15 Settembre, 2002 Finanza locale e Patto di stabilità - L' ANCI Lombardia esprime preoccupazione Il Presidente Guerini: “Ribadiamo le nostre richieste, anche sulla compartecipazione all’Irpef”
Finanza locale e Patto di stabilità -Il Consiglio Direttivo di ANCI Lombardia
esprime forte preoccupazione Il Presidente Guerini: “Ribadiamo le nostre
richieste, anche sulla compartecipazione
all’Irpef” Il Consiglio Direttivo di ANCI Lombardia
ha nuovamente espresso forte e unanime preoccupazione
sulle questioni legate alla finanza locale
e al rispetto del patto di stabilità. “Quasi non ho più parole – ha sottolineato
il presidente regionale Lorenzo Guerini –
per esprimere tutta la preoccupazione dei
Comuni lombardi che, pur essendo virtuosi,
non riusciranno almeno per il 60-70% a rispettare
le norme. Verrebbe da dire: non rispettiamo
il patto. Senza mezzi termini. Ma l’allarme
è grande. Bene ha fatto Anci nazionale ad
approvare il documento che valuta negativamente
le proposte avanzate dal Governo in sede
di discussione parlamentare sul “dl incentivi”
che modificano le regole del patto di stabilità
e che ritiene “condivisibile il comportamento
dei Comuni che si troveranno a non poter
rispettare il patto di stabilità per sostenere
l’economia dei propri territori”. Ma di fronte
alla gravità della situazione anche questo
ritengo sia troppo poco”.
“Come ANCI Lombardia abbiamo fatto sentire
alta la protesta nelle diverse sedi istituzionali
– ha proseguito il Presidente Guerini – e
abbiamo siglato il documento con le Anci
di Veneto, Piemonte e Friuli per chiedere
al Governo la compartecipazione dei Comuni
al 20% dell’Irpef, in attesa del federalismo
fiscale. Proprio quest’oggi, giovedì, avrò
con i presidenti di queste tre Anci regionali
un ulteriore incontro. Abbiamo chiesto un
confronto con il presidente Formigoni, per
parlare anche del Patto di stabilità su scala
regionale e per chiedere alla Regione di
farsi carico delle gravi difficoltà che stanno
vivendo i Comuni che pure sono caratterizzati
da una sana e corretta amministrazione. Ma
il punto è proprio qui. E’ inaccettabile
e grave il comportamento del governo che
non traduce in atti concreti e coerenti le
indicazioni presenti nelle mozioni approvate
recentemente dalla Camera dei Deputati in
modo bipartisan. Addirittura si va nella
direzione opposta e vengono introdotte norme
ed erogati finanziamenti che pongono i Comuni
su piani diversi in base a criteri del tutto
arbitrari e senza alcun fondamento oggettivo.
Non possiamo più tollerare scelte che per
noi sono altamente lesive. Vogliamo bilanci
credibili e la possibilità di non bloccare
gli investimenti. Il confronto riprenderà
il 7 maggio a livello nazionale”.