15 Settembre, 2002
Lettera a un soldato ! di Giorgino Carnevali
Linda Malnati, lezioni e racconti . Milano 1892
L I N D A M A L N A T ILEZIONI E RACCONTI LIBRO DI LETTURA PER LA CLASSE TERZA ELEMENTARE APPROVATOdal Consiglio Scolastico Provinciale di Milano
SESTA EDIZIONEriveduta e corretta MILANO
PRESSO L’AUTRICE – VIA MAZZINI, 7e presso i principali Libraianno 1892
Caro direttore G.Carlo,
codesta in premessa altro non è se non la
pagina iniziale (copertina compresa) di un
vecchissimo libro di lettura di mio nonno
Carlo Alberto. Il tempo ha conservato integro quel bellissimo testo di lettura,
solo qualche lieve sgualcitura si può notare.
Tuttavia io lo custodisco gelosamente, con
cura, con tanta cura, semplicemente perché
lo considero uno dei più bei ricordi di mio
nonno, non solo, soprattutto lo ritengo “scrigno
insostituibile” (metafora) che racchiude
storie inedite di vita vissuta. Tra le sue
innumerevoli, appassionanti e significative
“letture” si evincono, a tutt’oggi, modi
e metodi comportamentali improntanti ad un
trascendente affetto per i propri cari, soprattutto
se il protagonista di queste lettere si trova
“sotto le armi”, lontano da quei tanto abbisognevoli
affetti familiari. Volentieri vò a favorirvene
la lettura.
LETTERA DI UN SOLDATO
Caro fratello,
sono appena otto giorni che io mi trovo al
Reggimento e già mi pare un anno. Non mi
trovo male, né mi pesa la vita faticosa del
soldato, ma sento di essere lontano da voi
e ho un vivo desiderio di sapere quello che
fate, che dite, che pensate. Quando io sono
partito la mamma era indisposta e triste:
s’è rimessa adesso? Povera donna! Voleva nascondere a tutti, a me specialmente,
il suo grande dispiacere e così ha sofferto
maggiormente. Dille che io sto bene, che
non manco di nulla, che il lavoro non mi
pesa, perché lei mi ha abituato presto alla
fatica ed ora ci sono avvezzo così bene da
non sentirmi mai troppo stanco, nemmeno dopo
le lunghe ore di esercizi che si fanno sotto
la sferza del sole. I superiori mi trattano
con cortese serietà e tra i compagni ve ne sono due o tre così allegri e burloni
che proprio non ci permettono di esser melanconici. Scriverò più a lungo quando
tu, pigrone, mi avrai mandato le notizie
di casa. Perché non hai scritto prima d’ora?
Non sei malato eh? Rispondimi presto e ricordati
di parlarmi di tutto: della mamma, che mi
manca tantissimo, del babbo, di te, dei tuoi
studi e della nostra Mina. Ha già incominciato
a lavorare per me? Dille che aspetto le belle
calze che mi ha promesso. Saluta amici e
conoscenti, bacia i genitori e la sorella
e tu abbiti una affettuosa stretta di mano
dal tuo
aff.mo Filippo
Alessandria, 15 maggio 1889
Null’altro da aggiungere, caro direttore,
se non……..”I ricordi del passato sono un
sottile filo che tiene unito il mondo”. Avanti
la croce, dunque, ha inizio la processione!
giorgino carnevali
Cremona 5 agosto 2009
 
|