15 Settembre, 2002
GPL. Ma noi vediamo parcheggiati sotto casa quei convogli di Gpl di Giorgino Carnevali
E’ una visione straordinaria alla quale, da bambino assistevo sempre volentieri.
GPL. Ma noi vediamo parcheggiati sotto casa
quei convogli di Gpl di Giorgino Carnevali
E’ una visione straordinaria alla quale,
da bambino assistevo sempre volentieri.
Caro Direttore si chiamano Muri della morte
e sono allestiti per lo spettacolo di alcuni
estremi “stuntmen”.
Quei muri dove le motociclette corrono ad
una tale velocità per cui
quelle stesse motociclette sfidano la legge
di gravità, rimanendo così incollate
alle pareti. E’ una visione straordinaria
alla quale, da bambino,
assistevo sempre volentieri. E mi appassionavo
pure! Sono passati alcuni
anni, tanti anni…e mi ritrovo ancora di fronte
(metaforicamente parlando,
s’intende) a quei Muri della morte!
Non mi entusiasmano più…“però”, né tanto
meno mi appassionano.
Sarà l’età adulta, sarà la presa di coscienza,
“sarà quel che sarà” (testo di Tiziana Rivale,
la cantante!) , fatto sta che ora io…ho paura,
tanta paura da temere seriamente
per l’incolumità di quegli “stuntmen”.
Ma veniamo a noi, a Cavatigozzi.
Anche qua ho ritrovato quei Muri della morte
ed anche qua ho
ritrovato quegli “stuntmen”. Fuori metafora:
il pauroso, orribile, tremendo
incidente di recente occorso in quel di Viareggio,
con il deragliamento
di un convoglio, la fuoriuscita, lo scoppio,
l’incendio di gpl e la
conseguente devastazione, hanno causato morte
e distruzione. Mal volentieri
quell’episodio mi rievoca un fatto di qualche
anno fa., accaduto
proprio a Cavatigozzi. Dovete sapere, direttore,
che a Cavatigozzi (purtroppo
parecchi dei miei concittadini lo sanno,
ma adottano la tattica dello
struzzo: testa giù sotto la sabbia…e chi
si è visto si è visto!), coesistono
“sine logica” alcune industrie di gpl (stoccaggi),
che “male” si sposano
con altrettante industrie locali (siderurgiche,
dll’ossigeno…e così via).
Industrie definite “ad alto rischio di incidente
rilevante”. Ma tutto ciò
poco ha importato ai locali amministratori!
Era il dicembre dell’anno
2005 e proprio dietro casa mia, sulla “strada
ferrata”, un convoglio trasportante
cisterne di gpl di enormi capacità, deragliò
improvvisamente.
Polemiche a non finire, paure per le inevitabili
conseguenze (inneschi micidiali).
Personalmente mi recai (ovviamente a debita
distanza) a visionare
l’accaduto. Quello che sarebbe potuto accadere….meglio
che “ve”
lo risparmi, signor direttore, se le circostanze
fossero state sfavorevoli!
Nonostante tutto ciò i convogli carichi di
gpl continuano a transitare,
come prima. Piuttosto questi convogli rimangono
giorni e giorni “parcheggiati”,
sotto il solleone estivo, sui binari, sottoposti
a temperature
notevoli. Coibentazione delle cisterne?
Me lo auguro. Ma quel gpl che “sacrosantamente”
dovrà pure essere
trasportato da dritta a manca, viva Dio,
abbisognerà di precauzioni, di
sicurezze, oppure…cambiamo registro? Sicuramente
non dovrà “imitare”
quegli sconsiderati “stuntmen”!? O no? Né
tanto meno vorrei (è un
plausibile auspicio mio personale) che il
territorio tutto di Cavatigozzi….“
mica” che potrà essere considerato “in sempiterna
saecula” Muro
della morte. Alla buon’ora, direttore.
Giorgino Carnevali
 
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