15 Settembre, 2002
Human
Evento presentato al CRAC di Cremona da Mona Lisa Tina - Dal 3 ottobre (ore 18) al 3 novembre in Via XI Febbraio 80
CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea
associazione non profit
Press release – Settembre 2009
TITOLO DELLA MOSTRA: Human
ARTISTA: Mona Lisa Tina
CURATORI: Dino Ferruzzi, Gianna Paola Machiavelli
INAUGURAZIONE: Sabato 3 Ottobre 2009 ore 18.00
APERTURA AL PUBBLICO: dal 3 Ottobre al 3 Novembre 2009
ORARI DI APERTURA:
da lun a ven ore 10.00 – 16.00 sab ore 10.00 – 13.00
e su appuntamento - festivi chiuso
PATROCINI:
Comune e Provincia di Cremona, Ufficio Scolastico Provinciale di Cremona
Evento organizzato in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci
SEDE e INFORMAZIONI:
CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea
Liceo Artistico Statale "Bruno Munari"
Via XI Febbraio 80 – Cremona
tel/fax 0372 34190 – cell. 347 7798839
crac.cremona@artisticomunari.it
www.crac-cremona.org
Human è il secondo evento presentato al CRAC da Mona Lisa Tina, il progetto è parte di un ciclo pensato in tre momenti, il primo è stato presentato nel 2008 nella galleria fuorizona artecontemporanea di Macerata, all’interno della mostra personale “Anamnesi”.
Lo spazio, invaso da luce rossa, rivela una condizione di attesa e sospensione. Al centro, illuminato da un fascio di luce bianca, disteso su una barella, un corpo giace immobile.
Tre teche, in vetro e specchio, sono posizionate ciascuno lungo le tre pareti perimetrali della stanza, impreziosite dal rivestimento in seta rossa che ricorda il tessuto dei paramenti sacri, espongono strumenti chirurgici utilizzati in ginecologia, andrologia e veterinaria.
L’attenzione è posta sul corpo, il corpo dell’artista, come luogo vivo da modificare. È un corpo “contaminato”, che aspira ad una visione aperta e persino incerta dell’identità individuale, fisica e psichica. È Un corpo nudo, consapevolmente “messo in scena” nella sua natura di ibrido: è maschio, è femmina, è animale , è vegetale. Così in vista e offerto propone al fruitore “la ricombinazione dell’identità individuale e l’ibridazione dell’io” ( Gilles Deleuze e Felix Guattari). Reinventa, nella finzione, nuovi canoni estetici, enfatizzando l’avvento delle nuove tecnologie ormai in grado di generare nuove figure dell’immaginario.
“Tutti gli elementi del mio percorso sono riconducibili ad un’ottica post humana, pur attingendo dalla body art degli anni 60 che pensava al corpo come luogo d’azione artistica provocatoria politica e sociale nei suoi limiti e confini biologici.
(Anche se già il movimento punk degli anni ’70 aveva aperto la strada ad idee e comportamenti che confluirono successivamente ad un nuovo modo di pensare al corpo con pratiche dolorose, come il pircing ed il tatuaggio, in una prima forma di manipolazione e trasformazione del proprio aspetto fisico).
La mia riflessione celebra la trasformazione del corpo dove il genere e la forma non definiscono più l’essere umano, la sua singolarità e la sua appartenenza.
Human è il “nuovo corpo” che si libera dall’adeguamento ad un modello ideale di bellezza, di razza e di sesso e celebra le infinite possibilità di contaminazione dei generi e di pensiero in un corpo fisico e mentale transitorio”.
 
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