15 Settembre, 2002
Decisioni della Giunta Comunale del 18 marzo 2008
Intitolazione del giardino periferico di largo Ragazzi del ‘99 alla città di Alaquàs - città della Spagna gemellata con Cremona.
GIUNTA COMUNALE DEL 18 MARZO 2009.
Intitolazione del giardino periferico di
largo Ragazzi del ‘99 alla città di Alaquàs
- città della Spagna gemellata con Cremona.
La città di Cremona e la città di Alaquàs
(Spagna) hanno stipulato un patto di gemellaggio
poiché hanno legami che risalgono al periodo
intercorrente tra la fine del XVII e l’inizio
del XVIII secolo. Attraverso i contatti instaurati
fra le due città, si sono constatate significative
convergenze di intenti per il perseguimento
del progresso, dello sviluppo e del benessere
delle rispettive comunità. Il gemellaggio
instaurato con la città di Alaquàs esprime
la volontà di proseguire lungo la strada
che le due realtà, italiana e spagnola, hanno
da tempo tracciato sulla base di antichi
legami storici e culturali, legami che vanno
rafforzandosi attraverso molteplici iniziative,
fra le quali appunto l’intitolazione di giardini
alla città spagnola in occasione dell’inaugurazione
che avverrà il 16 aprile prossimo. La Giunta
ha pertanto deciso di intitolare il giardino
di largo Ragazzi del ‘99 “Città di Alaquàs”.
Istituzione del Museo Archeologico di Cremona
Romana e del Territorio.
Il Sistema Museale della città di Cremona
possiede una importante collezione archeologica
che, dal nucleo costitutivo originario del
lascito Ala Ponzone, si è sviluppata in oltre
centocinquanta anni, arricchendosi con donazioni
di cospicui nuclei di reperti di varia provenienza
e cronologia. Inoltre la natura stessa della
disciplina archeologica ha implicato ed implica
tuttora un continuo accrescimento dei materiali
da contesti di scavo in città e nel territorio,
soprattutto dopo gli imponenti scavi di piazza
Marconi. Il Regolamento di funzionamento
del Sistema Museale prevede la possibilità
per l’Amministrazione Comunale di istituire
nuove sedi del Sistema stesso: è stata pertanto
individuata nella ex basilica di San Lorenzo
in Cremona, ristrutturata a tale scopo, la
sede da dedicare alla parte archeologica
delle collezioni. La Giunta ha così istituito
il Museo Archeologico di Cremona Romana e
del Territorio, con sede nella ex basilica
di San Lorenzo in Cremona, via S. Lorenzo
4 ed ha autorizzato il legale rappresentante
a inoltrare istanza di riconoscimento del
Museo alla Regione Lombardia. Il Museo Archeologico
di Cremona Romana e del Territorio è parte
integrante del Sistema Museale della Città
di Cremona e pertanto la sua gestione è disciplinata
secondo quanto stabilito nel Regolamento
di funzionamento del Sistema Museale. I materiali
archeologici troveranno sede nel Museo, sotto
la responsabilità del Direttore del Sistema
Museale e del Conservatore della Sezione
Archeologica del Sistema. L’inaugurazione
del Museo e la sua successiva apertura al
pubblico sono previsti nel corso della primavera
2009.
Modifica della deliberazione n. 59 del 25
febbraio 2009 avente oggetto: "Attuazione
degli indirizzi in merito agli interventi
di competenza del settore Politiche Educative
a favore dei residenti nel Comune di Cremona
colpiti dalla crisi economica presente nel
paese".
L’Amministrazione comunale ritiene di intervenire
a favore dei propri residenti che si trovano
in difficoltà oggettive in seguito alla crisi
economica presente nel Paese attraverso una
serie di interventi tra i quali è previsto
l’esonero dal versamento delle rette degli
asili nido, delle scuole per l’infanzia comunali
e statali e della mensa delle scuole primarie.
Il Settore Politiche Educative, cui è demandato
il compito di determinare le rette degli
asili nido, delle scuole per l’infanzia e
delle mense alle scuole primarie, ha individuato
le modalità di esonero dal versamento delle
rette da parte dei cittadini residenti nel
Comune di Cremona che si trovano in situazioni
di difficoltà sulla base degli indirizzi
approvati dalla Giunta Comunale.
