15 Settembre, 2002
Gugliermetto: qualche breve osservazione sulle recenti vicende
Mi pare che più che al *nuovo* si stia mirando all'icona del nuovo. Una classe dirigente immutabile e immarcescibile cambia la sua vetrina per mostrare un rinnovamento che, nei fatti, non c'è.
Spett. redazione di WelfareCremona,
invio qualche breve osservazione sulle recenti vicende.
1) Leggo che Beluzzi è stato affascinato dal "progetto": ne inferisco che, in qualche cassetto, giaccia un progetto per lo sviluppo della città. Anche se non ho potuto contribuire a scriverlo, mi piacerebbe conoscerlo. In particolare, mi piacerebbe sapere quali alleanze siano contemplate da quel progetto.
2) Mi pare che più che al "nuovo" si stia mirando all'icona del nuovo. Una classe dirigente immutabile e immarcescibile cambia la sua vetrina per mostrare un rinnovamento che, nei fatti, non c'è. Credo che sarebbe molto più coraggioso difendere quel "buon vecchio" che abbiamo saputo esprimere, e spiegare a tutti gli elettori quanto possa e sappia essere giovane e fresca la politica di Corada e di Torchio.
3) La dirigenza del partito che sceglie, tronfiamente e trionfalmente, l'avversario dell'attuale sindaco mi sembra un gesto di colossale autolesionismo. Faremo la campagna elettorale dicendo agli elettori che l'altra volta abbiamo sbagliato tutto, ma che adesso finalmente abbiamo capito la lezione? Io questa faccia tosta non ce l'ho.
4) Se, Iddio non voglia, Beluzzi dovesse vincere le primarie e perdere le elezioni, prego fin d'ora che non se ne dia la colpa agli elettori delle primarie: ma che la colpa sia assunta da chi ha adottato questo metodo balordo.
5) Se Mauro Fanti ha assunto l'interim della segreteria cittadina, sarebbe il caso di una ratifica, visto che al tempo dell'elezione il suo nome non era sulla scheda.
6) La mia opinione, che notoriamente non conta, è: ricandidare Corada e Torchio, subito e senza condizioni, senza primarie artefatte, con l'orgoglio del lavoro svolto anche se è difficile da comunicare; ricandidare le uniche due persone che sanno esprimere il senso di una comunità coesa. Magari, migliorando le "squadre", e facendo prevalere il merito sulla fedeltà.
Sandro Gugliermetto
consigliere provinciale PD
 
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