15 Settembre, 2002 1°Maggio 2009. Intervengono Dolci,De Maria e Grossi I segretari generali di Cgil-Cisl-Uil di Cremona Mimmo Dolci, Giuseppe De Maria e Mino Grossi intervengono sul significato della Festa del 1° Maggio 2009
1°Maggio 2009. Intervengono Dolci,De Maria
e Grossi
I segretari generali di Cgil-Cisl-Uil di
Cremona Mimmo Dolci, Giuseppe De Maria e
Mino Grossi intervengono sul significato
della Festa del 1° Maggio 2009.
Il programma della Festa, gli impegni sul
terremoto, il lavoro per arginare la crisi
economica e nonostante le difficoltà nazionale
lo spirito unitario a livello locale prevale.
A cura di www.welfarecremona.it diretto da Gian Carlo Storti
Red/gcstCremona 29 aprire 2009.
1°Maggio 2009. Intervengono Dolci,De Maria
e Grossi
1°Maggio 2009. Intervengono Dolci,De Maria
e Grossisui rapporti unitari.
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1° MAGGIO 2009 Festa delLavoro a CREMA
CGIL - CISL - UILCREMONA
In collaborazione con A N M I L
Associazione Nazionale Mutilati Invalidi
del Lavoro
“IL LAVORO UNISCE!
Legalità, dignità, sicurezza, ambiente, diritti
e solidarietà
PER USCIRE DALLA CRISI”
PROGRAMMA MANIFESTAZIONE UNITARIA A CREMA
ORE 10,00: ritrovo in Piazza Marconi per
l’ omaggio ai Caduti del Lavorodove
interverrà il Presidente dell’ANMIL
ORE 10,15: partenza del corteo con il Corpo
Bandistico di SERGNANO
ORE 10,30: ritrovo di tutti ipartecipantiin Piazza del Duomo con saluto del Sindaco
di
Crema e con interventodi Giacinto Botti,Segretario Regionale CGIL
Lombardia, che parlerà a nome di CGIL – CISL
– UIL
In considerazione della fase economica di
crisi che ha colpito anche la nostra provincia
con forti ripercussioni sui lavoratori
e sui pensionati, CGIL – CISL – UIL hanno
avviato un confronto con i soggetti istituzionali,
economici e finanziari sulla
base di una piattaforma elaborata unitariamente.
Questo confronto ha portato a dei primi,
importanti e significativi risultati che
si sottopongono alla vostra attenzione.
Essendo accordi complessi e quindi lunghi,
in questo volantino vengono riassunti i capitoli
principali. Si invitiano i Lavoratori
e le Famiglie che si dovessero trovare nelle
condizioni sotto riportate, e quindi potenziali
beneficiari di tali provvedimenti
concordati, a rivolgersi agli uffici di CGIL
– CISL – UIL o alle rispettive categorie
di appartenenza sindacale per tutti gli
approfondimenti al fine di verificare la
certezza del diritto e le modalità di fruizione.
LE TAPPE
1. PROTOCOLLO D’INTESA PER LA CONDIVISIONE
DELLE INFORMAZIONI E DELLE MISURE ANTICRISI
Si tratta di un accordo quadro firmato da
28 soggetti di natura Istituzionale, Sociale,
Economica della provincia di Cremona.
Si definisce il contesto in cui si deve agire
e le finalità che si assumono.
I firmatari del presente accordo convengono
su:
· un costante confronto ed approfondimento
sull’andamento della crisi
· un confronto circa le priorità di intervento
· sollecitazioni congiunte d’intervento sui
soggetti non firmatari ma fondamentali per
il contenimento della crisi
· la necessità di operare in stretto rapporto
ma all’interno delle proprie competenze,
al fine di arginare la crisi e le
ricadute su redditi ed occupazione
a tal fine è stato costituito uno specifico
tavolo presso l’Amministrazione provinciale
che assume anche il ruolo di segreteria
e coordinamento.
L’obiettivo concreto che si danno le parti
firmatarie all’interno delle loro programmazioni
e della rispettiva attività, è di dare
la priorità alle misure necessarie al rilancio
occupazionale, al contenimento della crisi
ed al conseguente disagio sociale che
ne deriva.
