15 Settembre, 2002
Mostra. Come una barca in un prato
Tratto dal titolo dell’omonimo video del 2006 dedicato ai temi e alle pratiche della mediazione culturale, visibile in mostra
Mostra. Come una barca in un prato
Come una barca in un prato è il titolo della
mostra di documentazione che raccoglie alcuni
degli esiti dell’attività di a.titolo, un
collettivo di curatrici nato a Torino nel
1997, particolarmente impegnato nell’ambito
dell’arte per lo spazio pubblico. Tratto
dal titolo dell’omonimo video del 2006 dedicato
ai temi e alle pratiche della mediazione
culturale, visibile in mostra, Come una barca
in un prato è un modo di dire che sintetizza
non senza ironia alcune delle caratteristiche
di un processo d’arte pubblica: una situazione
fuori dall’ordinario, la meraviglia e lo
spaesamento nel trovarsi di fronte a un oggetto
inatteso e, così pure, una difficoltà come
quella di remare in un prato.
I progetti realizzati da a.titolo nelle piazze,
nelle strade, nei giardini pubblici, nei
luoghi di lavoro di grandi città o di piccoli
centri sono il risultato di processi di partecipazione
condivisa con gli abitanti e gli amministratori
dei territori cui le opere sono destinate.
Sono progetti a costruzione lenta, fondati
su percorsi di ascolto, consultazione e ideazione
che pongono in relazione stretta artisti,
curatori e destinatari, sollevando criticamente
questioni inerenti la funzione dell’arte
all’interno delle comunità.
Nella mostra Come una barca in un prato è
raccolta la documentazione di una serie di
opere, curate da a.titolo nell’ambito di
due distinti programmi: Nuovi committenti
e Laboratorio Artistico Permanente (LAP).
Accomunati da un approccio context-specific,
sono stati entrambi applicati in Piemonte
e hanno coinvolto, tra gli altri, gli artisti
Claudia Losi, Lucy Orta, Enzo Umbaca. Nel
presentare opere, fotografie, video e audio,
la mostra intende registrare la specificità,
la temporalità e i risultati delle diverse
esperienze e, d’altra parte, proporre in
un ambiente didattico - un liceo artistico
- una riflessione sulla presenza e gli effetti
dell’arte nella sfera pubblica.
Il video di a.titolo Come una barca in un
prato, le fotografie di Totipotent Architecture
di Lucy Orta negli scatti dell’artista-fotografa
Giulia Caira, i disegni su lenzuola della
serie Affacci e le fotografie di Aiuola Transatlantico
di Claudia Losi, registrano alcuni dei progetti
di Nuovi Committenti, un programma di produzione
di opere d’arte per lo spazio pubblico commissionate
direttamente dai cittadini per i loro luoghi
di vita o di lavoro. Ideato nel 1991 dall’artista
François Hers con il nome Nouveaux Commanditaires,
promosso in Italia dalla Fondazione Adriano
Olivetti di Roma e applicato a Torino nel
quartiere Mirafiori Nord nell’ambito del
progetto comunitario Urban 2, il programma
ha come finalità quella di attivare o recepire
una domanda d’arte, di qualità della vita,
di integrazione sociale o di recupero urbano.
Basato sulla relazione tra cittadini, mediatori
culturali e artisti, il modello sviluppa
una forma di produzione culturale orizzontale,
assegnando a gruppi e a singoli individui
la responsabilità di un’opera d’arte. A Mirafiori
Nord, tra il 2001 e il 2008, a.titolo ha curato la mediazione culturale
di quattro opere permanenti. Tra queste Totipotent
Architecture, una scultura abitabile realizzata
da Lucy Orta nel Parco lineare di corso Tazzoli,
commissionata da un gruppo di studenti di
due licei torinesi, l’artistico Renato Cottini
e lo scientifico Ettore Majorana. un “atollo”,
una specie di porto franco, secondo le loro
stesse parole. Un luogo dove potersi incontrare,
accomodare, leggere, parlare ed è nato da
una riflessione sulle questioni della praticabilità
e della sicurezza di un parco pubblico.
