientale, alle opere di compensazione e mitigazione, agli interventi a favore dei territori coinvolti dal tracciato ritenuto indispensabile per il miglioramento della viabilità del sud Lombardia che consentirà, tra l’altro, di togliere traffico pesante dalle strade provinciali. Al riguardo i due amministratori, presente il sindaco di Piadena, che li ha ospitati, si propongono di assumere un’iniziativa nei confronti del presidente della Regione affinché l’intero percorso autostradale, oggi previsto con tre fasi successive di realizzazione, sia invece realizzato in un’unica fase. I due hanno anche discusso in via informale di un’eventuale ingresso nella compagine azionaria della società Autostrade Centropadane della stessa Provincia di Mantova, ad oggi esclusa. Punto focale resta, inoltre il tema dell’intermodalità: unitamente all’avvio dei lavori per la Cremona-Mantova si dovrà proseguire l’impegno per la ferrovia e la navigazione del Po.
“Pochi giorni fa la Giunta Provinciale ha espresso parere favorevole al corridoio autostradale Cremona-Mantova, indicando al contempo una serie di osservazioni e richieste specifiche lungo il tratto compreso da Cremona a Tornata” precisa Torchio “in particolare, abbiamo indicato come necessari alcuni opportuni approfondimenti, sia a livello territoriale che di compensazione ambientale e di connessione alle rete viaria locale, che vadano nella direzione indicate dalle stesse comunità locali, che devono essere sempre protagoniste insieme alle istanze del mondo agricolo, attraverso un metodo concertativo tra le diverse esigenze, di cui bisogna fare sintesi”.
Peraltro, sia a livello di Camera di Commercio che di Provincia, la generalità delle forze economiche e sociali, comprese quelle agricole, ha unanimemente riconosciuto l’importanza strategica e la priorità del collegamento dell’autostrada regionale Cremona-Mantova, a cui la Regione partecipa direttamente con 110 milioni di euro, ma anche per quanto riguarda la via d’acqua, sono stati chiesti 120 milioni di euro immediatamente disponibili su leggi regionali già finanziate.
Decisamente positivo anche il riscontro in vista dell’Expo: la decisa azione promossa da Torchio e Fontanili ha portato a concreti risultati, tra cui l’immediato interessamento del presidente Roberto Formigoni, del sindaco Letizia Moratti e del presidente della Camera di Commercio di Milano, Carlo Sangalli, che hanno assicurato per iscritto il coinvolgimento degli Enti, culminato nell’incontro a Cremona tra i 20 presidenti delle Province del Nord Ovest con il Comitato organizzatore dell’Expo. “Il tema della sicurezza alimentare, degli acquisti verdi (Gpp.net), della filiera agroalimentare vedono protagonisti i nostri territori” ha aggiunto Fontanili, “e in questo periodo i nostri uffici stanno definendo una serie di progetti e linee operative per valorizzare l’apporto che possiamo dare alla migliore riuscita dell’evento, valorizzando, al contempo, le nostre eccellenze e le nostre realtà produttive”.
Altro tema cardine affrontato è relativo all’intermodalità. “Pensiamo al progetto “Valle del fiume Po” – conclude Torchio “all’azione congiunta dalle 13 province e del Comitato dell’Autorità di Bacino, che ha portato 180 milioni di euro sui fondi FAS. A questa somma si dovrebbe aggiungere una quota parte dei circa mille miliardi delle vecchie Lire rinvenuti dal trasferimento al demanio regionale delle aree del disciolto Canale Navigabile Milano Cremona Po, al terminal porto di Cremona, all’area di Tencara, al recepimento del documento complessivo sull’intermodalità gomma-ferro-acqua, con pieno sostegno ai raddoppi selettivi anche a livello di cofinanziamento con i fondi europei sul IV asse del Fesr e di adesione convinta della Giunta al Consiglio provinciale aperto che si terrà l’8 settembre al Dopolavoro Ferroviario di Cremona, proprio sui temi sollevati dai pendolari e dei servizi ferroviari nel loro complesso”.
Evidente è l’impegno profuso per il cadenzamento orario dei collegamenti con Milano, per i raddoppi selettivi Cremona-Cavatigozzi-(Codogno) e Cremona-Olmeneta (Treviglio), per l’immissione sulle linee di nuovo materiale rotabile e per il potenziamento del trasporto ferroviario nel suo complesso (passeggeri e merci).
Sul versante casalasco, infine, è stato appaltato il prolungamento ferroviario da Casalmaggiore sino a Viadana e il nuovo centro interscambi merci di Casalmaggiore, complessivamente, per circa 50 milioni di euro.
Cremona, 27 agosto 2008
Ufficio Stampa 
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