2. PROTOCOLLI PER L’ANTICIPAZIONE DELL’INDENNITA’
DI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI
ORDINARIA - STRAORDINARIA - STAORDINARIA
IN DEROGA E DELLA MOBILITA’ - SOSPENSIONI
DELLE RATE DEL MUTUO -
Sono due accordi che coinvolgono la Banca
Popolare di Cremona-Banca Popolare di Crema
– il circuito delle BCC del
Cremonese – Cremasco – Cassa Rurale del Cremasco
– Banca Dell’Adda Cassa Rurale ed Artigiana
di Rivarolo Mantovano
– Cassa Padana – Dovera e Postino –
I Protocolli individuano le procedure, i
criteri d’accesso e di erogazione dell’anticipazione
dei trattamenti da parte delle
banche aderenti. L’accordo agisce quando
il pagamento diretto da parte dell’INPS o
la mancata anticipazione da parte del
Datore di lavoro possano determinare per
lo stesso Lavoratore una difficoltà di carattere
finanziario. In caso di CIGO o
GIGS in deroga l’anticipazione riguarda solo
i lavoratori, che dal verbale tra le parti,
risultino sospesi a zero ore per
minimo 8 settimane.
CHI ACCEDE:
Lavoratori dipendenti da aziende aventi sede
legale/unità produttiva in provincia di Cremona
coinvolti da
processi di CIGO,GIGS, CIGS in Deroga e Mobilità
ed aventi diritto al trattamento integrativo
e titolari di
conto correte presso una delle banche aderenti
al protocollo.
QUANDO:
dopo che gli ammortizzatori sociali hanno
ricevuto Approvazione:
· da parte dell’ INPS se si tratta di CIGO
e solo nel caso in cui il Datore di Lavoro
non possa anticipare
l’indennità ed abbia ottenuto l’autorizzazione
dall’INPS al pagamento diretto.
· Dall’esame congiunto per la CIGS e CIGS
in Deroga.
· allla validazione della Provincia e successivamente
approvata dalla Regione Lombardia in caso
di
MOBILITA’
QUANTITA’:
· Massimo 1.000 euro al netto degli oneri
sociali e fiscali per sette mesi complessivi.
La concessione del
credito terminerà con il versamento da parte
dell’INPS dell’indennità spettante. L’anticipo
sarà esente
(non si pagherà) da tassi di interessi e
spese di gestione del conto.
LA SOSPENSIONE DEL MUTUO spetta al Lavoratore
in CIGO – CIGS – CIGS in deroga – MOBILITA’
O ABBIA PERSO IL
LAVORO PER CAUSE INDIPENDENTI DALLA PROPRIA
VOLONTA’ e manifesti difficoltà al pagamento
del mutuo in essere con
la banca. In questo caso potrà chiedere la
sospensione del pagamento per massimo 12
mesi per i mutui ipotecari e 6 per i
chirografari. La sospensione non comporta
oneri e spese aggiuntive per il Lavoratore.
Le rate sospese saranno messe in
coda al piano d’ammortamento.
3 - ACCORDI COMUNALI ANTI-CRISI
CGIL CISL UIL di Cremona e i Sindacati Confederali
dei Pensionati si sono confrontati con le
Amministrazioni
Comunali sugli effetti della crisi economica
sui rispettivi territori ed hanno convenuto
di individuare degli
interventi concreti per quei lavoratori e
quelle famiglie che possono avvalersi solo
di parziali, o in molti casi
inesistenti ammortizzatori sociali.
L’ efficacia di detti interventi terminerà
al cessare della condizione di emergenza
reddituale determinatasi.
Gli accordi per ora sottoscritti, sono con
Comuni di:
Cremona, Crema, Castelleone e Casalmaggiore
A CHI RIVOLGERSI
I cittadini interessati, purchè residenti
nei comuni firmatari, possono rivolgersi
ai relativi Servizi Sociali
Per tutti i casi, la situazione di “nuova
fragilità” verrà certificata dai Servizi
Sociali dei Comuni, attraverso il cosìddetto
ISEE istantaneo.
(Raffronto ISEE con attuale busta paga certificante
la cassa integrazione o altra idonea documentazione
raffigurante la situazione).
COMUNE DI CREMONA
MISURA INDIVIDUATA
Sospensione del pagamento delle rette dei
servizi scolastici ( mense e rette asili)
per i casi di maggiore emergenza sociale
verificatisi a partire
dal 1.12.2008 e successivi (perdita posto
di lavoro, mancato rinnovo di contratto a
termine o atipico in genere, utilizzo ammortizzatori
sociali).
COMUNE DI CREMA
MISURE INDIVIDUATE
1.A seguito di modifiche reddituali derivanti
dagli effetti della crisi (perdita del posto
di lavoro, mancato rinnovo di contratto a
termine o
atipico in genere, utilizzo di ammortizzatori
sociali), verrà sospeso il pagamento delle
rette dei servizi scolastici (mense, rette
asili) per i
casi di maggior emergenza sociale a partire
dal 1.12.2008 e successivi
Il Comune attiverà un tavolo di confronto
con gli istituti di credito locali per un
loro coinvolgimento a supporto delle fasce
sociali più
colpite dagli effetti della crisi.
