15 Settembre, 2002
Bonetta: “Lampade abbronzanti: sì alle cautele, no alla criminalizzazione”
Non servono i proclami o i divieti - conclude Bonetta - specialmente nei confronti dei giovani.
Bonetta: “Lampade abbronzanti: sì alle cautele,
no alla criminalizzazione”
Noemi Bonetta riconfermata Presidente Provinciale
dell’unione Benessere e Sanità prende posizione
in merito alle dichiarazioni di questi giorni
dell’Oms
Cremona 4 agosto 2009 – Molti organi di informazione
riportano oggi con grande risalto le notizie
giunte dall’agenzia per la ricerca sul cancro
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) relative alla estrema pericolosità
delle lampade abbronzanti come causa di melanoma,
spingendosi in alcuni casi a considerarle
nocive al pari dell’arsenico, l’amianto,
le sigarette. A questo riguardo CNA Benessere
e Sanità Cremona, pur riconoscendo alle agenzie
e ai ricercatori rigore scientifico, ritiene
che questo argomento, che peraltro si presenta
ciclicamente ogni estate, debba essere affrontato
con meno clamore e maggior approfondimento.
«Da anni sosteniamo – afferma Noemi Bonetta,
riconfermato Presidente di CNA Benessere
e Sanità Cremona - ad esempio la necessità
di proibire l’apertura e il funzionamento
dei cosiddetti “centri a gettone” locali
in cui di fatto l’utente gestisce autonomamente
il rapporto con l’apparecchio, senza la presenza
di personale specializzato. Analogamente
si è richiesto di non consentire la vendita
di tali apparecchiature per uso domestico
proprio per evitare un uso incontrollato
e quindi pericoloso».
E’ risaputo che “l’abbronzatura artificiale
in sicurezza” necessità della presenza di
personale specializzato in grado di valutare
vari fattori tra i quali l’età, il fototipo,
il tempo di esposizione, la eventuale presenza
di problematiche cutanee, l’utilizzo di cosmetici,
la presenza di lenti a contatto e altri fattori
o elementi atti a determinare una corretta
esposizione artificiale.
«Questa figura esiste e si chiama ESTETISTA!
– prosegue Bonetta - Detiene, in quanto in
possesso di una qualifica professionale specifica,
le conoscenze utili ad una abbronzatura sicura
svolta nei tempi giusti con modalità corrette
allo scopo di ottenere un risultato esteticamente
gradevole e al contempo sicuro per la salute».
Appare utile sottolineare, anche in considerazione
del periodo feriale, che analoghe problematiche
sollevate dall’OMS nei confronti delle apparecchiature
abbronzanti, si riscontrano nei confronti
dell’esposizione ai raggi solari. Appare
chiaro che anche in questo caso una esposizione
prolungata o sconsiderata può portare a gravissimi
problemi come appunto il melanoma. Ma il
problema in questo caso non si affronta vietando
l’esposizione bensì attraverso consigli,
indicazioni, suggerimenti che limitino al
massimo gli effetti nocivi dei raggi solari.
Analoga strategia è opportuna nei confronti
dell’abbronzatura artificiale.
«Non servono i proclami o i divieti - conclude
Bonetta - specialmente nei confronti dei
giovani. Occorre fare in modo che solo nei
centri con personale in possesso della qualifica
di ESTETISTA sia possibile usufruire di questo
servizio e promuovere semmai campagne informative
che chiariscano ai consumatori dove è possibile
e a quali condizioni effettuare una “abbronzatura
sicura” ».
fonte: CNA Cremona
 
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