15 Settembre, 2002
Nucleare: Nò alle armi atomiche e Nucleare? Senza è meglio.
Due iniziative , la prima a Cremona e l’altra a Viadana.
Nucleare: Nò alle armi atomiche e Nucleare?
Senza è meglio.
Due iniziative , la prima a Cremona e l’altra
a Viadana.
Interviene don Fabio Corazzina della Campagna
" un futuro senza atomiche "
Mercoledì 15 aprile , ore 21 al Centro Pastorale
Diocesano in CREMONA
via S.Antonio del Fuoco 9/a
Nò alle armi atomiche
interviene don Fabio Corazzina della Campagna
" un futuro senza atomiche "
contributi di
Diego Antonioli " la società civile
cremonese per il disarmo atomico "
Marco Pezzoni " tornano le centrali
nucleari sul territorio ? "
coordina Carla Bellani , vicepresidente Acli
Forum per la pace e i diritti dei popoli
"Primo Mazzolari"
organizzano: Acli, Ass. Mounier, Ass. Radici
e futuro, Centro Studi Sinistra Europea,
Movimento
Federalista Europeo, Pax Christi, Legambiente
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Noi , Ambiente e Salute e il Comitato Territoriale
Anti-nucleare
invitano ad un incontro pubblico GIOVEDI'
16 APRILE ore 21
a VIADANA , AULA MAGNA ITC
NUCLEARE ? SENZA E' MEGLIO
partecipano SATU HASSI
Eurodeputata , ex Ministro Ambiente Finlandia
GIANNI MATTIOLI
Professore alla Facoltà di Scienze MFN, Università
di Roma La Sapienza
Nel corso dell'incontro interverranno anche
il Sindaco di Viadana Giovanni Pavesi
e l'Assessore Provinciale all'Agricoltura
Maurizio Castelli
Verrà inoltre presentato uno studio sull'uso
delle energie rinnovabili a Viadana
- Noi ambiente e salute -
Lo scorso 24 febbraio nell'ambito del Vertice
Italo-Francese tenutosi a Roma è stato firmato
un accordo quadro sul nucleare. Secondo le
intenzioni dei governi francese e italiano
l'intesa dovrebbe aprire la strada alla costruzione
in Italia di almeno quattro centrali di terza
generazione EPR (European Pressurized Reactor).
Il sito di Viadana torna così in gioco per
ospitare un'installazione nucleare quando
sembrava che il referendum del 1987 avesse
messo fine alla storia dell'atomo in Italia.
In un momento in cui le priorità sono il
superamento della crisi e la riconversione
verde delle nostre economie, le autorità
italiane firmano un'intesa dalle pesanti
e onerose implicazioni economiche e ambientali.
Attualmente sono in costruzione le prime
2 centrali nucleari EPR, una in Finlandia,
a Okiluoto, dove i costi sono schizzati dai
3 miliardi di euro preventivati a 5,5 miliardi,
con 38 mesi di ritardo nei lavori, ed una
in Francia, a Flamandville, dove la centrale
ha visto numerose interruzioni per la scarsa
qualità nei lavori.
 
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