15 Settembre, 2002
Recupero e riqualificazione del Palazzo dell’Arte a fini espositivi
La Giunta Comunale ha approvato in linea tecnica il progetto relativo al recupero e riqualificazione del Palazzo dell’Arte a fini espositivi – Il parere del Gruppo PD
Recupero e riqualificazione del Palazzo dell’Arte
a fini espositivi. Approvazione in linea
tecnica del progetto - 1° lotto funzionale.
La Giunta Comunale ha approvato in linea
tecnica il progetto relativo al recupero
e riqualificazione del Palazzo dell’Arte
a fini espositivi – 1° lotto funzionale,
per un importo complessivo di Euro 5.000.000,00.
L’intervento riguarda il progetto del primo
lotto funzionale relativo al recupero e riqualificazione
del Palazzo dell’Arte a fini espositivi,
avendo come peculiare obiettivo rappresentare
l’eccellenza cremonese nel campo della liuteria,
riunendo le collezioni presenti sul territorio
in un contesto polifunzionale e multimediale,
idoneo a generare un positivo ed elevato
impatto sulla promozione dello sviluppo culturale,
scientifico, ambientale, educativo, economico
e sociale locale.
Il progetto rappresenta lo sviluppo della
elaborazione preliminare, ad opera degli
architetti Giorgio Palù e Michele Bianchi
per conto della Fondazione Vialli – Mauro,
finalizzata al recupero di Palazzo dell’Arte
quale Museo del calcio e sede espositiva
di arte contemporanea, mantenendone le caratteristiche
architettoniche e le linee ispiratrici, già
oggetto di parere favorevole da parte della
competente Soprintendenza (Ministero per
i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza
per i Beni Architettonici e per il Paesaggio
di Brescia Cremona e Mantova in data 8 aprile
2004).
Verificata la compatibilità del progetto
con la nuova destinazione, la Giunta ha ritenuto
di ricorrere all’ausilio dei sopraccitati
professionisti, i quali si sono dichiarati
disponibili in tal senso, anche in forza
del consenso manifestato dalla Fondazione
Vialli – Mauro in ordine alla disponibilità
ad utilizzare, con i necessari adeguamenti,
gli elaborati progettuali redatti per la
prima destinazione ipotizzata.
Il progetto costituisce il presupposto per
l’inoltro della richiesta di contributo alla
Fondazione CARIPLO per il Bando per interventi
emblematici nelle province di Cremona e Novara
– anno 2009, la cui scadenza è stata prorogata
al 31 agosto 2009.
L’intervento sarà inserito nel Piano delle
Opere Pubbliche 2009-2011 per un importo
di Euro 5.000.000,00. Il relativo finanziamento
pari al 50% del costo dell’opera non assistito
dall’eventuale contributo troverà copertura
attraverso idonea variazione del Bilancio
e degli ulteriori strumenti programmatori,
anche in base agli esiti della richiesta
di contributo che si intende inoltrare alla
Fondazione CARIPLO.
Dichiarazione della Giunta: “La decisione
che oggi abbiamo assunto è la dimostrazione
che vogliamo restituire a Cremona un’area
riqualificata posta nel cuore cittadino,
sanare una ferita che ha creato tanti disagi.
Abbiamo voluto accettare la sfida di presentare
questa richiesta di contributo alla Fondazione
CARIPLO credendo fermamente nell’utilità
per la nostra città di recuperare un edificio
storico di pregio.
La determinazione dell’Amministrazione è
anche legata all’eccezionale occasione di
potere ottenere finanziamenti su un bando
pubblico che interessa il nostro territorio
ogni sette anni: perdendo questa occasione
avremmo rinunciato ad una grande opportunità.
Vi è stata la collaborazione con i due architetti
Giorgio Palù e Michele Bianchi in quanto
è stata ravvisata la qualità del progetto
e verificata la concreta possibilità di adeguare
l’impostazione originaria agli scopi ed obiettivi
dell’Amministrazione: avere cioè uno spazio
espositivo straordinario e unico per la valorizzazione
dell’arte liutaria, classica e contemporanea,
e delle nostre eccellenze.