La Giunta così disposto, in base ad una fase
di ulteriore concertazione avvenuta con le
Organizzazioni Sindacali in data 10 marzo
2009 e alle prime verifiche effettuate sull’utenza,
la parziale modifica ed integrazione degli
indirizzi approvati dall’Amministrazione
Comunale circa gli interventi a favore dei
residenti nel Comune di Cremona colpiti dalla
crisi economica presente nel paese, di competenza
del Settore Politiche Educative concernenti
l’esonero dal pagamento delle rette degli
asili nido, delle scuole per l’infanzia comunali
e statali e della mensa delle scuole primarie,
a decorrere dalle quote del mese di febbraio
2009 con le seguenti modalità:
per poter accedere alle agevolazioni sarà
necessario inoltrare al Settore Politiche
Educative la necessaria documentazione nei
casi di:
genitore disoccupato:
· sottoscrizione di una dichiarazione di
disoccupazione a partire dal 1° dicembre
2008 cui va allegata copia della lettera
di licenziamento della Ditta e la documentazione
del Centro per l'impiego che attesti lo stato
attuale di disoccupazione;
genitore in cassa integrazione:
· sottoscrizione di una dichiarazione per
la situazione di cassa integrazione straordinaria
e anche per i lavoratori posti in cassa integrazioni
guadagni ordinaria per un complessivo periodo,
a partire dal 1° dicembre 2008, non inferiore
a dieci settimane. A tal fine farà testo
il verbale sottoscritto tra la Direzione
Aziendale e le Organizzazioni Sindacali cui
va allegata un’attestazione originale su
carta intestata della ditta, con timbro e
firma del datore di lavoro;
genitore a cui non è stato rinnovato contratto
atipico:
· sottoscrizione di una dichiarazione di
mancato rinnovo di un contratto atipico a
partire dal 1° dicembre 2008 cui va allegata
un’attestazione/documentazione del Centro
per l'impiego.
La richiesta di accesso alle agevolazioni
dovrà essere presentata e rinnovata entro
la prima settimana di ogni mese attraverso
una propria dichiarazione dello stato di
necessità e rinnovando, dove possibile, le
relative attestazioni. Nel caso in cui la
richiesta non verrà rinnovata il Settore
Politiche Educative provvederà all'emissione
della retta. Le agevolazioni verranno applicate
a partire dalle quote dovute per i mesi successivi
Atto di indirizzo in ordine alla realizzazione
dello studio di fattibilità di un progetto
di coesione sociale sul tema “Prevenire il
disagio scolastico, sostenere le relazioni
educative”, cofinanziato dalla Fondazione
Cariplo.
La Giunta ha ritenuto di esprimere i seguenti
indirizzi in relazione al progetto “Prevenire
il disagio scolastico, sostenere le relazioni
educative”:
- realizzare lo studio di fattibilità del
progetto, così come descritto nel documento
presentato alla Fondazione Cariplo nel mese
di luglio 2008 e sottoscritto dai rappresentanti
di Comune di Cremona, Comune di Casalbuttano,
Istituto Comprensivo di Pizzighettone, Istituto
Comprensivo di Vescovato, Istituto Comprensivo
di San Bassano, Centro Studi e ricerche;
- prevedere la costituzione e attivazione
di un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti
degli enti facenti parte della rete e per
quanto riguarda il Comune di Cremona dai
Settori Politiche Educative, Periferie, Politiche
Giovanili e Ufficio di Piano, per la realizzazione
delle attività di ricerca, indagine e progettazione
previste nel documento citato;
- prevedere, all’interno del piano di lavoro,
attività di: 1) indagine e approfondimento
sulle esigenze e aspettative dei soggetti
nei singoli subambiti del distretto di Cremona,
e sulle progettualità esistenti; 2)informazione
e sensibilizzazione dei gruppi target (docenti,genitori
e studenti); 3)incontri istituzionali con
sindaci e altri rappresentanti del territorio
per verificare la fattibilità politica e
finanziaria dell’intervento di coesione sociale
- utilizzare, per lo svolgimento delle attività,
l’apporto di esperti esterni appositamente
individuati
- finalizzare l’attività alla stesura di
un progetto di coesione sociale, sul tema
del disagio scolastico e giovanile e del
sostegno delle relazioni educative, rivolto
al territorio del distretto di Cremona, da
proporre per una richiesta di contributo
alla Fondazione Cariplo sul bando apposito,
con scadenza 15 settembre 2009.