COMUNE DI CASALMAGGIORE
CITTADINI INTERESSATI
I cittadini residenti che hanno subito la
perdita del posto di lavoro, precario o stabile,
la cassa integrazione o il combinato di questi
fattori in
ambiti familiari con anziani e/o figli.
MISURE INDIVIDUATE
La Giunta Comunale ha stanziato un fondo
straordinario anticrisi per l’anno 2009,
di euro 100.000, di cui il 70 per cento sarà
prevalentemente destinato alle categorie
di cui sopra.
PRIMA FASCIA DI INTERVENTO
1 il Comune mette a disposizione una parte
dl fondo per la seguente iniziativa:
nel caso di accesso al credito, attraverso
l’accensione di un prestito SOS presso la
Banca convenzionata da parte di utenti identificabili
nelle categorie sopra
descritte, il Comune interverrà, a fondo
perduto, anticipando la relativa quota interessi
per un anno. Questo permetterà all’utente
di iniziare la restituzione
del prestito alla Banca convenzionata, dopo
un anno dall’erogazione.
2. il Comune interverrà come garante per
una cifra non superiore al 30% per singolo
prestito e fino ad un ammontare massimo complessivo
di 30.000
euro, che altrimenti non sarebbe erogato
dalla banca per mancanza di sufficienti garanzie;
SECONDA FASCIA DI INTERVENTO
Fino all’esaurimento di una somma complessiva
di 20.000 euro, il Comune erogherà direttamente
attraverso i servizi sociali:
a. borse a fondo perduto (una tantum), fino
ad un massimo di 500 euro cadauna, per situazioni
di particolare gravità
TERZA FASCIA DI INTERVENTO
A. Per le tipologie di cittadini sopra indicati,
il Comune si impegna alla sospensione temporanea
di rette di servizi a domanda individuale
(es. asili nido,
SAD, telesoccorso).
B. Il Comune si impegna inoltre alla verifica,
in caso di necessità, presso le strutture
residenziali del distretto (Case di Riposo),
della sospensione
temporanea delle rette a carico di familiari
individuabili nelle tipologie sopra descritte.
Agli interventi di cui alla seconda e terza
fascia (punto A), il Comune destinerà almeno
la metà del fondo anticrisi stanziato.
L’Amministrazione Comunale di Casalmaggiore
si assume l’impegno, per l’anno 2010, in caso di necessità, di rifinanziare il fondo
anticrisi,
compatibilmente con le risorse di bilancio
disponibili.
COMUNE DI CASTELLEONE
CITTADINI INTERESSATI
Chi a partire dal 01/01/2009 ha perso il
posto di lavoro, non ha avuto rinnovato il
contratto atipico o si sta avvalendo di ammortizzatori
sociali o si trova in una situazione di evidente
fragilità a causa della crisi in atto.
Per tutti i casi, la situazione di “nuova
fragilità” verrà certificata dai Servizi
Sociali del Comune, attraverso l’ ISEE familiare
istantaneo che viene fissato, in
una prima valutazione, ad un valore massimo
di 15.000,00 euro.
MISURE INDIVIDUATE
Viene costituito un fondo anticrisi di 30.000,00
Euro che sarà così ripartito:
La quota massima disponibile per nucleo familiare
non supererà i 500,00 Euro.
1. La somma di 15.000,00 Euro sarà destinata
all'esonero o riduzione delle rette di servizi
a domanda individuale o di tributi comunali
(
nido, mensa scolastica, CAG, Fuori Orario,
TIA, .) oppure di sostegno alle spese di
luce, acqua e gas;
N.B. in questi casi la residenza del richiedente
non deve essere inferiore ai tre anni;
2.La somma di 10.000,00 Euro sarà utilizzata
per l'erogazione di contributi speciali per
progetti riguardanti situazioni di grave
disagio
economico;
3.La somma di 5000,00 Euro è prevista sotto
forma di garanzia per l’accesso a prestiti
(progetti di micro credito), in collaborazione
con
le associazioni locali (esempio CAV – Caritas)
che intendono collaborare in rete, a sostegno
del progetto.
I Comuni inoltre si adopereranno con le imprese
del commercio, per attivare forme di acquisto
solidale per le famiglie
I Comuni si impegnano a proseguire nella
contrattazione sociale territoriale a sostegno
del reddito e delle condizioni di
vita dei lavoratori, dei pensionati e delle
famiglie.