15 Settembre, 2002
Spettacoli di agosto e settembre inseriti nel cartellone IV edizione del "Festival di Mezza Estate
Si riparte con Les Tambours du Bronx – Mercoledì 26 agosto, ore 21
Schema riepilogativo degli spettacoli di
agosto e settembre inseriti nel cartellone
della quarta edizione del "Festival
di Mezza Estate" il quale, dopo la pausa
di Ferragosto, riprenderà la propria programmazione
con lo spettacolo "Les Tambours du Bronx".
Les Tambours du Bronx – Mercoledì 26 agosto,
ore 21
Il sipario si apre lento ed elegante e la
scena che si presenta ai nostri occhi è questa:
sedici barili da petrolio disposti a ferro
di cavallo, altrettanti ragazzoni in nero,
32 pezzi di legno pronti a battere. Questa
dissonanza, tra l'atmosfera tradizionale
di un teatro e la modernità dello spettacolo,
è solo la prima di tante altre affascinanti
e solo apparenti incongruenze. Les Tambours
du Bronx cominciano a battere, ipnoticamente
ritmici, dando vita a quell'intreccio di
primordialità e modernità che rende lo spettacolo
unico nel suo genere. In un'ora e mezza di
urla virili e battiti cardiaci c'è il succo
di un gruppo nato quasi per caso quindici
anni fa, alla periferia di Never, Francia.
Lì c'è un Bronx che avvolge le vite di ragazzi
cresciuti sulla strada, abituati ai fumi
delle ciminiere, alla musica dei martelli
pneumatici. Nello spettacolo c'è tutto lo
stress metropolitano, la saturazione industriale
che si è impossessata del nostro modo di
vivere, la fretta della costruzione di qualcosa
che presto si distruggerà; ma c'è anche il
sapore della terra battuta, della polvere
e del fango, di tutta quella primitività
tribale che fissa le sue radici in Africa,
culla dell'umanità. Il metallo dei bidoni
e il legno, la ricreazione di rumori ferroviari
e l'utilizzo dell'urlo umano, i movimenti
meccanici alternati a quelli di una danza
millenaria. Ogni passo, ogni suono, ogni
dettaglio di questo concerto mette in luce
il movimento forsennato tra questi due estremi:
il passato selvaggio e il futuro frenetico.
Immaginate una poesia di Marinetti come accompagnamento
ad una danza propiziatoria del centro Africa. Ecco Les Tambours du Bronx.
La vedova allegra – Domenica 30 agosto, ore
21
In collaborazione con la CNA di Cremona per
il 60° della sua Fondazione
L’ambasciatore del Pontevedro a Parigi, il
barone Mirko Zeta, ha ricevuto l’incarico
di trovare un marito alla bella vedova Anna
Glavary, in possesso di una favolosa somma
di denaro ereditata dal defunto marito molto
più anziano di lei. Ma bisogna assolutamente
convincere la Vedova Allegra a sposare un Pontevedrino, in quanto se
dovesse contrarre un nuovo matrimonio con
uno straniero, il suo capitale passerebbe
all’estero e distruggerebbe la banca Pontevedrina,
che naviga in bruttissime acque. Il Barone
Zeta con la complicità del proprio cancelliere
Njegus, organizzano incontri tra la Vedova ed il conte Danilo, con l’intento di fare sposare
i due. Ma si scopre improvvisamente che: fra Anna
e Danilo, alcuni anni prima, c’era già stata
una storia amorosa piuttosto burrascosa.