Si dà atto che il costo dello studio di fattibilità
ammonta complessivamente a € 30.248,88 (Euro
26.527,92 a carico del Comune di Cremona
e Euro 3.720,96 a carico degli altri enti
che partecipano al progetto) e che il contributo
della Fondazione Cariplo per la realizzazione
dello stesso, che sarà introitato dal Comune
di Cremona, ammonta a € 20.000,00.
Approvazione del progetto preliminare per
il recupero del piano terra dell’edificio
di ERP di largo Pagliari 13.
La Giunta Comunale ha approvato il progetto
preliminare relativo ai lavori di recupero
del piano terra dell’edificio di edilizia
residenziale pubblica di largo Pagliari,
13. A completamento della riqualificazione
complessiva, sono stati ristudiati anche
i cortili interni dando spazio alle richieste
degli inquilini e formalizzando le necessità
di avere, all’interno della struttura, spazi
e verde, aree attrezzate per il gioco e per
favorire l’aggregazione fra gli inquilini.
All’esterno dell’edificio è stata fatta la
proposta di recuperare spazi a parcheggio
da destinare a fruizione esclusiva degli
inquilini dello stabile, lungo le vie Largo
Pagliari e Cadore. Negli alloggi particolare
attenzione è stata posta all’adeguamento
funzionale e impiantistico, ad opere finalizzate
al risparmio energetico, all’isolamento acustico
ed all’abbattimento delle barriere. Si rende
necessario procedere all’approvazione della
progettazione preliminare allo scopo di iscrivere
l’opera nell’elenco annuale dei Lavori allegato
al Programma delle Opere Pubbliche precedentemente
all’approvazione del Bilancio di Previsione.
Il costo dell’intervento ammonta a complessivi
€ 3.466.540,00 che dovrebbero essere cofinanziati
fino ad un massimo dell’80% da parte della
Regione nel caso in cui tale progetto, a
seguito dello specifico bando dei progetti
di quartiere al quale parteciperà, fosse
accolto.
Approvazione del progetto preliminare per
il recupero dell’edificio di ERP di via Platina
52.
L’Amministrazione comunale intende risanare
gli alloggi, i locali di servizio e gli spazi
pertinenziali del fabbricato di via Platina
52. L’intervento si rende necessario, oltre
che per le esigenze generali di manutenzione,
anche per migliorare le condizioni di sicurezza
degli inquilini mediante ingressi agli alloggi
più sicuri e adatti, di adeguare i percorsi
comuni alla normativa di abbattimento delle
barriere architettoniche, di aumentare il
benessere igrotermico mediante il rinnovamento
degli impianti, la messa in opera di controparti
isolate, di serramenti con retrocamera e
film basso emissivo. Negli alloggi particolare
attenzione è stata posta all’adeguamento
funzionale e impiantistico, ad opere finalizzate
al risparmio energetico, all’isolamento acustico
ed all’abbattimento delle barriere. E’ necessario
procedere all’approvazione della progettazione
preliminare allo scopo di iscrivere l’opera
nell’elenco annuale dei lavori allegato al
Programma delle Opere Pubbliche precedentemente
all’approvazione del Bilancio di Previsione.
La Giunta ha così approvato il progetto preliminare
relativo ai lavori di recupero dell’edificio
di edilizia residenziale pubblica di via
Platina 52. Il costo complessivo dell’intervento
ammonta a € 1.653.600,00.
Approvazione dei criteri per l’istituzione
di forme di abbonamento per le aree a parcheggio
a pagamento gestite da AEM S.p.A. (competenza
del Consiglio Comunale - esame preliminare).
