15 Settembre, 2002
A causa delle distorsioni crolla il consumo di frutta (-2,6%)
Coldiretti Cremona: *Troppi passaggi intermedi fra il produttore e il consumatore*
“L’analisi proposta da Bankitalia conferma quanto la Coldiretti sta affermando da tempo: l’aumento vertiginoso del prezzo dei generi alimentari non è certamente imputabile ai produttori, che insieme ai cittadini-consumatori sono i veri danneggiati da questa situazione. Le responsabilità vanno cercate nei tanti anelli intermedi, nei tanti passaggi che causano aumenti di prezzi del 100, 200, in qualche caso addirittura 1000 per cento”. A parlare è Assuero Zampini, Direttore di Coldiretti Cremona, che rilancia dati e argomentazioni proposte dalla Banca d'Italia, a proposito delle distorsioni presenti nel settore ortofrutta, dove i prezzi in media aumentano del 200 per cento dalla produzione al consumo.
“Le inefficienze evidenziate dalla Banca di Italia nel settore ortofrutticolo sono alla base di ricarichi ingiustificati che stanno provocando una riduzione dei consumi con cali del 2,6% per la frutta e dello 0,8% per la verdura, nel primo semestre del 2008 – rimarca Zampini –. Un trend allarmante per alimenti alla base della dieta mediterranea, indispensabili per la salute”.
“Questa inaccettabile situazione non riguarda la sola ortofrutta – prosegue Zampini –. Si pensi al latte, il cui prezzo dalla stalla alla tavola aumenta del 241%, oppure al settore dei salumi e della carne, con gli allevamenti che stanno chiudendo perché i ricavi non riescono a coprire i costi di produzione saliti a livelli insostenibili, mentre i prezzi al consumo sono alle stelle. Si pensi che, in media, per l’insieme dei prodotti alimentari i prezzi aumentano di cinque volte dal campo alla tavola e che per ogni euro speso dai consumatori ben 60 centesimi vanno alla distribuzione commerciale, 23 all’industria e solo 17 centesimi agli agricoltori”.
Il peso eccessivo delle intermediazioni sui prezzi finali dell’ortofrutta è fra le ragioni, secondo Coldiretti, del boom vissuto nei mesi estivi dai ‘Mercati degli Agricoltori’ che, anche nel nostro territorio, si stanno affermando con crescente successo. Tre sono le ‘piazze’ fisse del Mercato degli Agricoltori in provincia: Cremona, Casalmaggiore e Crema.
“L’analisi di Bankitalia testimonia che a determinare la crescita dei prezzi nell'agroalimentare e il calo dei consumi sono soprattutto le distorsioni e i troppi passaggi esistenti nel percorso dei prodotti dal campo alla tavola – conferma Roberto De Angeli, Presidente di Coldiretti Cremona –. La nostra Organizzazione sta lavorando ad una strategia per semplificare e razionalizzare la filiera per rispondere alle esigenze degli agricoltori e dei consumatori”.
“Coldiretti, la prima Organizzazione agricola del Paese, intende affrontare l'emergenza inflazione – prosegue De Angeli – con un piano che vede il coinvolgimento, oltre che delle imprese agricole, del sistema dei consorzi agrari (Assocap), dai quali passa oltre il 40% dei mezzi tecnici, lo stoccaggio e la trasformazione dei prodotti, di CoopColdiretti (sono 1300 ad oggi le cooperative socie di Coldiretti) e del sistema dei mercati diretti degli agricoltori. Per la definizione del piano auspichiamo la fattiva e necessaria partecipazione del sistema della trasformazione artigianale e industriale e della piccola e grande distribuzione. Il progetto Coldiretti, che il nostro Presidente Confederale Marini presenterà al Governo nei prossimi mesi, vuole essere l'impegno concreto dell’agricoltura italiana per il rilancio dei consumi e il contenimento dell'inflazione legata all'alimentare nel nostro Paese”.
LA MOLTIPLICAZIONE DEI PREZZI DAL CAMPO ALLA TAVOLA
RINCARI DAL CAMPO ALLA TAVOLA
LATTE FRESCO INTERO + 241 per cento
ORTOFRUTTA + 200 per cento
PASTA + 369 per cento
PANE + 1.325 per cento
MEDIA AGROALIMENTARE + 488 per cento
Fonte: Elaborazioni Coldiretti
“MERCATI DEGLI AGRICOLTORI” E VENDITE DIRETTE
L'esperienza dimostra che l'apertura dei mercati degli agricoltori favorisce un contenimento dei prezzi per effetto della riduzione delle intermediazioni, rivelandosi anche una scelta importante a tutela dell’ambiente (con il maggior consumo di prodotti locali, che non bruciano petrolio per i lunghi trasporti). La Coldiretti ha promosso numerose iniziative con l'obiettivo di realizzare almeno un farmers market (mercato esclusivo degli agricoltori) per ogni Comune italiano, per combattere il caro prezzi dal campo alla tavola con la vendita senza intermediazioni dei prodotti alimentari. Nella provincia di Cremona tre sono i ‘Mercati degli Agricoltori’ divenuti ormai un appuntamento fisso per i cittadini:
A CREMONA. Il Mercato è in Piazza Stradivari, dalle ore 8 alle 12.30, ogni seconda e (quando ricorre) quinta domenica del mese.
A CASALMAGGIORE. Il Mercato degli Agricoltori è in Piazza Turati, ogni sabato mattina (in concomitanza con il mercato cittadino).
A CREMA. Il Mercato degli Agricoltori è in Via Terni, a pochi passi dal distributore automatico di latte, dalle ore 8 alle 12.30, ogni prima e terza domenica del mese.
Con la guida ‘Territorio e Tradizione…in Tavola’, edita da Coldiretti Cremona (e gratuitamente distribuita presso gli Uffici della Federazione), è inoltre possibile conoscere proposte e numeri utili di tutti gli agriturismi, gli spacci aziendali, i distributori di latte fresco, le fattorie didattiche del nostro territorio.
A livello nazionale sono ormai centinaia i distributori di latte fresco che possono essere rintracciati sul sito www.coldiretti.it.
Sul sito www.campagnamica.it è inoltre possibile, attraverso il motore di ricerca "fattorie e cantine", individuare per singolo comune le aziende agricole dove fare la spesa, senza intermediazioni, con quasi diecimila indirizzi disponibili.
 
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