15 Settembre, 2002
Ordine del giorno urgente in merito a problemi riscontrati nel servizio sanitario ospedaliero.
Nella nostra veste di Consiglieri Provinciali siamo spesso contattati da semplici cittadini, spesso anziani, che ci segnalano problemi o disservizi dell’ambito sanitario.
I consiglieri provinciali Pierluigi Tamagni
(Pd), Claudio Ceravolo (Pd), Attilio Galmozzi
(Prc) e Andrea Ladina (Verdi) hanno presentato
il seguente Ordine del giorno urgente in
merito a problemi riscontrati nel servizio
sanitario ospedaliero e di medicina di base.
Nella nostra veste di Consiglieri Provinciali
siamo spesso contattati da semplici cittadini,
spesso anziani, che ci segnalano problemi
o disservizi dell’ambito sanitario.
Questi cittadini non sanno che le Province,
nell’attuale legislazione, non hanno nessuna
competenza in tale ambito, ma non per questo
il Consiglio Provinciale si sente estraneo
alle problematiche del Servizio Sanitario
del nostro territorio.
Il primo problema che spesso viene evidenziato
è annoso, e riguarda le liste di attese per
gli esami specialistici.
Dal sito dell’Azienda Ospedaliera di Crema
apprendiamo che “Obiettivo primario di questo
progetto è mantenere tempi di attesa entro
standard predefiniti per gravità (rischio
oncologico, cardiovascolare, anziani, area
materno infantile). Tutte le unità operative
hanno quindi l’obiettivo di uniformarsi allo
standard.” , mentre il sito dell’Azienda
Ospedaliera di Cremona non affronta neppure
l’argomento.
Al di là delle buone intenzioni, sta di fatto
che oggi :
• Per un controllo in Gastroenetrologia ci
vogliono sei mesi
• Per un esame Eco Color Doppler TSA ci vogliono
tre mesi
• Per un Holter pressorio ci vogliono circa
tre mesi
• Per un esame oculistico o dermatologico
siamo sempre oltre il mese
Rivolgendosi ai vari sportelli di prenotazione,
si viene costantemente indirizzati a strutture
private, che offrono le prestazioni con tempi
di attesa minori, tanto da far sorgere il
dubbio che esista un disegno preordinato
per sopprimere o ridurre al minimo il servizio
pubblico.
In questi anni, infatti, le strutture sanitarie
hanno fatto il massimo sforzo per ridurre
i costi, ma spesso a questa riduzione dei
costi si è accompagnata una riduzione dei
servizi, o un allungamento delle liste di
attesa. E’ evidente che è difficile fare
coesistere qualità del servizio e costi bassi,
ma non vorremmo che la scure del risparmio
fosse poi pagata dalle classi più deboli
di cittadini.
Riteniamo quindi sia opportuno sollecitare
l’Azienda Sanitaria affinchè sviluppi progetti
di miglioramento, o renda più stringenti
i progetti già in atto.
Il secondo problema concerne la struttura
attuale dei Distretti sanitari, e più precisamente
la dimensione territoriale su cui operano
i Medici di Medicina Generale.
Ai tempi dei nostri nonni, il Medico Condotto
era strettamente legato a un territorio,
ed ogni Comune aveva il suo; oggi, ogni Medico
ha pazienti in Comuni anche distanti, nei
quali magari fa Ambulatorio, a rotazione,
poche volte per settimana.
A titolo di esempio Citiamo il Comune di
Spino d’Adda (7.000 ab.), che ha quattro
medici di base, ognuno dei quali ha pazienti
in un territorio che arriva anche a 25 Km.
Risultato di questo stato di cose: spesso
i nostri cittadini devono scegliere tra l’aspettare
molti giorni per accedere all’Ambulatorio,
oppure sobbarcarsi molti Kilometri (con dei
servizi di trasporto pubblico che sappiamo
carenti) per raggiungere l’Ambulatorio del
proprio Medico in un altro Paese.
A ciò si aggiunge una crescente burocratizzazione
del rapporto medico paziente, che ci fa sinceramente
rimpiangere il vecchio “Medico di Famiglia”.
Il Consiglio Provinciale chiede:
• agli Organi Competenti di farsi portavoce
presso l’ASL per una più razionale distribuzione
dei distretti e degli Ambulatori dei medici
di base, ponendosi chiari obiettivi (ad esempio
che gli Ambulatori dello stesso medico siano
tutti raggiungibili in un tempo standard).
• al Sig. Sindaco di Cremona Prof. Giancarlo
Corata Presidente del Consiglio di Rappresentanza
dei Sindaci Dell’ASL di CREMONA di rappresentare
queste istanze, nei modi e nei tempi che
riterrà più opportuni, presso i vertici dell’Azienda
Sanitaria.
• alla Regione Lombardia di provvedere affinchè
il Servizio Sanitario della nostra Provincia
venga migliorato.
I Consiglieri Provinciali
Pierluigi Tamagni; Claudio Ceravolo; Attilio
Galmozzi; Andrea Ladina
 
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