15 Settembre, 2002
OUT of AFRICA 2009 - black music a Caorso 2a edizione 11 e 12 settembre
Concerto organizzato da Comune di Caorso e Proloco di Caorso
INGRESSO GRATUITO
venerdì 11 settembre 2009 alle ore 21.00
sabato 12 settembre 2009 alle ore 23.00
alla Rocca Mandelli in Piazza della Rocca a Caorso
venerdì 11 settembre
HABIB KOITE & BAMADA (Mali)
Habib KOITE chitarra, voce
Abdul Wahab BERTHE basso
Boubacar SIDIBE chitarra, armonica
Souleymane ANN batteria, calebasse
Mahamadou KONE percussioni
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sabato 12 settembre
LURA & Grupo (Lisbona – Capo Verde)
LURA voce e percussioni
Osvaldo DIAS VAISS chitarra
Edevaldo FIGUEIREDO RUSSO basso
Carlos PARIS MORAIS KAU batteria
Antonio SANTOS VIEIRA TOY piano e direzione musicale
Guillaume SINGER violino
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Gli spettacoli sono a ingresso gratuito e hanno inizio alle 21.30.
I concerti si terranno nella Rocca Mandelli, cuore del paese.
Mercatino etnico e stand gastronomici accoglieranno gli spettatori.
Caorso si raggiunge dall’Autostrada A 21 (TO – PC – BS), uscita Caorso.
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Due giorni dedicati alla musica africana, un’esplosione di ritmo dal continente nero al cuore della pianura padana:
venerdì 11 e sabato 12 settembre 2009 torna a Caorso (PC) Out of Africa, rassegna che giunge quest’anno alla sua seconda edizione.
* Si parte venerdì 11 settembre dal Mali, il paese che ha visto nascere e ha fatto conoscere in Europa e nel mondo personalità musicali di spicco: protagonista a Caorso sarà l’artista Habib Koite con il suo gruppo storico Bamada; chitarrista, con un modo tutto suo di suonare la chitarra (accorda lo strumento in scala pentatonica e suona con le corde aperte come fosse uno strumento tradizionale, il kamale n'goni) è uno dei musicisti più noti e celebri dell’Africa, discendente di nobili griots Khassonké, trovatori tradizionali che portavano intelligenza, saggezza e intrattenimento musicale durante le riunioni sociali o avvenimenti importanti. A differenza dei griots, il suo canto è intimista con cadenze, ritmi e melodie varie. Si avvicina anche al blues e al flamenco, due generi che studia insieme a Habib Khalilou Traoré, un veterano della leggendaria band Afro-Cubana Maravillas du Mali. Lo stile predominante di Habib si basa però sulla danssa, un ritmo popolare della sua città natale del Keyes. “Mi incuriosisce tutta la musica del mondo ma faccio musica del Mali – dice -, nel mio paese abbiamo così tanti bei ritmi e melodie. Molti villaggi e comunità possiedono il loro tipo di musica. Solitamente i musicisti del Mali suonano soltanto in loco la loro musica etnica ma io amo andare ovunque. Il mio lavoro è di cogliere tutte queste tradizioni per farne qualcosa da usare nella mia musica”. Habitué di importanti festival come il Montreux Jazz Festival il WOMAD ed il World Roots Festival. Dalla primavera del 2000 è in Tour in tutto il mondo: dopo l’ Europa e la Turchia, gli USA dove stato invitato come ospite nel leggendario gruppo jazz d’avanguardia Art Ensemble of Chicago, i paesi latini, l’Australia… Le doti artistiche e la forte personalità di Habib gli hanno fruttato l’adorazione di fans del calibro di Jackson Browne and Bonnie Raitt. A Caorso, oltre alla sua musica, porta la sua filosofia. “La vita può essere bella o brutta ovunque tu vivi. Le persone devono capirlo. Anche se il Mali è povero abbiamo ancora una alta qualità della vita: si può andare in giro e sorridere, e qualcuno ti sorriderà a sua volta. Ci ho pensato a lungo e non sono sicuro che i paesi poveri abbiano una qualità della vita inferiore”.
* Sabato 12 settembre 2009 sul palco di Caorso sale Lura, con il suo Grupo, nata a Lisbona, ma con l’anima residente Capo Verde. Perché la musica africana. che si trasmette oralmente e si impara già da piccoli per imitazione, continua a vivere nelle comunità emigrate e a diffondersi nel mondo anche per questa via. “Canto le suggestioni di Sao Tiago e Santo Antao, delle isole che sono la terra di mio padre e mia madre – racconta la bellissima Lura -, perché cantare la musica di Capo verde è la gioia di arrivare a toccare cose sepolte in me che non sospettavo nemmeno di conoscere”. Le sue sonorità sono gemme delicate, intensa sodade, infinita grazia e di pura energia, nel quale funana e coladera, morna e batuque, jazz e pop d’autore si fondono in un linguaggio perfetto e dal fascino inaudito. Lura è esplosa sui palchi internazionali come la unica vera erede della grande Cesaria Evora, nonostante tra le due artiste esistano differenze stilistiche notevoli, ma già all’inizio della sua carriera per Lura il giornalista portoghese José Eduardo Agualusa scrisse grandi parole di elogio “A chiunque mi chieda un nome per il futuro della musica di Capo Verde io rispondo senza dubbi, Lura”.
 
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