15 Settembre, 2002
Cremona, l'ultima traccia del reale.L'altra piuttura del '900 a Cremona.
Fondazione Città di Cremona Patrocini: Provincia di Cremona, Comune di Cremona, Comune di Crema, Comune di Casalmaggiore,Comune di Castelleone

Si informa la cittadinanza che la Prof.ssa Tiziana Cordani, curatrice della mostra "L'ULTIMA TRACCIA DEL REALE: L'ALTRA PITTURA NEGLI ARTISTI CREMONESI DEL NOVECENTO" - Tino Aroldi - Gianetto Biondini - Sereno Cordani - Raffaele Ghidelli - Goliardo Padova, terrà visite guidate gratuite domenica 11 ottobre 2009, dalle ore 16 alle ore 18, presso la Sala Consiliare della Fondazione Città di Cremona, in piazza Giovanni XXIII n. 1 a Cremona.
Oggetto: mostra di pittura artisti cremonesi del Novecento
Ente promotore : Fondazione Città di Cremona
Patrocini: Provincia di Cremona, Comune di Cremona, Comune di Crema, Comune di Casalmaggiore, Comune di Castelleone
Luogo: Cremona, Sala Consiliare sede Fondazione Città di Cremona, piazza Giovanni XXIII, 1.
Inaugurazione su inviti il 22 settembre 2009 alle ore 17.
Periodo: 22 settembre - 22 ottobre 2009.
Orari visita mostra: feriali 9-12,30 e 15-19; sabato 17 – 19.
Festivi: solo su prenotazione allo 0372/421011 – segreteria@fondazionecr.it
Titolo mostra: “ L’ultima traccia del reale: l’altra pittura negli artisti cremonesi del Novecento-
Tino Aroldi – Gianetto Biondini – Sereno Cordani – Raffaele Ghidelli – Goliardo Padova”
Curatore: Prof. Tiziana Cordani, Coordinatrice della sezione dell’arte del Novecento cremonese della Fondazione Città di Cremona, critico d’arte
Collaborazione: Cariparma - Crèdit Agricole
Catalogo ed allesimento: Prof. Tiziana Cordani
Impianti:Service Lito ( Persico Dosimo, Cr.); Stampa: Cooperativa Antares (Cr.)
Desiderando procedere nel solco tracciato dalle lezioni sull’arte del Novecento, organizzate dall’esperta d’arte Maria Rosa Ferrari Romanini, che si sono recentemente concluse presso la sede della Fondazione Città di Cremona, considerando inoltre che l’arte è stata scelta come portavoce privilegiato della cultura e della società nella quale la Fondazione pone da secoli il suo radicamento e ritenendo consequenziale ripercorrere in una prospettiva storica la vicenda artistica, o parte di essa, di alcuni degli artisti presenti nella sezione dell’ arte cremonese del Novecento esposta presso la sede della Fondazione stessa, si è ritenuto opportuno proporre all’attenzione della comunità una rassegna che segnalasse la continuità e la contiguità delle esperienze artistiche nazionali ed internazionali con le vicende dell’arte del territorio, scegliendo di puntare l’attenzione sul periodo di svolta tra le persistenze dell’arte figurativa e le prime formulazioni della pittura non figurativa o informale.
Il progetto, dunque, è nato dalla considerazione che comunemente si ritiene che le forme artistiche generate in provincia siano sempre successive e succedanee rispetto a quanto accade al di là dei confini locali, si è voluto quindi dimostrare attraverso le opere come gli artisti cremonesi siano stati autonomi e come la loro creatività abbia percorso vie proprie ed originali che si sono sviluppate parallelamente a quanto accadeva in ambito nazionale, serbando ad un tempo la contemporaneità e l’autonomia delle esperienze che si sono evolute a partire dagli anni Sessanta e sino al Duemila.
I termini di tempo non sono stati artatamente prescelti ma spontaneamente sono emersi alla attenzione dalla scelta degli autori e delle opere: Tino Aroldi, Gianetto Biondini, Sereno Cordani, Goliardo Padova appartengono a pieno titolo alla storia della stagione postbellica dell’arte cremonese, Raffaele Ghidelli imbocca in modo decisivo ed autonomo la via della pittura in quegli stessi anni Sessanta che, per gli autori che lo precedettero segna una svolta estetica e culturale.
Gli autori appartengono a realtà culturali diverse del territorio provinciale ed esprimono non solo i risultati della propria ricerca individuale ma anche la consistenza dei rapporti con l’esterno.
Il saggio critico, che il curatore Tiziana Cordani ha predisposto per il catalogo, sottolinea la individualità dell’esperienza, delinea le scelte tecniche operate e chiarisce i percorsi e le ragioni che hanno sotteso le singole evoluzioni che hanno portato i diversi autori a lasciare il noto e sperimentato cammino figurativo per ricercare nuove e complesse modalità espressive, nell’arco di un periodo di tempo non ampio ma significativo, maturando una esperienza estetica e artistica che , forse poco nota ancora, non è stata certamente né secondaria né poco significativa né tantomeno isolata.


Per informazioni telefonare alla Segreteria della Fondazione Città di Cremona al numero 0372/421011.

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