15 Settembre, 2002
"No alle bandiere"
Le proposte PD sul testamento biologico
"No alle bandiere"
Le proposte PD sul testamento biologico
È un coro unico, concertato, quello che è
emerso dalla discussione sul Testamento biologico
che ha tenuto impegnati per due giorni i
deputati e i senatori Democratici. Saremo
“utili se riusciamo a incidere, non se agitiamo
bandiere” ha spiegato il vicepresidente dei
deputati del PD, Marina Sereni.
“Il dibattito nel PD su testamento biologico
- ha dichiarato la Sereni - è approdato ad
un punto di
sintesi che ritengo molto importante. Sulla
questione più controversa, la possibilità
di sospendere l'alimentazione e l'idratazione
artificiale, è emersa una posizione che a
me sembra convincente e utile. Idratazione
e alimentazione, essendo un atto medico,
ma non assimilabili ad una terapia, debbono
essere assicurati ad ogni paziente, a meno
che la loro sospensione non sia espressamente
scritta nella DAT (Dichiarazione anticipata
di trattamento). Idratazione e alimentazione
artificiali possono altresì essere sospesi
in casi di stati neurovegetativi assimilabili
alla fine vita. A questo fine proponiamo
l’istituzione di una Commissione speciale
di scienziati con il compito di definire
i diversi stati di gravità degli stati neurovegetativi,
fino a quello assimilabile alla fine vita”.
“Si tengono insieme due principi – ha continuato
Marina Sereni - che ci stanno entrambi molto
a cuore: la libertà di scelta di ogni persona
e la tutela della vita. Come con l'elaborazione
che ci portò alla legge 194, anche oggi è
possibile far dialogare e incontrare positivamente
"diversi umanesimi". Penso che
abbiamo fatto un buon lavoro, che su questi
temi il dialogo e la mediazione hanno prodotto
una elaborazione avanzata e positiva. Importante
per il PD, per la sua costruzione e identità,
ma soprattutto utile se vogliamo contribuire
a fare una legge giusta e umana. Saremo utili
se riusciremo a incidere, non se continueremo
ad agitare bandiere”.
"Il seminario dei gruppi parlamentari
riuniti del PD ha rappresentato un’esperienza
molto interessante di confronto che speriamo
venga allargata ad altri temi rilevantissimi
per il futuro del partito". Lo hanno
dichiarato i senatori del PD Emanuela Baio,
Paola Binetti, Luigi Bobba, Marco Calgaro,
Donato Mosella, Claudio Gustavino, Nino Papania,
Benedetto Adragna.
"E’ giusto – hanno aggiunto - riconoscere
i passi avanti verificatisi con questo confronto,
ma è altrettanto giusto evidenziare che il
tema sul quale si registrano le divergenze,
quello della nutrizione e dell’idratazione,
è qualificante per l’intero disegno di legge.
Restiamo convinti – hanno spiegato i parlamentari
del PD - che idratazione e alimentazione
non possono essere equiparati a terapie e
non possono quindi essere materia di Dichiarazione
anticipata di trattamento. Debbono invece
essere affidati, caso per caso, all’interazione
virtuosa tra i medici e i familiari del paziente.
Rendere obbligatorio da parte dei medici
il rispetto della volontà del paziente, espressa
anni prima, di sospendere alimentazione ed
idratazione spalanca le porte all’eutanasia
ed è inumano in quanto la rende possibile
solo per fame e per sete. Non possono essere
in nessun modo equiparati a situazioni di
fine vita gli stati vegetativi persistenti",
hanno concluso Baio, Binetti, Bobba, Calgaro,
Mosella, Gustavino, Papania e Adragna.
Nel frattempo il governatore del Piemonte,
Mercedes Bresso si è dichiarata disposta
ad accogliere Eluana in una struttura pubblica.
"A noi non è stato chiesto niente e
non ci offriamo, però se ci verrà richiesto,
non ci saranno problemi. Ovviamente in strutture
pubbliche perché quelle private sono sotto
scacco del ministro".
Con un comunicato congiunto parlamentari
PD del Piemonte hanno sostenuto la scelta
della Bresso. “Siamo vicini alla famiglia
Englaro e condividiamo la sua sofferenza.
Su questo tema è evidente il ritardo della
politica. Non ci convincono né la sentenza
della Consulta in assenza di una legge, né
le strumentali indicazioni del Ministro Sacconi.
C’è bisogno che il Parlamento legiferi rapidamente
sul ‘fine vita’. Su questo tema riteniamo
che occorra affermare la totale contrarietà
all’accanimento terapeutico e la necessità
di assicurare l’alimentazione e l’idratazione,
almeno fino a che la loro assimilazione avvenga
senza difficoltà. Nel frattempo sarebbe più
ragionevole non decidere sulla vita di Eluana.
Serve una pausa e una tregua, più che un’inutile
guerra di religione.
(Stefano LEPRI - Davide GARIGLIO - Alessandro
BIZJAK - Paolo CATTANEO - Angela MOTTA -
Mariano RABINO - Bruno RUTALLO - Luigi BOBBA
- Marco CALGARO - Giorgio MERLO - Claudio
LUBATTI - Marco BORGIONE - Stefano LO RUSSO
- Domenica GENISIO - Gavino OLMEO)
A.Dra
Fonte: http://www.partitodemocratico.it:80/dettaglio/69367/no_alle_bandiere
 
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