Dopo l’esame preliminare, la Giunta ha assegnato
questa proposta di deliberazione al Consiglio
Comunale che sarà chiamato ad approvare l’istituzione
di forme di abbonamento per le aree a parcheggio
sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata
al pagamento di una somma da riscuotere mediante
dispositivi di controllo della sosta, senza
custodia del veicolo, gestite da AEM S.p.A.
Vengono individuati abbonamenti mensili che
consentono:
· la sosta per l’intera giornata, nelle fasce
orarie di funzionamento delle suddette aree
a parcheggio,
· la sosta per la mattina, nelle fasce orarie
di funzionamento delle suddette aree a parcheggio,
· la sosta per il pomeriggio, nelle fasce
orarie di funzionamento dei delle suddette
aree a parcheggio.
La Giunta Comunale, con proprio provvedimento,
individuerà tipologie tariffarie differenziate
per ogni singolo abbonamento.
Per far fronte alle numerose richieste avanzate
dalle associazioni economiche e dai singoli
cittadini, sono stati organizzati alcuni
incontri con le varie società che gestiscono
i parcheggi cittadini per esaminare la proposta
di emissione di abbonamenti, con tariffa
agevolata, per sostare nella aree a pagamento
da loro amministrate. Con lettera del 26
febbraio 2009 ad AEM S.p.A., siglata dal
direttore del Settore Mobilità Traffico e
Trasporti, venivano proposte ad AEM S.p.A.
tre forme di abbonamento mensili valide per
l’intera giornata, per la mattina o per il
pomeriggio, da offrire ad ogni cittadino
che ne faccia richiesta. Con lettera protocollo
generale del 27 febbraio 2009 AEM S.p.A.
approvava la proposta di emissione delle
forme di abbonamento sopra indicate. Gli
abbonamenti concordati avranno lo scopo di
agevolare il cliente abitudinario, il lavoratore
e comunque ogni fruitore degli spazi di sosta
a pagamento gestiti dall’azienda municipale.
Approvazione del progetto “LA SICUREZZA URBANA
A CREMONA E SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ DELLA
POLIZIA LOCALE PER L’ANNO 2009” nonché autorizzazione
al Sindaco, in qualità di legale rappresentante,
a presentare istanza di finanziamento alla
Regione Lombardia ai sensi della L.R. 14
aprile 2003 n. 4.
Dall’anno 1999, il Comune di Cremona ha sviluppato
politiche orientate alla sicurezza urbana
che si sono tradotte in progetti caratterizzati
da una molteplicità di azioni tutte orientate
ad offrire maggiore sicurezza urbana alla
comunità e per rispondere alle nuove domande
di sicurezza da parte dei cittadini. La Regione
Lombardia sostiene finanziariamente i progetti
dei Comuni finalizzati ad una maggiore offerta
di sicurezza assumendosi l’onere della copertura
delle spese secondo fasce di finanziamento
attribuiti con la definizione di un punteggio
di merito. Il Comune di Cremona, per l’anno
2009, intende rendere più efficace l’azione
della Polizia Municipale mediante l’aggiornamento
delle dotazioni tecnico strumentali, del
parco automezzi ed il potenziamento del sistema
di video sorveglianza. Pertanto attraverso
il progetto “LA SICUREZZA URBANA A CREMONA
E SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ DELLA POLIZIA LOCALE
PER L’ANNO 2009” verrà consolidata l’azione
di coordinamento in fatto di sicurezza urbana
da parte dell’Ufficio Sicurezza Urbana, localizzato
presso la Polizia Locale, che potrà svolgere
una regia reale ed efficace delle azioni
progettuali riferite: all’Osservatorio sulla
Sicurezza Urbana, al Servizio di mediazione
sociale ed interculturale dei conflitti,
Più vicino agli anziani, Degrado urbano e
microcriminalità prevenzione e controllo,
Ufficio Mobile della Polizia Municipale,
Educazione Stradale, Gestione Patto Locale
di Sicurezza Urbana Quartiere “Borgo Loreto”,
Tutela della Sicurezza alle manifestazioni
ed eventi, controllo (tutela sicurezza e
viabilità) manifestazioni sportive, Notti
sicure – incremento del servizio esterno
notturno, Legalità e Sicurezza nella quotidianità
dei giovani, e alla Polizia di Prossimità.