A fronte di un costo presunto di 10 milioni
di euro, si propone uno stralcio funzionale
di 5 milioni di euro, a dimostrazione della
volontà e della determinazione dell’Amministrazione
di restituire ai cittadini un immobile di
grande pregio architettonico recuperato.
La novità è che si è scelto di effettuare
investimenti che, come in questo caso, hanno
una concreta ricaduta sulla crescita economica
della città.
La scelta di valorizzare il Palazzo dell’Arte
non equivale in ogni caso alla rinuncia dell’ambizioso
progetto del Parco dei Monasteri. Viene oggi
effettuata una valutazione di priorità nell’esclusivo
interesse dei cittadini”.
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Posizione del gruppo Consigliare PD del Comune di Cremona sul progetto del Museo del Violino
Comunicato stampa
Il museo del violino nel programma del Centrosinistra costituisce una priorità strategica che si colloca nella riflessione che ci ha portato a ripensare il concetto di Cremona città della musica, per individuare proprio nel violino e nella liuteria il punto di eccellenza che distingue a livello internazionale la città, traino delle restanti eccellenze: musica, cultura, agroalimentare ecc.
Il progetto, che prevede di riunire in una unica sede i vari pezzi ora collocati in sedi diverse, deve integrare tutti gli aspetti che riguardano la liuteria e la musica in modo dinamico e interattivo, ponendosi in continuità con il progetto complessivo del recupero degli ex monasteri, che sta procedendo grazie agli investimenti delle passate Amministrazioni e della Fondazione Stauffer e con il completamento della progettualità riguardante il sistema museale Cremonese.
Un progetto strategico per rappresentare una eccellenza che, anche in vista dell'EXPO 2015, richiede sinergie e collaborazioni tra istituzioni diverse, tra pubblico e privato ed il coinvolgimento dei diversi soggetti interessati per la valutazione delle sedi e dei percorsi più idonei alla sua realizzazione.
Desta pertanto grande perplessità la decisione della Giunta Perri che, diversamente da quanto dichiarato nel proprio stesso programma, sceglie di collocare in modo frettoloso il museo del violino presso il Palazzo dell'Arte, decisione che sembra mossa più dall'urgenza di dimostrare di saper riempire in fretta un contenitore importante che dalla coerenza progettuale.
Per quanto è dato di capire dalla Stampa, nel Palazzo dell'Arte dovrebbero coesistere, infatti, in modo alquanto confuso, vari elementi: dalla liuteria all'agroalimentare, all'arte moderna, disperdendo così la specificità e l'originalità dell'idea.
Desta ulteriori perplessità il fatto che per aggiudicarsi un finanziamento Cariplo, che era stato destinato ad altro (l'auditorium presso il Parco dei Monasteri), si ricicli in velocità un progetto pensato per il Museo del Calcio e quindi funzionale a tutt'altri intendimenti.
Il desiderio di apparire e di bruciare le tappe porta la giunta Comunale ad orientarsi su una proposta improvvisata e dal fiato corto, mentre ad una Amministrazione che guardi davvero allo sviluppo della città servono lungimiranza e visione strategica.
Chiediamo pertanto che, su un progetto importante come quello del Museo del Violino, si attivi un confronto vero che coinvolga tutti i soggetti interessati, a partire dal mondo della liuteria, che guardi innanzitutto alla qualità ed alla coerenza del progetto (museo del violino e non delle eccellenze cremonesi) per individuare la sede più adatta e non viceversa.
Riteniamo che la scelta,qualunque essa sia, non possa non considerare le ricadute sui percorsi e sugli investimenti già effettuati in questi anni; parco monasteri, sistema museale,ecc. e che dunque l'Amministrazione debba restituire una visione chiara degli indirizzi e delle decisioni conseguenti.
Chiediamo infine che il confronto su un tema così importante per la città venga portato nel Consiglio Comunale che è l'Organo istituzionalmente competente ad assumere i necessari indirizzi.
 
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