15 Settembre, 2002
Corada: «Nessuna polemica. Verso di me tanta solidarietà»
La mia scelta l'esporrò (mi pare corretto!) all'assemblea cittadina del PD che si terrà il 9 settembre.
«Tra qualche giorno scioglierò
la riserva sull’ipotesi di ricandidarmi
o meno alla carica
di sindaco.
Mi sembra corretto scegliere un'occasione adeguata, e mi pare non ci sia situazione migliore e più corretta che l'Assemblea cittadina del Partito democratico convocata per il prossimo 9 settembre.
Sto facendo le
mie valutazioni, e al momento
posso dire che entrambe le
opzioni sono ancora aperte.
In ogni caso, sarà una decisione
presa nella massima serenità,
senza alcuna drammatizzazione».
Mentre il dibattito in città incalza ed i cremonesi si chiedono i motivi che hanno indotto una parte dell'esecutivo provinciale del PD ad operare una scelta improvvisa ed improvvida, improntata al "nuovismo" più che all'innovazione, il sindaco Gian Carlo Corada
non perde il tradizionale
aplomb e mantiene la linea
preannunciata nei gioni scorsi.
«Deciderò a breve, comunque
entro il termine statutario
del 15 settembre.Ma questa non mi sembra
francamente
la questione più importante.
Ciò che conta davvero, e
mi preme sottolineare una
volta di più, è che in ogni caso
fino alla fine del mandato io e
la giunta lavoreremo
senza risparmio sulle
questioni
amministrative
che toccano
da vicino i
cremonesi:
opere pubbliche
(dalla
mediateca a
piazza Marconi,
solo per fare
due esempi),
contenimento
del costo
della vita
con il blocco
delle tariffe,
impegno per la sicurezza e la
legalità, di cui anche la recente
proroga del rapporto di collaborazione
con un istituto
privato di vigilanza è un segno
importante. Questo dobbiamo
fare e questo faremo,
fino all’ultimo
giorno e
senza alcuna
cadutadi tensione.
Il resto,
in fondo
è secondario».
Si è sentito
trattato male
dal suo partito?
«Comunque
vadano
le cose, da
me non sentirete
mai una
parola polemica
su questa
vicenda.
Voglio però ringraziare pubblicamente
le moltissime persone
che mi hanno manifestato
nei modi più diversi la loro
solidarietà. Mi ha fatto molto
piacere, lo considero una ricompensa
per il mio lavoro».
 
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