Affacci e Aiuola Transatlantico, sono le
due fasi dell’intervento di Claudia Losi nel cortile di un complesso di edilizia residenziale
pubblica vicino allo stabilimento FIAT Mirafiori.
Il primo segna l’ingresso dell’artista e
delle mediatrici in un’area comune, soggetta
al degrado del verde e a una situazione problematica
di micro-conflittualità di vicinato. Il coinvolgimento
degli abitanti, chiamati a mostrare ciò che
“si vede fuori” dalle finestre dei loro appartamenti,
ha dato forma a un “corredo” di scatti fotografici,
di vedute trasferite dall’artista su lenzuola
e poi stese ai balconi in occasione dell’omonimo
evento, documentato in mostra dal video di
Daniele Signaroldi. Da questa prima azione di start-up è nata
la committenza di un gruppo di abitanti,
in prevalenza donne e madri, per la realizzazione,
proprio in quello stesso sito, di un’aiuola
attrezzata dall’artista con tavoli, sedute,
fioriere e speciali colline d’erba, dal titolo
Aiuola Transatlantico.
Per la mostra al CRAC le lenzuola ritorneranno
a sventolare dalle finestre dell’edificio,
occupando per intero la facciata del Liceo.
Metallurgic Sounds di Enzo Umbaca - concerto
ascoltabile e visibile in mostra - è uno
dei progetti realizzati nell’ambito del LAP,
un programma curato da a.titolo e Rebecca
De Marchi, finalizzato alla realizzazione
di progetti di arte pubblica con il coinvolgimento
diretto delle amministrazioni comunali. Promosso
dalla Provincia di Torino nell’ambito dell’iniziativa
Eco e Narciso, nata nel 2003 per innescare
il confronto tra cultura materiale e discipline
artistiche, il LAP è stato proposto in quattro
Comuni della Provincia di Torino come un
campo aperto di sperimentazione e di relazione
tra arte contemporanea e territorio, facendo
leva su una progettualità autonoma delle
stesse amministrazioni, che ha trovato ulteriore
valorizzazione nella forma della co-produzione
come messa in campo di economie, risorse
e conoscenze diverse. Il progetto di Enzo
Umbaca è stato ideato a Forno Canavese, un
piccolo comune soprannominato “la piccola
Ruhr” per la sua tradizione storica legata
all’attività siderurgica. A partire da una
condizione di inquinamento acustico lamentata
dai cittadini, l’artista ha deciso di tradurre
quella che definisce l’identità o “anima
sonora” del paese in una melodia, una sorta
di “inno” condiviso che dalle dissonanze
potesse configurare un’armonia collettiva.
Con il coinvolgimento degli abitanti l’artista
ha registrato questi e altri rumori nel territorio,
affidando poi a due musicisti, Cesare Malfatti
e Igor Sciavolino, la loro trascrizione in
partitura musicale e alla banda del paese
la sua esecuzione in un evento live svoltosi
all’interno di una fabbrica.
TITOLO DELLA MOSTRA DI DOCUMENTAZIONE: COME
UNA BARCA IN UN PRATO
PROGETTI D’ARTE NELLA SFERA PUBBLICA a cura
di a.titolo
ARTISTI: CLAUDIA LOSI, LUCY ORTA, ENZO UMBACA
IDEAZIONE E COORDINAMENTO: Dino Ferruzzi, Gianna Paola Machiavelli
INAUGURAZIONE:
sabato 13 marzo 2010, h. 18
APERTURA AL PUBBLICO:
dal 13 marzo al 13 aprile
ORARI DI APERTURA: da lun a ven ore 10.00
– 16.00 sab ore 10.00 – 13.00 e su app. festivi chiuso
PATROCINI: Comune e Provincia di Cremona,
Ufficio Scolastico Provinciale di Cremona
SEDE e INFORMAZIONI:
CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea
Liceo Artistico Statale "Bruno Munari"
Via XI Febbraio 80 – Cremona
tel/fax 0372 34190 – cell. 347 7798839
crac.cremona@artisticomunari.it
www.crac-cremona.org
 
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