15 Settembre, 2002
Associazione Produttori Apistici Cremona: domenica assemblea e rinnovo delle cariche
La Presidente: svolto un grande lavoro a tutela dell’apicoltura e dell’ambiente
Associazione Produttori Apistici Cremona:
domenica assemblea e rinnovo delle cariche
La Presidente: svolto un grande lavoro a
tutela dell’apicoltura e dell’ambiente
Per gli apicoltori del territorio è tempo
di riunirsi in assemblea: è fissata per domenica
1 marzo a Cremona, alle ore 9 presso la Sala
riunioni dell’Ufficio Zona Coldiretti in
via Ruffini, l’assise annuale dell’Associazione
Produttori Apistici Cremona, unica associazione
degli allevatori di api in provincia, che
riunisce oltre centocinquanta soci (in gran
parte hobbisti, con una quindicina di professionisti).
L’appuntamento di quest’anno è particolarmente
significativo: altre a fare il punto in merito
alla situazione sanitaria degli alveari,
verificare il lavoro svolto nel corso dell’anno
e i risultati ottenuti, nonché analizzare
le problematiche specifiche del settore e
le eventuali soluzioni, gli apicoltori saranno
chiamati al rinnovo delle cariche, con l’impegno
di eleggere il presidente, il vicepresidente
e il consiglio che giuderanno l’Associazione
per i prossimi tre anni.
Per la presidente uscente Esterina Mariotti,
che ha guidato gli apicoltori per due mandati,
per il vicepresidente Rosvaldo Felisari,
per i componenti del Consiglio Direttivo
(Sergio Zipoli, Tullio Maretti, Gianfranco
Rivaroli, Attilio Priori) e per i revisori
dei conti, presieduti da Franco Usberti,
si chiude dunque un’altra ‘tornata’ d’intenso
lavoro, pronti a condividere il bilancio
del percorso fin qui compiuto e disponibili
a proseguire nell’importante cammino impostato.
“Ritengo doveroso, innanzitutto, rivolgere
un grazie sincero, per la fattiva collaborazione,
a tutta la squadra dirigente. Sono stati
anni di grande impegno e intensa attività,
anni nei quali com’è noto abbiamo dovuto
affrontare veri problemi, e la sinergia fra
tutti noi è stata la nostra marcia in più
– sottolinea Esterina Mariotti –. Allo stesso
modo, voglio evidenziare il valore della
collaborazione che da subito questa Associazione
ha instaurato con gli Enti locali. Grazie
al costante incontro e confronto con l’Amministrazione
Provinciale, a partire dal Settore Agricoltura,
con la Camera di Commercio, con la Strada
del Gusto, la nostra Associazione ha visto
riconosciuto, in maniera sempre più decisa
e convinta, il ruolo dell’apicoltura in provincia
di Cremona”. “Non è un risultato da poco
– prosegue la presidente Mariotti –: in una
provincia come Cremona, dove gli apicoltori
sono oggettivamente pochi e dove si pratica
un’agricoltura intensiva, non risulta ‘naturale’
pensare alle api come ad una presenza fondamentale.
Proprio la costruttiva e costante collaborazione
con gli Enti locali ci ha permesso di veder
riconosciuto il ruolo delle api e dell’apicoltura
in provincia. In sinergia si è lavorato per
promuovere il miele prodotto dagli apicoltori
cremonesi, compiendo enormi passi avanti
nella garanzia di qualità del prodotto, e
riuscendo al tempo stesso a far cogliere
ai cittadini, sempre di più e sempre meglio,
il vitale legame esistente tra l’allevamento
delle api e la tutela del nostro territorio”.
Negli anni, l’Associazione Produttori Apistici
ha, in effetti, rilanciato e rafforzato l’invito
ai cittadini a “portare in tavola il miele
cremonese”, per incentivare l’allevamento
di questo insetto sul nostro territorio e,
così, compiere una concreta azione a difesa
dell’ambiente e della qualità della vita.
“Abbiamo rivolto ai cremonesi, e continueremo
a rivolgere in futuro, un messaggio molto
chiaro, diretto: siamo i primi a riconoscere
il fatto che, sul piano economico, il prodotto
miele non può vantare grande rilevanza nella
nostra provincia e, in generale, nell’agricoltura
italiana – continua Ester Mariotti –. Per
questo, ben al di là del discorso economico,
abbiamo voluto portare avanti un discorso
ambientale: per noi è stato fondamentale
riuscire a far capire l’utilità di questo
laborioso insetto, il suo ruolo imprescindibile
nell’impollinazione e quindi nella salvaguardia
del nostro territorio e del benessere di
tutti”.