A conclusione del percorso istruttorio, acquisiti
i pareri favorevoli espressi dagli organi
competenti la Giunta Comunale ha deciso di
approvare il progetto e conseguentemente
inoltrare richiesta di finanziamento in quanto
lo stesso è redatto conformemente alle direttive
regionali e gli obiettivi e le attività in
esso previsti sono contenuti nel Piano Esecutivo
di Gestione per l’anno 2009 e rispondono
ai bisogni della città in termini di sicurezza
urbana, quantifica in € 451.595,00 il costo
complessivo del progetto di cui € 213.000,00
a carico comunale.
Modifiche al regolamento per l’applicazione
della Tassa per lo smaltimento dei Rifiuti
Solidi Urbani (T.A.R.S.U.) (competenza del
Consiglio Comunale - esame preliminare).
Dopo l’esame preliminare, la Giunta ha assegnato
questa proposta di deliberazione al Consiglio
Comunale che sarà chiamato ad apportare le
seguenti modifiche al Regolamento per l’applicazione
della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti
solidi urbani interni (Ta.R.S.U.)
All’art. 17 l’ultimo periodo,
“La comunicazione di cui sopra dovrà essere
presentata per ogni anno per il quale si
chiede l’agevolazione.”
è sostituito con il seguente:
“La comunicazione ha effetto anche per gli
anni successivi, a condizione che la documentazione
attestante la sussistenza dei requisiti reddituali
venga presentata entro il suddetto termine
del 30 settembre di ogni anno di riferimento.”
All’art. 18 l’ultimo periodo,
“La comunicazione di cui sopra dovrà essere
presentata per ogni anno per il quale si
chiede l’agevolazione.”
è sostituito con il seguente:
“La comunicazione ha effetto anche per gli
anni successivi, a condizione che la documentazione
attestante la sussistenza dei requisiti reddituali
venga presentata entro il suddetto termine
del 30 settembre di ogni anno di riferimento.”
Si vuole in questo modo semplificare le modalità
di presentazione, da parte dei contribuenti,
della documentazione attestante la sussistenza
dei requisiti reddituali per usufruire delle
agevolazioni ed esenzioni previste dal Regolamento.
Chiusura di via Bissolati per lavori che
interessano un cantiere privato.
La Giunta Comunale ha deciso che via Bissolati
potrà essere chiusa dal 23 marzo al 24 aprile
per urgenti lavori. La ditta Cogni ha la
necessità di intervenire in via Bissolati,
nel tratto prospiciente l’intersezione con
via Carnevali Piccio (solo parzialmente interessata)
ed il civico 48, per effettuare degli allacci
di reti tecnologiche ad un edificio recentemente
ristrutturato. Poiché lo scavo riguarda l’intera
sede stradale, non vi sono alternative alla
chiusura della strada. Sono previsti una
serie di percorsi alternativi ed individuati
alcuni parcheggi riservati ai residenti nel
vicino parcheggio di Santa Tecla. Le deviazioni
sono: per chi proviene da piazza Cadorna
deviazione in via De Stauris, via Massarotti,
via Santa Tecla; per chi proviene dalla direzione
opposta, possibilità di accedere, per gli
autorizzati, in via Carnevali Piccio. Altre
modifiche alla viabilità riguardano l’inversione
del senso di marcia di via delle Foppe e
di via dei Dossi per consentire di raggiungere
i carrai interessati.
Osservazioni alla proposta di revisione del
Piano Provinciale Cave 2003 e sua Valutazione
Ambientale Strategica.
La Giunta Comunale ha accolto la proposta
del Settore Territorio di inviare le seguenti
osservazioni al Piano Provinciale delle Cave.
