15 Settembre, 2002
Giuseppe Torchio incontra Tamoil
La raffineria Tamoil di Cremona non è in vendita e non sono in programma progetti di dismissione.
La raffineria Tamoil di Cremona non è in
vendita e non sono in programma progetti
di dismissione. E’ questa la prima positiva
notizia emersa dall’incontro che si è svolto
a Milano presso la sede della società tra
il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio
(accompagnato dal segretario generale, Giorgio
Lovili con i dirigenti del settore Ambiente
ed Energia, Mara Pesaro e Progetti Speciali
ed Europei, Chiara Bondioni) con Fahad Doha,
membro del consiglio di amministrazione di
Tamoil Italia e Tamoil raffinazione e il
direttore generale Luca Luterotti. Dalla
riunione, durata oltre un’ora, è stata confermata
la volontà del gruppo Oil Invest di investire
sulla raffineria di Cremona, con un piano
da circa 900 milioni di euro, che troverà
attuazione all’ottenimento delle autorizzazioni
richieste dall’azienda al ministero dell’Ambiente.
Ai vertici della società è stato illustrato
il progetto redatto dalla Provincia nell’estate
scorsa con riferimento al Programma straordinario
nazionale per il recupero economico-produttivo
di siti industriali inquinati, (l’area Tamoil
“golena aperta” è stata inserita nel documento
delle Province lombarde su esplicita richiesta
del presidente Torchio) finanziato con il
FAS (Fondo aree sottosviluppate), per 450
milioni a livello globale. “I vertici Oil
Invest” commenta Torchio, “hanno compreso
che le risorse messe a disposizione dalla
Regione nel bilancio scorso sono insufficienti
e in taluni casi non disponibili. L’impegno
della Regione di ottenere almeno 68 milioni
pari al 15,2% del totale è un obiettivo che
stiamo sostenendo a tutti i livelli. Per
questo abbiamo redatto e illustrato quest’oggi
un documento descrittivo degli interventi
in essere, delle indicazioni ministeriali
e dei criteri di selezione delle operazioni
formulati nel Progetto Strategico. Ma per
sostenere la candidatura del progetto sul
FAS, è necessario che, oltre alla condivisione
del progetto complessivo, siano individuati
i costi degli interventi a carico di Tamoil,
il relativo fabbisogno finanziario e l’indicazione
delle ricadute occupazionali e produttive.
L’Azienda ha notevolmente apprezzato il lavoro
che abbiamo fatto e ci ha assicurato non
solo l’adesione, ma la massima collaborazione
e sostegno”. Il progetto energetico, inoltre,
è aperto anche alla sinergia con altri gruppi
industriali operanti nel territorio cremonese
che necessitano di approvvigionamento energetico
e, su questo punto, Tamoil ha assicurato
la massima apertura e il deciso interessamento
a forme di partnership commerciale.
Due i binari operativi: da un lato la bonifica,
dall’altro l’ammodernamento e il rilancio
della raffineria, con l’avvio dei progetti
legati al teleriscaldamento e cogenerazione
tramite la nuova centralina che sostituirà
l’impianto ad olio combustibile, completamento
del terminal ferroviario e l’ammodernamento
delle attrezzature nell’area portuale.
“Con queste premesse” conclude Torchio, “possiamo
costruire un nuovo rapporto con la città,
a patto che gli impegni vengano rispettati
e che l’Azienda fornisca credibili assicurazioni
e adeguate compensazioni. Da parte nostra
in pochi mesi abbiamo redatto un progetto
– di cui beneficerà anche Tamoil – che contribuirà
alla bonifica ed al rilancio. Il nostro piano
è stato apprezzato e sarà sostenuto sia a
Milano che a Roma. L’intento è di incontrarci
nuovamente a gennaio per fare il punto della
situazione”.
Cremona, 15 dicembre 2008
Ufficio Stampa
 
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