Importanti traguardi, si diceva, sono stati
raggiunti in materia di qualità del prodotto
miele. “Un’intuizione vincente è stata quella
di dar vita al ‘Concorso mieli cremonesi’,
che nel 2009 giungerà alla quinta edizione
– conferma Ester Mariotti –. Il concorso
ha senza dubbio aiutato tanti apicoltori
a fare, sempre di più, qualità. E’ una gara
virtuosa: in tutti i partecipanti c’è l’attenta
ricerca dell’eccellenza del gusto, della
massima purezza e qualità del prodotto”.
L’Assemblea che ospita il rinnovo delle cariche
vuol essere anche un’occasione di rilancio
dell’apicoltura locale, che si lascia alle
spalle una stagione particolarmente difficile.
“Com’è noto abbiamo affrontato, e denunciato,
una moria delle api che ha prostrato il nostro
settore. In un anno, in provincia di Cremona,
siamo passati da tremila alveari ad appena
ottocento. Una situazione davvero allarmante
– testimonia Esterina Mariotti, che nel 2008
è stata protagonista di tanti appelli a tutela
dell’apicoltura –. Oggi siamo in una condizione
di allerta. Con il divieto all’utilizzo in
agricoltura di prodotti contenenti nicotinoidi
si è finalmente superato il pericolo degli
avvelenamenti ed è quindi lecito sperare
in una primavera tranquilla. Certo, gli effetti
di quanto avvenuto lo scorso anno non sono
del tutto archiviati: molti alveari sono
morti, altri sono rimasti in una condizione
di estrema debolezza. Api deboli, con poco
raccolto, non sono state ‘invernate’ in una
situazione ottimale. Tra una quindicina di
giorni, quando le famiglie di api riprenderanno
la loro attività, conteremo il nostro patrimonio
apistico. Certo, siamo coscienti del fatto
che si riparte da numeri molto bassi”.
“Il 2008 è stato davvero il nostro annus
horribilis. Abbiamo denunciato la situazione
e, come Associazione, siamo stati vicini
agli apicoltori, garantendo tutte le informazioni
e tutta l’assistenza atta a superare quel
momento cruciale – prosegue la presidente
uscente –. Voglio però lanciare un messaggio
di cauto ottimismo. Dal record negativo degli
ottocento alveri rimasti in provincia, è
partita una rimonta, che ci ha portati, a
fine stagione 2008, a 1300-1400 alveari.
Restiamo molto lontani dal patrimonio apistico
che il nostro territorio poteva vantare nel
2007, ma da parte nostra garantiamo tutta
l’attenzione, tutto l’impegno necessario
ad affrontare con la massima energia la stagione
che ci si presenta, che nelle nostre intenzioni
vuole e deve essere la fase della ricostruzione
e del rilancio”.
“Anche alla luce di queste considerazioni,
mi permetto di spronare tutti gli apicoltori
ad essere presenti all’assemblea di domenica
– conclude Esterina Mariotti –. Vogliamo
essere uniti, per cercare di adottare tutti
quei comportamenti idonei alla salvaguardia
dei nostri alveari. Ritengo che, al di là
del rinnovo delle cariche, questa assemblea
sia decisiva nel percorso dell’apicoltura
cremonese. L’intervento di ognuno, il parere
di tutti, sarà prezioso. Il mondo degli allevatori
di api è molto vario, eterogeneo: veniamo
da esperienze differenti, soprattutto tra
gli hobbisti ci sono agricoltori, ma anche
impiegati, operai, liberi professionisti
contagiati da questa passione. Per questo,
quando si affrontano i problemi e si cercano
le soluzioni, le prospettive e le proposte
che emergono sono davvero ricche e variegate.
Si riesce a vedere il problema da tanti punti
di vista, frutto di esperienze personali
e professonali talora oggettivamente molto
lontane. Tutto questo per noi rappresenta
un’autentica ricchezza. Perciò, con grande
convinzione, torno a rinnovare l’invito agli
apicoltori a farsi avanti, portando il loro
fattivo contributo d’idee e di proposte in
assemblea”.
 
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