15 Settembre, 2002
Allarme povertà: serve l’aiuto di tutti
Un numeroso pubblico ha preso parte ieri sera (lunedì 16 marzo) alle 21, presso l’oratorio di Cristo Re, all’incontro sul tema «Povertà e dintorni…»,
Allarme povertà: serve l’aiuto di tutti
Un numeroso pubblico ha preso parte ieri
sera (lunedì 16 marzo) alle 21, presso l’oratorio
di Cristo Re, all’incontro sul tema «Povertà
e dintorni…», promosso dalla San Vincenzo
di Cristo Re, nell’ambito di un ciclo di
incontri legati al tema della lotta all’analfabetismo.
La povertà è infatti una delle conseguenze
della mancanza di un’istruzione, come ha
ribadito anche l’assessore ai servizi sociali
del Comune, Maura Ruggeri, nel suo intervento.
Insieme a lei sono intervenuti anche don
Antonio Pezzetti, direttore della Caritas,
e Flavio Carli, coordinatore delle Cucine
benefiche, gestite sempre dalla San Vincenzo.
«Quello della povertà è un problema emergente,
e in continuo aumento» ha detto l’assessore.
«La crisi sta portando in situazioni di difficoltà
anche coloro che fino a pochi mesi fa riuscivano
ad arrivare a fine mese. Le richieste di
aiuto si moltiplicano, e con esse anche i
problemi a farvi fronte. Le risorse di un’amministrazione
comunale sono limitate, e il nostro timore,
nei prossimi mesi, è di non riuscire ad accontentare
tutti». Intanto sono molti i provvedimenti
messi in campo dall’amministrazione, che
cerca di tutelare più possibile i cittadini.
A partire dal pagamento delle utenze a chi
non ce la fa ed è moroso, fino alla possibilità
di non pagare le rette delle mense e degli
asili per chi ha perso il lavoro. «Ma i nostri
sono interventi di tampone. Ci vorrebbero
azioni serie ed efficaci a livello governativo»
ha concluso l’assessore.
«E’ importante che le comunità si interroghino
su quanto possono fare» ha aggiunto don Antonio
Pezzetti. «In una situazione di emergenza,
tutti dovrebbero mettersi in gioco per fare
qualcosa, cercando anche di ridimensionare
il proprio stile di vita. Per contrastare
la crisi è necessario lo sforzo di tutti,
ma soprattutto è importante rivedere come
vengono dati gli aiuti. Serve più oculatezza,
ed è importante verificare che chi chiede
abbia realmente bisogno».
«Gli utenti alle cucine benefiche sono aumentati
dell’80% in sei mesi» ha spiegato Carli.
«e mentre prima erano 50% italiani e 50%
stranieri, ora quest’ultimi sono la maggioranza.
Anche coloro che chiedono i pacchi alimentari
sono aumentati, del 50%».
Nel corso della serata, è quindi emerso un
appello: che tutti facciano qualcosa, per
migliorare la situazione. «Solo con il contributo
di tutti potremo davvero fare qualcosa» hanno
ribadito i relatori.
 
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