L’Amministrazione comunale di Cremona, viste
le note pervenute dall’Amministrazione provinciale,
del 29 gennaio 2009 , con cui si comunica
il deposito del Piano in questione; esaminato
il Piano stesso e preso atto che il territorio
del Comune di Cremona è interessato dall’individuazione
di una nuova cava che ricade nell’ambito
del Parco Locale di Interesse Sovracomunale
del Po e del Morbasco; vista la localizzazione
della nuova cava di sabbia e ghiaia e le
considerevoli dimensioni di progetto (l’area
complessiva ha una superficie di m2 226.000
con uno scavo di metri 20 dalla quota campagna
per un quantitativo coltivabile di m3 1.410.000);
consultata la strumentazione urbanistica
vigente, fa presente quanto segue.
Le Norme Tecniche di Attuazione del Vigente
PRG dispongono che “Nel territorio del Parco
non sono ammesse nuove cave”. In altro articolo
si aggiunge che “Sono ammesse solo opere
di riqualificazione ambientale, di ripristino
ambientale, di bonifica e di rimodellamento,
anche con eventuale asportazione di sostanze
minerali di cava, alle seguenti condizioni:
che siano autorizzate dai competenti Enti
che siano autorizzate dall'Autorità di Bacino
del fiume Po; che siano preventivamente autorizzate
dall'Ente gestore del Parco previa verifica
di compatibilità ambientale; che le opere
e gli interventi di ripristino risultino
previsti in un progetto organico e la loro
realizzazione venga disciplinata da convenzione
contenente puntuali previsioni relative a
modi e tempi del ripristino e della bonifica
secondo tecniche di bioingegneria nonché
previsioni aventi ad oggetto la presentazione
di congrue garanzie finanziarie relative
agli impegni assunti”.
Le Norme Tecniche del Piano delle Regole
del PGT adottato confermano le norme previgenti
escludendo quindi nuove cave. Sono inoltre
affermate a vari livelli specifiche regole
di salvaguardia paesaggistica che portano
ad escludere la previsione di una nuova cava
di tale entità in questa posizione. In particolare
è vietata l’apertura di nuove cave negli
ambiti di interesse e tutela paesaggistica.
Inoltre si evidenzia che il Documento di
Piano del PGT con l’elaborato “Carta della
sensibilità e qualità del Paesaggio” individua
il comparto di cava come aree aventi sensibilità
alta e molto alta. Infine si fa presente
che l’area della prevista cava lambisce le
aree umide del Bodrio Vacchelli e del Cavo
Morta, aree che vengono tutelate dal Piano
Territoriale di Coordinamento provinciale
e conseguentemente dal PGT. Il Piano di attuazione
del Parco Locale di Interesse Sovracomunale
(PLIS del Po e del Morbasco) che comprende
l’area in esame nel Piano Particolareggiato
del Morbasco, Cavo Cerca e Cavo Morta, oltre
a non prevedere la possibilità di aprire
nuove cave ed a prevedere la tutela delle
valenze ambientali e la tutela paesaggistica,
dispone per il Comparto n. 5 (zona umida
del Cavo Morta - Bodrio Vacchelli) i seguenti
interventi:
a) interventi di mantenimento e salvaguardia
delle valenze ambientali presenti;
b) interventi di rinaturalizzazione.
Si prevede il mantenimento e la salvaguardia
delle zone umide presenti anche attraverso
interventi specifici sulle sponde del cavo
Morta, si rende necessario inoltre ripristinare
la naturalità delle aree adiacenti il “bodri”
Vacchelli, in quanto valenza ambientale di
notevole interesse, mediante interventi di
rinaturalizzazione delle stesse.
Per le zone umide non sono consentiti interventi
di carattere edificatorio e interventi di
trasformazione o di manomissione diretta
ed indiretta sino ad un intorno di 50 metri,
non sono inoltre consentite opere di bonifica
per fini agricoli o per la sistemazione del
terreno in un intorno di 10 metri in ottemperanza
a quanto disposto dal P.T.C.P. vigente.
Pertanto, a fronte delle norme in vigore
nel territorio comunale sopra esposte, si
chiede l’eliminazione dalla Revisione del
Piano Cave della prevista nuova cava.
 
|