15 Settembre, 2002
Lettera di Emanuele Fiano Candidato alla Segreteria PD della Regione Lombardia
Questo congresso è per noi un'occasione per parlare dell'Italia e della Lombardia oltre che del futuro del nostro partito.
Lettera di Emanuele Fiano Candidato alla
Segreteria PD della Regione Lombardia
Questo congresso è per noi un'occasione per
parlare dell'Italia e della
Lombardia oltre che del futuro del nostro
partito.
Cara Democratica, caro Democratico,
io sono convinto che il nostro grande progetto
di innovare e trasformare la
politica, per dar vita ad una nuova stagione
di giustizia, sviluppo e
partecipazione nel nostro Paese, sia ad un
passaggio davvero cruciale.
Dobbiamo rialzare la testa, uscire dallo
smarrimento che negli ultimi tempi
abbiamo vissuto e non rinunciare alla battaglia
per il cambiamento, in
Italia come nella nostra regione. Se non
lo faremo, saremo destinati alla
marginalità e alla sconfitta.
Questo congresso è per noi un'occasione per
parlare dell'Italia e della
Lombardia oltre che del futuro del nostro
partito.
Per questo ho deciso di candidarmi come segretario
regionale lombardo del
PD:
perché è il momento di spendersi completamente
e in prima persona per ciò in
cui si crede e per rafforzare sempre più
il nostro Partito attraverso il
confronto vero delle idee e l'uso delle Primarie.
Mi candido convinto di poter essere il segretario
che in Lombardia deve
guidare il Partito che potrà cambiare la
nostra regione davvero, ponendo
fine ad un sistema di potere lungo 15 anni
che ha soffocato le qualità della
Lombardia sotto una montagna di interessi
particolari, togliendole
autonomia, orgoglio e slancio.
I Congressi e le Primarie che ci apprestiamo
a vivere non sono una guerra:
sono, invece, la grande opportunità che abbiamo
per confrontarci e costruire
un nuovo inizio per noi Democratici, dove,
rispettosi e coscienti dei
percorsi e delle radici di ognuno di noi,
si pensi e si costruisca insieme
il futuro, senza mai voltarsi indietro, con
coraggio, responsabilità e
determinazione.
Dobbiamo rialzarci, convinti di avere la
passione e gli strumenti per
rappresentare il Paese che lavora e vive
onestamente, rispondendo alle
domande e ai bisogni che esso esprime, offrendogli
una nuova visione di
sviluppo equo e sostenibile, una nuova stagione
di garanzie sociali unite ai
diritti individuali, offrendogli un Partito
capace di interpretare insieme i
diritti e le speranze di chi vive, lavora
e produce onestamente. Noi,
possiamo davvero farlo insieme, uscendo una
volta per tutte da uno stato di
minorità che, soprattutto qui, ci affligge
e ci limita, imparando anche
dagli errori passati per non ripeterli più.
Per questo la mia scelta per il segretario
nazionale è convintamente a
favore di Dario Franceschini, perché in questi
pochi mesi ha fatto bene e
tenuto unito il PD in un momento di grave
difficoltà e perché capace di
farci superare la logica delle passate appartenenze,
di intraprendere il
nuovo cammino verso il futuro che abbiamo
scelto.
La mia candidatura, però, vuole andare anche
al di là della mozione
nazionale per cui io voterò, perché a partire
dalla Lombardia, serve un'idea
di partito regionale che non ricalchi gli
schemi nazionali. Io penso e credo
in un Partito capace di unire i suoi iscritti
e i suoi elettori,
valorizzando i primi e coinvolgendo costantemente
i secondi, dove
l'autonomia locale sia ricchezza per un nuovo
grande progetto nazionale e
non venga mai negata o messa in secondo piano,
soprattutto per quel che
riguarda le rappresentanze istituzionali,
i ruoli di responsabilità, le
risorse.
E' per tutto ciò che intendo battermi e chiedo
a tutti coloro che non si
rassegnano alle sconfitte di impegnarsi con
me in questo congresso.
Possiamo e dobbiamo far rinascere un grande
Partito Democratico, possiamo e
dobbiamo batterci per una nuova Lombardia.
Possiamo e dobbiamo farlo, adesso e insieme.
Emanuele Fiano
Candidato alla Segreteria PD della Regione
Lombardia
 
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