Nell’intreccio si scopre che anche la signora
Valancienne moglie del barone Zeta, ha problemi
di cuore con un assiduo corteggiatore, Camillo
de Rossillon, pur cercando di autoconvincersi
che è una “donna onesta” e che per tale ragione
non può rovinare il suo matrimonio. Durante
una festa nel palazzo di Anna Glavary, Valancienne e Camillo si danno convegno nel
chiosco per un incontro amoroso, ma nell’attimo
che stanno per essere sorpresi, onde evitare
che succeda uno scandalo inqualificabile
all’ambasciata, Njegus fa prendere il posto
di Valancienne, alla signora Anna facendo
presupporre di essere legata a Camillo. Ma
Danilo roso da una malcelata gelosia pensa
a sua volta che non è uno scambio voluto
ma invece un vero interesse tra Camillo de
Rossillon e Anna Glavary, in tal modo fa risaltare l’amore che Danilo ha ancora per
la bella Vedova. Tutto si risolve e l’amore tra i due, sempre
con l’aiuto del furbo Njegus, verrà consolidato da “ Chez Maxim” un locale
molto alla moda della Parigi del 900. Tutto avviene al languido suono d’un valzer
mentre tutti i Pontevedrini festeggiano tanto
la coppia che i milioni rimasti, fortunatamente, nelle
casse dello stato.
Blem blem, fiu fiu, dum dum! – Venerdì 4
settembre, ore 21
Debutto nazionale
con Gianluca De Martini e la partecipazione delle Sorelle Marinetti
Blem Blem, Fiu Fiu Dum Dum!, lo spettacolo
che l’Orchestra Maniscalchi presenterà a
Cremona in Prima Nazionale non è un semplice
concerto, ma un vero e proprio spettacolo
di teatro musicale: lo spettatore viene accompagnato
da Gianluca De Martini e dall’Orchestra Maniscalchi
in un percorso fatto di canzoni, musiche,
ma anche aneddoti e note di costume su quel
difficile e pur tuttavia magico periodo musicale
del nostro recente passato. Lo spettacolo
è diviso in due atti di circa 45 minuti l’uno.
I testi sono di Giorgio Bozzo e la regia
è curata da Max Croci.
Gino Paoli in Live 2009 – Sabato 5 settembre,
ore 21
Un autentico concerto-evento, quello che
vede Gino Paoli celebrare un nuovo traguardo
della sua carriera: i cinquant’anni. Sul palcoscenico, assieme a lui, Vittorio
Riva (batteria), Marco Caudai (basso), Maurizio
Fiordiliso (chitarra), Carlo Firmani (chitarra),
Dario Picone (pianoforte e tastiere). Con
loro i GnuQuartet: Francesca Rapetti (flauto),
Roberto Izzo (violino), Raffaele Rabaudengo
(viola), Stefano Cabrera (violoncello). Il
grande cantautore genovese porterà sul palco,
oltre ai grandi successi che ne hanno fatto
un big della canzone italiana, anche i brani
del suo ultimo cd di inediti “Storie”, uscito
il 23 gennaio (distribuzione Sony Music)
a sette anni di distanza dall’ultimo lavoro discografico.
“Storie” è un disco, come nella miglior tradizione
paoliana, senza esclamativi, ricco invece
di interrogativi, proposti senza alcuna pretesa
di risolverli. Un album allegorico, fiabesco
e narrativo, da cui appunto il titolo, che
racconta come in dodici cortometraggi piccole
e grandi storie della vita quotidiana.
Patti Smith and her band – Venerdì 11 settembre,
ore 21
Icona del rock, poetessa, fotografa di fama
mondiale, ma anche figura chiave della cultura
del ‘900, l’anima eclettica, anarchica e
irriverente di Patti Smith ha ispirato intere
generazioni e contaminato con la sua energia
ambiti apparentemente lontani. Nel corso
della sua splendida carriera, sempre improntata
all’esercizio dell’onestà e dell’arte, sempre
lontana da qualsiasi idea commerciale di
musica, Patti Smith ha davvero scritto la
storia della cultura alternativa del ‘900,
vivendo e lavorando in modo spontaneo con
personaggi quali Robert Mappelthorpe, Allen
Ginsberg, Bruce Springsteen, Philip Glass
e tanti altri. Nonostante gli infiniti riconoscimenti,
dalla Rock and Roll Hall of Fame al titolo onorifico di "Commandeur des
Arts et des Lettres”, Patti Smith mantiene
ad oggi un profilo di assoluto understatement.
Festival di Mezza Estate c/o Arena Giardino
viale Po, Parco Ugo Tognazzi – Cremona
www.festivalmezzaestate.it – 0372/407230 – 0372/800387
Ufficio Stampa: Fabio Canesi
Cellulare 328.5417195
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